lunedì 14 gennaio 2019

LA CAMERA RICORDA ENZO CAVAGLION, UOMO DELLA RESISTENZA CUNEESE E PIEMONTESE


Chiara GRIBAUDO (PD)
Enzo CAVAGLION
 
Commemorazione di CHIARA GRIBAUDO (PD) del 9 gennaio 2019 alla Camera dei Deputati.

Presidente, il 4 gennaio, all’età di novantanove anni, è venuto a mancare Enzo Cavaglion, uno dei più autorevoli e stimati esponenti della comunità ebraica cuneese e piemontese. Enzo Cavaglion fece parte del gruppo dei dodici che, insieme al fratello e guidati dall’eroe nazionale Duccio Galimberti, salirono a Madonna del Colletto, dando vita alla prima banda partigiana, Italia Libera, che confluirà, in seguito, nella formazione di Giustizia e Libertà, 1ª Divisione alpina.

lunedì 7 gennaio 2019

UNA DONNA NELLO SPIRITO DELLA RESISTENZA

Quando escono di casa, certe donne sono strepitose. Non voglio evocare le presenze eroiche scolpite nei monumenti lasciati dalla grande storia. E so di rischiare la prevedibile retorica a favore delle meno conosciute, le protagoniste oscure in terza fila. Quelle lontane dalle avvenenze della carta patinata e dei teleschermi. Quelle alla larga dalle leadership. Ugualmente, grazie alla “Resistenza perfetta” di Giovanni De Luna, provo a riattivare la memoria di Leletta d’Isola che, dal “Palas” della sua famiglia aristocratica e monarchica a Villar di Bagnolo, si gettò nella Resistenza partigiana. La sua esile figura di ragazza precocemente consapevole di una serena e irremovibile vocazione religiosa seppe originalmente incrociarsi con il dovere di combattere, non di aspettare.
 
Tra Barge, Bagnolo, Paesana, Montoso resistono boschi di faggio e di castagno, cascinali dal tetto di lose, sentieri rocciosi e funghi per grandi libagioni. Ma oggi questa terra è pacifico feudo leghista, capace di convivere con i cinesi che hanno trovato lavoro nelle cave di pietra, mentre i giovani del posto stanno al computer o vanno all’Università. Qui, nella valle Po ai piedi del Monte Bracco, la memoria della Resistenza è lasciata riposare come le ruote dei suoi vecchi mulini abbandonati. La potenza del suo esempio non agita le piazze. Non disturba la puntuale stanchezza delle cerimonie ufficiali. Non muove provocatori fermenti giovanili.