sabato 20 maggio 2023

Per Mario (1953-2023)


Non ricordo esattamente quando ci siamo incrociati per la prima volta ma per qualche tempo ho avuto il dubbio di non andargli molto a genio o almeno di non godere di troppo credito presso di lui. Probabilmente era solo un’impressione ma sufficiente a farmi sentire giustamente in difetto; fatto sta che invece quando ci si riuniva per una qualche iniziativa o capitava anche solo di incontrarsi poi davanti al suo Angolo-Non-Ottuso o in giro per il paese, sul suo volto, in realtà, scorgevo sempre il sorriso. Lo ammiravo per il suo essersi sporcato le mani in fabbrica ed essersi sudato la sua professione di insegnante. Lo ammiravo per la fermezza e la radicalità delle sue convinzioni, per la sua cultura letteraria e storica e per il suo bagaglio di esperienze e di competenze politiche e sindacali. Lo ammiravo per il suo argomentare tagliente quando se ne presentava l’occasione, che quasi non te lo aspettavi da una persona capace di essere tanto affabile.