domenica 28 marzo 2010

SO CHI VINCE

di Mario Dellacqua


In Piemonte il centrosinistra ha vinto

Prevalendo in Piemonte, il centrosinistra ha salvato la pelle, ma ha poco da rallegrarsi perché le ragioni delle sue difficoltà non sono state superate da questo voto. La metà o giù di lì dei piemontesi (compresi quelli arrivati negli anni Sessanta) pensa che chi ha guidato il paese finora deve essere ancora più libero di farlo. Non gli basta una maggioranza di cento parlamentari. Più democrazia vorrà dire domani decidere ai gazebo se tutto il potere dovrà essere consegnato a lui Presidente della Repubblica o a lui Presidente del Consiglio. Esattamente come ieri è stato un esercizio di democrazia scegliere ai gazebo se il partito del predellino doveva chiamarsi partito della libertà o popolo della libertà.

La metà o giù di lì dei piemontesi dice: “meno male che c’è Silvio”. Scambia per lusinga l’offesa di chi apprezza solo la collaborazione sottoforma di applauso dei servi e considera un complotto il pensiero libero delle menti indipendenti.

La metà o giù di lì dei piemontesi sta male lo stesso, ma gli sembra di stare meglio se può vedere schiacciato qualcuno che sta ancora peggio e che può essere accusato di portare delinquenza e di togliere lavoro e crocifissi. Il risultato finale sarà comunque l’integrazione: si tratta solo di vedere quanto tempo dovrà passare, quanto sangue dovrà scorrere, quante galere bisognerà aprire, quanti spettacoli di violenza bisognerà vedere prima di capire che l’uguaglianza nella distribuzione della ricchezza e del lavoro è la sola via d’uscita verso una nuova fase di civiltà multietnica e multireligiosa.

La difficoltà della sinistra (variamente distribuita in tutte le varianti della galassia cattolica o ex-neo-post comunista) è politica e culturale prima che elettorale. Le sue radici stanno nella convinzione che la vita potrà cambiare solo quando “i nostri” conquisteranno la guida del governo. Prima ci vuole un leader. Ma l’umiliante attesa di un leader alimenta la passività e si trasforma subito in una gara tra gli aspiranti leader in lotta tra di loro per eliminare o assorbire il concorrente e per piazzare sempre meglio la propria immagine sul mercato. In questa gara girano troppi soldi, troppi favori, troppi ricatti, troppi affari, televisioni, eventi, contentini, reclute e clientele. E non si trovano perciò tempo e risorse per rendere piacevole e intensa la vota quotidiana attraverso il mutuo soccorso, i fondi di solidarietà per i lavoratori delle aziende in crisi, l’istruzione e l’integrazione degli stranieri, la formazione politica, gli stages lavorativi per i disabili e i ragazzi dispersi dalla scuola, gli accordi sindacali per combattere la precarietà del lavoro, i pozzi per l’acqua in Eritrea, l’urbanistica che tutela l’ambiente, la musica popolare, il teatro, lo sport, i viaggi. E una montagna di altre cose che dimentichiamo negli eccetera.

Quando l’impegno politico si offre o si chiede in cambio di denaro, favori o posti, si colpisce a morte l’energia vitale della partecipazione democratica che è la gratuità, la libertà e la volontarietà dell’adesione. Si introduce sul nascere il principio della corruzione, che lega tutti nella comune rottura del proprio vincolo ideale, soppiantato da idee finte o intercambiabili a seconda del tornaconto personale.
Fermato lo sviluppo, diminuita la ricchezza prodotta e ingigantito il deficit pubblico, la sinistra non ha contrapposto una strategia della solidarietà, ma continua ad offrire lo spettacolo della sua lotta contro il potere per il proprio potere. Si è separata dalla vita quotidiana della sua gente e la raggiunge ogni tanto per chiederle il voto. Se va bene, ci saranno posti, visibilità, carriere, posti per qualcuno da offrire la prossima volta ad altri con lo stesso metodo.
Ma in questo gioco il centrodestra di Berlusconi e dei suoi successori sarà sempre maestro. E la crescente somiglianza tra i comportamenti della destra e della sinistra è un danno grave quanto la vittoria della destra.


In Piemonte ha vinto il centrodestra
Vincendo in Piemonte, il centrodestra ha reso ancora più chiaro tutto ciò che sapevamo già prima. La metà o giù di lì dei piemontesi (compresi quelli arrivati negli anni Sessanta) pensa che chi ha guidato il paese finora deve essere ancora più libero di farlo. Non gli basta una maggioranza di cento parlamentari. Più democrazia vorrà dire domani decidere ai gazebo se tutto il potere dovrà essere consegnato a lui Presidente della Repubblica o a lui Presidente del Consiglio. Esattamente come ieri è stato un esercizio di democrazia scegliere ai gazebo se il partito del predellino doveva chiamarsi partito della libertà o popolo della libertà.
La metà o giù di lì dei piemontesi dice: “meno male che c’è Silvio”. Scambia per lusinga l’offesa di chi apprezza solo la collaborazione sottoforma di applauso dei servi e considera un complotto il pensiero libero delle menti indipendenti.
La metà o giù di lì dei piemontesi sta male lo stesso, ma gli sembra di stare meglio se può vedere schiacciato qualcuno che sta ancora peggio e che può essere accusato di portare delinquenza e di togliere lavoro e crocifissi. Il risultato finale sarà comunque l’integrazione: si tratta solo di vedere quanto tempo dovrà passare, quanto sangue dovrà scorrere, quante galere bisognerà aprire, quanti spettacoli di violenza bisognerà vedere prima di capire che l’uguaglianza nella distribuzione della ricchezza e del lavoro è la sola via d’uscita verso una nuova fase di civiltà multietnica e multireligiosa.
La sconfitta della sinistra (variamente distribuita in tutte le varianti della galassia cattolica o ex-neo-post comunista) è politica e culturale prima che elettorale. Le sue radici stanno nella convinzione che la vita potrà cambiare solo quando “i nostri” conquisteranno la guida del governo. Prima ci vuole un leader. Ma l’umiliante attesa di un leader alimenta la passività e si trasforma subito in una gara tra gli aspiranti leader in lotta tra di loro per eliminare o assorbire il concorrente e per piazzare sempre meglio la propria immagine sul mercato. In questa gara girano troppi soldi, troppi favori, troppi ricatti, troppi affari, televisioni, eventi, contentini, reclute e clientele. E non si trovano perciò tempo e risorse per rendere piacevole e intensa la vota quotidiana attraverso il mutuo soccorso, i fondi di solidarietà per i lavoratori delle aziende in crisi, l’istruzione e l’integrazione degli stranieri, la formazione politica, gli stages lavorativi per i disabili e i ragazzi dispersi dalla scuola, gli accordi sindacali per combattere la precarietà del lavoro, i pozzi per l’acqua in Eritrea, l’urbanistica che tutela l’ambiente, la musica popolare, il teatro, lo sport, i viaggi. E una montagna di altre cose che dimentichiamo negli eccetera.
Quando l’impegno politico si offre o si chiede in cambio di denaro, favori o posti, si colpisce a morte l’energia vitale della partecipazione democratica che è la gratuità, la libertà e la volontarietà dell’adesione. Si introduce sul nascere il principio della corruzione, che lega tutti nella comune rottura del proprio vincolo ideale soppiantato da idee finte o intercambiabili a seconda del tornaconto personale.
La sinistra perde perché, fermato lo sviluppo, diminuita la ricchezza prodotta e ingigantito il deficit pubblico non si è opposta con una strategia della solidarietà, ma ha offerto lo spettacolo della sua lotta contro il potere per il proprio potere. Si è separata dalla vita quotidiana della sua gente e la raggiunge ogni tanto per chiederle il voto. Se va bene,  ci saranno posti, visibilità, carriere, posti per qualcuno da offrire ad altri con lo stesso metodo la prossima volta.
Ma in questo gioco il centrodestra di Berlusconi e dei suoi successori sarà sempre più abile e dunque favorito.

14 commenti:

  1. non esiste ne destra ne sinistra ne centro, non esistono più i partiti, non esiste più l'opposizione, se vincerà la destra o la sinistra in ogni caso avrà vinto un gruppo di persone che gestiranno solo i loro affari.

    Sono spariti i pariti delle ideologie, si parla solo più di costruire di denaro di soldi, qualcuno molto approssimativamente tratta temi ambientali, qualcuno parla di libertà, si la sua.

    Qualcuno fa dei bei discorsi parla a 300 gradi (non a 360) di tematiche importanti per il nostro paese, forse fa la vera e unica opposizione, parla di giustizia e presenta un programma politico per la vittoria della giustizia, dell'ambiente, dei diritti civili, e dell'interesse economico del paese e all'ultimo mi candida un pregiudicato come De Luca in campania.

    Ogni partito di destra e di sinistra si dimostra sempre incoerente ed egoista.
    Ora mai non viviamo in uno stato democratico o parlamentare, viviamo in uno stato plutocratico.

    Nessun partito ha in programma la discussione delle leggi, l'interazione con i cittadini, la publicazione delle leggi on-line qualche mese prima della sua uscita in parlamento per farle discutere ai cittadini, nessun partito dice di essere solo portavoce dei cittadini, dove in realtà chi governa siamo noi e non loro che governano ( a loro modo ) per noi.

    Non vedo partiti che nonostante non siano stati eletti, si sbattono, si muovono, organizzano manifestazioni, dialogano con i cittadini e li rendono informati.
    E' un sistema marcio, se metti una mela marcia in mezzo a un cesto di mele buone marciranno anche tutte le altre mele.

    Sento parlare ancora di nucleare, dopo tutti i disastri che sono successi e dopo tutte le prove che indicano che il nucleare non ha nemmeno 1 vantaggio che sia 1, dopo che l'italia ha firmato un referendum per non far ritornare mai più il nucleare.

    Vedo ultra sessantenni e veline in parlamento, sessantenni li da vent'anni.
    Abbiamo parlamentari come Andreotti in parlamento da 16 legislature.
    I loro stipendi glieli paghiamo noi. dopo due anni hanno gia la pensione, e i loro stipendi sono i più alti d'Europa.

    Vedo troppe cose che non vanno e non distinguo più la destra e la sinistra.

    Un tempo dopo l'unità d'italia sorse la destra e la sinistra storica.
    Le due ideologie forti che le differenziavano era il contrasto con l'approvazione del suffragio universale esteso a tutta la popolazione, ovviamente la sinistra era a favore e la destra era contraria.
    La sinistra di Giolitti De Pretis e Crispi diede una miglior opportunità di vita.

    Per questi motivi non voterò nessun partito e nessuno schieramento, ma voterò un Movimento.
    Movimento 5 stelle Piemonte.
    Per restituire la politica italiana ai cittadini.

    RispondiElimina
  2. E' meglio avere fiducia in un movimento se non si ha fiducia in alcun partito, anche se non afferro la differenza fra partito e movimento se quest'ultimo si presenta alle elezioni, esponendosi come gli altri al rischio della corruzione non appena dovesse fare il suo ingreso nelle istituzioni. A parte questo, la cosa più importante è avere fiducia in se stessi. Perciò io penso che i cittadini dovrebbero potersi conoscere se vogliono riprendersi la politica e se non vogliono condannarsi all'impotenza di periodici sfoghi a cui segue un lungo periodo di rassegnazione e passività.
    Ciao, se mi darai la possibilità di salutarti oltre questo vetro.
    ciao mario

    RispondiElimina
  3. La differenza tra partito e movimento è che oggi giorno i pariti sono una casta, fatta sempre delle stesse persone, i soliti volti noti, fino a quando avremo in parlamento queste sanguisughe gli italiani non potranno mai riprendersi la politica.
    Per questo motivo il movimento 5 stelle ha come primo obiettivo "parlamento pulito".
    Il movimento non è fatto di grandi imprenditori, non è fatto dei soliti volti noti, non è fatto di pregiudicati, il movimento coinvolge tutti da spazio a tutti, fa parlare tutti, informa tutti-tutti i giorni, il movimento si fa portavoce dei cittadini, rende tutto pubblico e non lascia niente di oscuro, il movimento chiede e discute con i cittadini perchè ritiene che siamo noi a dover discutere di una legge che ci riguarderà, il movimento non si fa sentire solo quando arrivano le elezioni il movimento si è sempre mosso è sempre stato attivo, il movimento siamo noi che siamo stanchi di questa politica, il partito esiste perche esistono i politici che fanno parte di quel gruppo di persone, il partito può esistere anche senza consensi della gente, io un partito che si batte per le pietre nere e lucide lo posso fondare quando voglio anche senza avere consensi, il movimento esiste solo perche c'è gente che ci crede, gente che si sente parte di quella ideologia, il movimento siamo noi, ognuno conta uno.
    Poi questa è solo la mia opinione, ognuno ha le proprie idee ed è giusto discuterle, è bello e ci arricchisce, apprezzo molto la presenza di questo blog, apprezzo in generale chi cerca di fare informazione, anche se con idee e modi diversi.

    *Certamente mi farebbe piacere, anche un caffè.
    per ora saluti Nicolas.

    RispondiElimina
  4. abito in via alfieri 2 a None e il mio numero di telefono è 0119865164. Sono di solito a casa dopo le 17. Il martedì e mercoledì alle 21 all'angolo di via roma 11 c'è sempre qualcuno che bazzica per discutere con un bicchiere. sulla porta trovi scritto "qui si entra senza bussare".
    ciao mario

    RispondiElimina
  5. La forza (di capire) per ripartire.

    Sono quasi le due di notte ed è ormai da molte ore che seguo i risultati del voto direttamente dal sito del Ministero dell'interno.
    Un'occhiata distratta al televisore e una più attenta al sito web con i dati ufficiali.
    Ho diffidato da subito delle proiezioni diramate dai tg, infatti come prevedevo, il risultato finale si è deciso per una manciata di voti.
    Sezione su sezione, Bresso ha recuperato nelle ultime ore quasi tre punti percentuali, grazie al voto della provincia di Torino.
    Non è bastato.
    In questo momento c'è Mercedes Bresso che interviene in diretta a "speciale Porta a Porta", è visibilmente provata, rammaricata, la voce rotta dall'emozione, sembra quasi voler piangere per sfogare (l'umana) rabbia, la tensione di una campagna elettorale durata mesi, i kilometri macinati in lungo e in largo per la nostra regione.
    E poi le strette di mano, i volantini, i dibattiti e tutto quello che tra pochi giorni, sembrerà non avere più senso, quasi ( per ragioni di spazio continua su http://stefanorizzo.blogspot.com )

    RispondiElimina
  6. La Bresso è andata ad Avigliana, in Val di Susa. In una sala comunale ha parlato di fronte a venti persone (di numero). All'uscita ha incontrato un gruppo di cittadini No TAV. Li ha trattati dall'alto in basso e con disprezzo. Attila-Bresso poteva permetterselo, era attorniata da gente in giacca-cravatta-braccia-conserte-pancia-in-fuori stile gerarchi e circondata dalle Forze dell'Ordine. Un'anziana signora di ottanta anni le ha detto: "Io muoio con l'angoscia di vedere la mia Valle distrutta, con l'angoscia muoio...". La Bresso ha risposto. "Muoia signora".
    Fate girare questi video.

    1° video
    http://www.youtube.com/watch?v=KOobfHAt2Ts

    2° video
    http://www.youtube.com/watch?v=VY7vPM7YR4c

    Fonte.
    http://www.beppegrillo.it/2010/03/no_bresso_no_ta.html

    Ciao Nicolas

    RispondiElimina
  7. La Bresso è andata ad Avigliana, in Val di Susa. In una sala comunale ha parlato di fronte a venti persone (di numero). All'uscita ha incontrato un gruppo di cittadini No TAV. Li ha trattati dall'alto in basso e con disprezzo. Attila-Bresso poteva permetterselo, era attorniata da gente in giacca-cravatta-braccia-conserte-pancia-in-fuori stile gerarchi e circondata dalle Forze dell'Ordine. Un'anziana signora di ottanta anni le ha detto: "Io muoio con l'angoscia di vedere la mia Valle distrutta, con l'angoscia muoio...". La Bresso ha risposto. "Muoia signora".
    Fate girare questi video.

    1° video
    http://www.youtube.com/watch?v=KOobfHAt2Ts

    2° video
    http://www.youtube.com/watch?v=VY7vPM7YR4c

    Fonte.
    http://www.beppegrillo.it/2010/03/no_bresso_no_ta.html

    Saluti, Nicolas

    RispondiElimina
  8. scusate il doppio post errore mio

    RispondiElimina
  9. IL TRISTO VINCE – IL TRISTE PERDE

    Qual è il programma di Berlusconi?
    Quali sono gli obiettivi della Lega Nord?
    Che cosa propone in alternativa il Partito Democratico ?
    Se noi proviamo a fare queste tre domanda al classico uomo della strada riceviamo due risposte precise, a volte anche articolate ma pur sempre chiare, e uno sguardo dubbioso che accompagna il terzo quesito.
    Se trattasi di soggetto schierato con il centrodestra lo sguardo dubbioso è accompagnato da un largo sorriso di compiacimento, se trattasi di militante del centrosinistra, la mal celata tristezza, è un chiaro atto di accusa al proprio partito. Molto probabilmente, il suo schierarsi, non è nell’uno né altro, e allora, allargando le braccia, quasi a tracciare quel vuoto che percepisce nella sinistra politica, indica la ragione al suo voto di destra.
    In passato ha votato anche a sinistra. Lungi da lui il ritenersi un razzista. E’ molto probabile che non sia un padano doc ma un bravo meridionale integrato. I figli sì, se non di sangue, quantomeno all’anagrafe sono padani. Ora che cavalca la cinquantina è più padano che meridionale. Ha perso le sue radici. I suoi interessi sono qui al nord come i suoi affetti. Sempre di più man mano che il tempo estingue quelli lontani. I cartelli “non si affitta ai meridionali” sono lontano ricordo, così pure le lotte sindacali per i diritti sul posto di lavoro. Ora della casa ha la proprietà, al lavoro chiede solo un’uscita dignitosa e ai propri risparmi una tassazione più leggera e un rendimento più generoso.
    Nella tempesta della crisi economica si avvicinano due barche una da destra che lo invita a salire perché non gli aumenta le tasse sui risparmi, ha tolto l’ICI sulla casa e lo cinge di cassa integrazione. L’altra da sinistra lo avvisa “guarda che quei soldi li han presi da dove non potevano” e ancora: ”Guarda che a te danno poco e loro si prendono tanto”.
    Da sinistra più che messaggi di proposta riceve avvisi ai naviganti. E’ indubbio che sarà attratto dall’uovo oggi piuttosto che dalla vaga, ipotetica, indefinita gallina di domani. A maggior ragione, in un mondo dominato dal principio “tutto e subito” poiché, come diceva il poeta, “di doman non c’è certezza”.
    Così si mette a tacere il dubbio che l’offerta sia in verità lusinga. E’ la morte degli ideali e dei principi, ma è vissuta come una scelta necessaria alla propria sopravvivenza. Tanto maggiore è il disprezzo del tristo ma potente governante, tanto maggiore è il ricorso della gente comune alle briciole della sua mensa. Non per servilismo ma per non passar da fessi in un mondo di furbi.
    Mario Ruggieri

    RispondiElimina
  10. IL TRISTO VINCE – IL TRISTE PERDE

    E i figli su quale barca salgono?
    I “più fortunati” che possono indossare il vestito grigio del rampante bruciano le tappe e talvolta si bruciano. Per loro hanno fatto sacrifici i padri e tanto basta per non rinunciare a cogliere a fondo le occasioni che hanno. Spremono ma vengono anche spremuti. Loro non pensano alle briciole del potere, s’immedesimano nel potere.
    La gran massa dei “meno fortunati”, si adattano, spera, ha voglia di lottare come i loro padri, ma più che per degli ideali, per dei diversi modelli di vita. Trovano spazio nella piazza viola o nei movimenti come quello di Grillo. Essi, piuttosto che salire su una barca non loro, preferiscono andare a nuoto. Scelgono una marcia più faticosa ma, senz’altro per loro, più dignitosa. La sinistra non li accoglie, li tiene e si tiene a “dignitosa” distanza, salvo biasimarli quando questo distacco è decisivo nella vittoria della destra in Piemonte. La colpa è di chi ha voluto essere libero o di chi non ha saputo intercettare tale spirito ?
    Essi non sono stati decisivi nella sconfitta della Bresso perché, in assenza del movimento, avrebbero ingrossato le già nutrite schiere dei non votanti.
    Al di la della sconfitta elettorale pesa la sensazione che chi comanda le truppe della sinistra più che combattere gli avversari si comporta come amico del mio nemico. Il suo accanimento sembra esser più vigoroso ed efficace all’interno del proprio schieramento che all’esterno di esso. Il governo Prodi, l’esperienza Vetroniana testimoniano in tal senso, così pure il caso Vendola in Puglia che, per fortuna, è stato solo un “tentato omicidio” o una mancata eutanasia.
    Il partito democratico non ha perso le scorie della vecchia struttura, in compenso non ha più quella caratteristica empatica di sentire e capire la gente. In ciò è stato soppiantato dalla Lega .
    Bossi, a suo modo, crede in quello che promette. Dei leghisti possono essere assolutamente non condivisibili determinati programmi, ma, la determinazione con la quale li perseguono, testimonia la loro buona fede.
    Populista e demagogo è Berlusconi, lui non crede in quello che dice ma in quello che fa per se ed i suoi.
    Sono due scaltri viaggiatori che fino a quando andranno nella stessa direzione troveranno conveniente usare lo stesso mezzo. Ma non hanno la stessa meta o almeno così si spera. Chi riuscirà a liberare Bersani legato nel loro portabagagli ?.
    Mario Ruggieri

    RispondiElimina
  11. ciao!
    se andate su http://www.demos.it/a00411.php ci sono delle interessanti cartine di ilvo diamanti sull'avanzata leghista. roba da matt!
    il piemonte rischia di perdere quel briciolo di dignità che sembrava fino ad ora aver conservato.
    roberto cerchio

    RispondiElimina
  12. qualche pensiero ad alta voce:
    1. il pd non convince (e questa non convinzione mi pare in buona sostanza condivisibile) e questo è male perchè non può essere che il pd a fare da perno di una coalizione di centro-sinistra. un'esplosione del pd (sinistra da una parte e cattolici democratici dall'altra)sarebbe a dir poco disastrosa e casserebbe una delle poche novità teoricamente positive (l'incontro tra le due suddette componenti) degli ultimi anni.
    2. se si dovesse dare un "voto" a sinistra ecologia e libertà questo non potrebbe che essere "appena sufficiente"... potrebbe passare di qui il vicolo che conduce ad una forza di sinistra seria e plurale? è tutto da vedere.
    3. tanto di cappello ad alcuni uomini e donne della federazione della sinistra ma dove può portare la strada imboccata da questa formazione politica? probabilmente da nessuna parte.
    a sarà dura!
    roberto

    RispondiElimina
  13. Queste altre note critiche sulle mie previsioni meteorologiche sono state raccolte da piero baral.

    Continuare a fare analisi,darsi addosso, dividersi in continuazione per soddisfare il proprio ego di affermazione ,perdere tempo a criticare la sinistra che qualche merito l'avrà pur avuto storicamente ( o no ? ) serve a poco ed i risultati lo confermano spietatamente . (p.c.)

    Fare accordi "politici", sperando nel premio di maggioranza,al solo scopo di garantire a qualcuno, magari comunista, ecologista, ecc., un posto ben remunerato .... francamente io me ne infischio (M.)

    Quello che succede nelle fabbriche e nel paese è lo specchio della crisi politica. La destra dice che il nord è nelle sue mani e si vuole autogovernare. (mauro)

    Scusate, ma perché non controllate i voti assoluti?
    Rispetto al 2008, né Berlusconi né il PDL, né la Lega hanno ...vinto. Hanno perso una bella fetta di voti. Mario fa il moralista sui lavoratori .... complici. In realtà i lavoratori hanno, almeno in una certa misura, girato le spalle a questo congegno elettoralistico, che non è solo dei partiti, ma anche dei sindacati.
    Certo bisogna lavorare tra i lavoratori, ma non per demoralizzare, bensì vedendo il bicchiere mezzo pieno.
    Non vi pare? Mario è convinto che le destre "vincono" (!) per la complicità dei lavoratori mentre le sinistre perderebbero perché non hanno scelto la "solidarietà". E a queste sante persone date ancora retta? Cosa dirà quando la CLASSE OPERAIA abbraccerà il suo destino con i suoi metodi finalmente anti istituzionali? Dirà che non è abbastanza solidale ...con chi?(dante)

    Un disastro, segnala il grande distacco del centro sinistra rispetto alla gente, l'astensione diffusa. Personalmente ho avuto più di 2000 preferenze, sono il secondo della lista, mi preparo al rientro in fabbrica. (Clement )

    A questo risultato ha contribuito una buona parte di lavoratrici e lavoratori. Non penso ad un voto di protesta, contro una sinistra frammentata, subalterna, inesistente, ma ahimè, questi lavoratori, pensionati, disoccupati, giovani hanno dato un voto perchè molti si riconoscono nei vari Berlusconi, La Russa, Calderoli. Quando nelle fabbriche le direzioni mettono sul tavolo degli eccedenti, la maggioranza dei lavoratori dice che va bene tagliare, così chi resta è più tranquillo. Perchè ridurre il mio orario con i contratti di solidarietà per tenere dentro il mio compagno di lavoro? (lanza)

    La sinistra ha la base sociale frantumata, si va a destra, non so con quali illusioni. Dobbiamo studiare, analizzare. Senza sindacato forte la sinistra non regge (pollo)

    Disastro, un terzo di astenuti, sottovalutazione dei grillini, i notav votando Grillo hanno votato Cota; si preferiscono gli slogan urlati, non abbiamo toccato il fondo (elio).

    La sinistra ha quel che si merita. Dobbiamo convivere con questa situazione. Mi spiace per i giovani. Mica tutti avranno mandato il cervello all'ammasso. La Lega è vicina alla gente. Mi piace solo la sconfitta di Brunetta. (unA DONNA QUALSIASI CHE NON FA POLITICA).

    Questo serva per cambiare questa classe dirigente che ha fatto il suo tempo.Analizzare la Lega e il suo rapporto popolare. (Mauro)

    Da dieci anni penso che l'Italia sia un paese di destra, più diventa ricca più diventa di destra.Infatti i comunisti sono scomparsi. Adesso faranno la riforma fiscale e ridistribuiranno i soldi nelle regioni, togliendo le tasse locali. Il sud verrà sganciato.Morte tua vita mia. (Franco)

    RispondiElimina
  14. @ chi dice che chi ha votato grillo ha dato la vittoria a cota riporto solo una cosa:

    UN PO' DI ORDINE

    -Un consiglio a tutti quei tafazzi del PD che infestano il blog e l'etere:

    1.non ci avete ascoltato ai v-day

    2.Avete candidato De Luca e Loiero

    3.Avete fatto passare lo scudo fiscale

    4.Non avete tesserato Grillo come segretario del PD,quando ve l'aveva chiesto

    5.Avete appoggiato la TAV

    6.Continuate a non-fare-opposizione,ma inciuci

    7.Fate ancora da sponsor agli inceneritori con Bersanetor e Cancronesi(Bersani e Veronesi)

    8.Ci avete tacciato di antipolitica mentre noi facevamo proposte concrete

    9.La Bresso voleva tagliare i boschi

    10.Non vi siete opposti all'imbavagliamento dell'informazione

    11.Avete mai affrontato la questione morale?

    12.Vi siete alleati con l'UDC del mafioso Cuffaro e del cementificatore Caltagirone

    13.Avete mai avuto un programma?

    14.Avete regalato le TELEVISIONI a Berlusconi,come ammesso da Violante stesso

    15.Difendete Napolitano quando firma delle vere leggi-merda-incostituzionali

    16.NON AVETE DETTO UNA SOLA PAROLA A FAVORE DI DE MAGISTRIS QUANDO GLI SONO STATE CRIMINOSAMENTE SCIPPATE LE SUE INCHIESTE(forse perchè c'entravate un pò anche voi?)

    17.Avete candidato Boccia e gli elettori ve l'hanno BOCCIATO! (eh Baffino?!)

    18.NON AVETE DETTO NULLA A FAVORE DI 350'000 CITTADINI CHE HANNO FIRMATO LEGGI POPOLARI PER TOGLIERE I CONDANNATI DAL PARLAMENTO!!!

    19.NON AVETE DETTO NULLA A FAVORE DI 1'500'000 FIRME PER TOGLIERE I CONTRIBUTI ALLA CASTA DEI GIORNALI!!!

    ECC.

    E ORA PRETENDETE CHE SE AVETE PERSO IL PIEMONTE LA COLPA E' NOSTRA?????

    NON SARA' MICA PERCHE' AVETE FATTO TUTTE QUESTE CAZZATE???

    ANZI SECONDO ME GLI ELETTORI NON VI HANNO PUNITO ABBASTANZA PERCHE' NON CONOSCONO ANCORA BENE LA NOSTRA ALTERNATIVA(M5*)...VEDRETE QUANDO ANDREMO ANCHE NOI IN TV COME FATE VOI COSA VI SUCCEDERA'...

    MA FATEVI UN ESAME DI COSCIENZA E ANDATEVENE AFFANCULO!!!



    Riportato dal blog di Beppe Grillo.

    http://www.beppegrillo.it/2010/03/linizio_di_un_percorso/index.html#comments

    Questo non è solo per chi pensa che il movimento ha sotratto voti al PD, ma per tutti quelli che pensano che il Movimento ha sottratto voti piu tosto che ha dato la vittoria a cota.

    Saluti

    RispondiElimina