Sono andata all'ufficio tributi per avere qualche
delucidazione in più sulla tassa dell'immondizia che abbiamo iniziato a pagare
a luglio a rate o in unica soluzione.
Sono andata a chiedere da
dove si evince la riduzione di cui parlava il Sindaco Simeone nella sua
relazione di fine mandato: mi è stato detto di fare semplicemente la differenza
dal totale dello scorso anno.
Nel mio caso è vero: facendo una proporzione, ho
una riduzione del 26%. Vero è che l'impiegata non mi ha spiegato su quali basi
siano state fatte queste riduzioni.
Poi
ho chiesto come mai non ho trovato sulla fattura lo sconto del 10% che gli
altri anni si applicava alla quota fissa del servizio avendo portato i
conferimenti (documentati) all'eco-isola. La risposta è stata che il
regolamento previsto dalla nuova amministrazione ha eliminato questa riduzione.
“Peccato!” - ho detto. Anche se poco, rimaneva un incentivo per i conferimenti
in eco-isola. Probabilmente vedremo più rifiuti ai cassonetti, anche se dovrebbe
essere una questione di civiltà!
Ho ancora chiesto come si fa a
smaltire, e con quali costi, le macerie per esempio di un lavoro eseguito in
casa. L'impiegata mi ha detto che non è più possibile smaltirli all'eco-isola
neppure pagando. Bisogna rivolgersi a chi esegue i lavori. Nel caso si facciano
in proprio ci si deve rivolgere ad un muratore o a qualcuno che sappia come
fare (non mi ha indirizzato neppure ad un ufficio comunale!). “Bello!” - ho
pensato tra me.
Infine ho chiesto cosa bisogna
fare nel caso in cui si abbia un'attività commerciale che è in chiusura. Mi ha
detto che la tassa va comunque pagata, perché la fattura è stata emessa e
successivamente si richiede il rimborso. Certo è che bisogna valutare il
periodo in cui vi è la chiusura dell'attività (ad esempio ad inizio anno): in
quel caso si va all'ufficio tributi per capire se è possibile non pagarla. Ho
dimenticato di chiedere se per le attività commerciali ci sono stati dei
cambiamenti per il calcolo (viste le tante lamentele che abbiamo sentito).
Nadia Cusimano
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