sabato 13 maggio 2017

RIFIUTI SULLE RIVE DEL CHISOLA

Foto di Claudio BONIFAZIO
Sono estenuanti molte discussioni sui rifiuti, sulla loro raccolta, sul loro smaltimento, sulle tariffe. Stringi stringi, emergono due tesi. Secondo la prima tesi, la raccolta differenziata è crollata principalmente perché molte aziende hanno chiuso e i loro rifiuti speciali non concorrono più a tenere alto il conteggio complessivo. Chi sostiene la seconda tesi è invece convinto che il crollo della raccolta differenziata sia legato alla debole azione dell’Amministrazione comunale che non ha prodotto messaggi, sollecitazioni e campagne capaci di responsabilizzare i comportamenti delle famiglie.Tralascio di rincorrere chi sostiene che è tutto un magna magna e lascio perdere anche chi semina l’illusione che noi faremmo meglio.

E’ vero che potrebbe risultare decisiva l’adozione di una strategia di incentivi e di controlli individuali. Bisognerebbe premiare la famiglia virtuosa e punire con sanzioni adeguate quella che pigramente rifiuta di osservare le norme.

Il Sindaco può essere anche Peppino Giuseppetti al posto di Giuseppino Peppetti, ma nessuno può sottrarsi al dovere di costruire un cambiamento strutturale dei comportamenti individuali e collettivi. Senza questi cambiamenti non sarà possibile sia difendere l’ambiente, sia combattere l’aumento delle tariffe. Dunque, in attesa di regole più efficaci e di investimenti oculati, associazioni, forze politiche, cittadinanza consapevole, ambientalismo farebbero bene a organizzare una giornata ecologica al mese. O per ripulire dove è sporco, o per proteggere dove è pulito, o per migliorare dove il decoro è già esemplare. Anche l’azione di piccoli gruppi può essere incisiva nella sorveglianza dei cassonetti, nella raccolta della plastica a terra, nella manutenzione delle aree verdi e dei parchi. Il buon esempio è infettivo e può contagiare i troppi concittadini malati di passività.

Mario Dellacqua

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