venerdì 29 settembre 2017

I DIARI DI BRUNO TRENTIN: L'IMPERATIVO DELL'UNITA' E DEL PROGRAMMA

Scorbutico lo era. Al primo approccio si mostrava pieno di lasciami stare. Al limite dello scostante, come tutti i leader consapevoli del prestigio che lo circondava, lui badava a rivestirlo di severità asciutta nella parola e nel portamento. A chi lo conosceva e lo doveva frequentare poteva capitare di tutto.

Pio Galli, ad esempio, ha raccontato nel suo “Dalla parte dei metalmeccanici”, che Trentin era capace di intimare puntualità agli altri per esercitare il suo acquisito diritto esclusivo di presentarsi come al solito in ritardo. Quando una volta ebbe il becco di fargli notare che per arrivare giusto all'appuntamento, aveva provocato un incidente stradale, Pio Galli fu tacitato da un'occhiata infastidita di ordinaria imperturbabilità. Trentin aveva altro da pensare.

Di rado lo coglievi a prendere appunti se parlavi tu o un altro. Più facile vederlo immerso nella lettura dei quotidiani. O anche di altro. Il veneto Andrea Dapporto lo sorprese una volta al tavolo della presidenza mentre leggeva l'almanacco di Tex. Trentin quella volta vacillò e Dapporto lo cavò d'imbarazzo giurandogli che la ghiotta rivelazione giornalistica non avrebbe valicato i confini dell'Europa.

Bruno Trentin era anche questo e la lettura dei suoi diari pubblicati in aprile a cura di Iginio Ariemma per Ediesse possono confermare avvalorata la sua immagine di dirigente aristocratico, non facilmente avvicinabile. Ma la crudeltà spesso sprezzante del suo linguaggio furibondo e demolitivo non deve trarre in inganno. Chi sceglie il diario, lo fa per stabilire prima di tutto con se stesso un colloquio leale. Ricorre alla sferza di immagini semplificate e irriverenti, ma chiarifica e riordina perché può attraversare territori liberi dagli assilli diplomatici che impaludano le aggettivazioni dei comunicati ufficiali con i loro felpati messaggi in codice. (CONTINUA).

Mario Dellacqua


I. ARIEMMA (a cura di), Bruno Trentin Diari 1988-1994, Ediesse, 2017, pag. 482, euro 22.

S. GARAVINI, Ripensare l'illusione, Rubettino, 1999.

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