il comunicato esposto il 13 marzo 2009
Di fronte all’emergere nell’ambito del centrosinistra di due candidature, quella del Sindaco uscente Maria Luisa Simeone e quella del ViceSindaco Giovanni Garabello, avevamo proposto la scelta democratica delle primarie.
Respingendola, il Pd e il gruppo consiliare di maggioranza hanno dimostrato di non tenere conto dell’apporto fornito sin dalla sua nascita nel 1990 a “Solidarietà e progresso” dall’ispirazione cristiano-sociale e dall’esperienza rifondarola: un apporto sempre unitario e responsabile anche quando si manifestava con la critica.
Si è temuto che la voce degli elettori – giudicati poco maturi per capire – potesse esprimersi liberamente e si è risvegliata la preoccupazione di proteggere la propria carriera politica, l’assessorato da conquistare o da conservare.
Si è così preferito decidere tutto senza alcuna consultazione pubblica. Si è evitato di promuovere qualsiasi forma di partecipazione democratica alla luce del sole. Ora si pretende che gli altri obbediscano accettando il fatto compiuto e si fa leva sul solito ricatto: “un’altra lista farebbe vincere gli altri”. Il Pd e il gruppo consiliare di maggioranza sanno che difficilmente assumeremmo la responsabilità di una rottura così grave perché ci conoscono e contano su questa nostra sperimentata preferenza unitaria. Ma quando la corda si spezza è tirata da due parti.
Avevamo pensato alle primarie come ad una competizione democratica, ad una giornata di festa e di fiducia nella partecipazione, nel protagonismo popolare e nella lealtà reciproca. Era chiaro che chi fosse risultato in minoranza si impegnava a sostenere il candidato che avesse ottenuto maggiori consensi. Si è invece stabilito di liberare i cittadini dal diritto-dovere di pensare e di concorrere alla scelta con il loro contributo consapevole.
Dopo questo strappo che dice no alla richiesta firmata in pochi giorni da 131 cittadini, sarà meno credibile convocarli poi a fare il tifo durante la campagna elettorale. Tuttavia, non reagiremo ad uno strappo aprendo una ferita ancora più grave. Non ci sentiamo obbligati a ripetere la liturgia delle scissioni distruttive che tanti danni ha fatto alla sinistra italiana. Alla lacerazione che abbiamo subito, rispondiamo invece con il disarmo unilaterale della riflessione collettiva e con la ricerca del dialogo.
Se persiste il rifiuto di percorrere la via democratica delle primarie, non vogliamo brandire l’arma povera della ritorsione. Non vogliamo essere costretti a cadere nella trappola della minaccia e del ricatto suicida della lista concorrente.
Vogliamo operare per tenere vivi i principi di solidarietà e di uguaglianza che ci hanno animato in questi anni. Vogliamo che essi siano rappresentati come meritano nella prossima Amministrazione comunale.
Perciò richiediamo adeguati impegni di discontinuità: una Giunta comunale di soli quattro assessori che affianchino il Sindaco e i cui nomi siano indicati chiaramente alla cittadinanza prima del voto, sia per abolire deleghe finte e prive di poteri effettivi, sia per dare alla cittadinanza segnali concreti di una volontà di ridurre i costi della politica, sia per promuovere con facce nuove il rinnovamento di cui la compagine ha bisogno.
Per favorire la preparazione del programma e una formazione democratica delle decisioni, ci stupisce che il gruppo consiliare di maggioranza abbia scartato le primarie senza ancora sentire il dovere di promuovere una consultazione pubblica: ci auguriamo che ciò avvenga presto.
Se anche queste richieste dovessero essere respinte, decideremo comunque di partecipare alla vita democratica. Lo faremo con l’impegno politico e civile. Con o senza un posto in Giunta. Con o senza una nuova lista. Con la collaborazione o con la critica. Offriremo e chiederemo partecipazione. Solleciteremo nelle donne e negli uomini di None di ogni mestiere, di ogni fede religiosa, di ogni partito, il “disturbo” maturo del pensiero, la fatica dell’azione collettiva, la gioia di incontrarsi e il cruccio dell’efficacia.
Giuseppe Astore, Giovanna Baffa, Domenico Bastino, Massimo Bonifazio, Mario Dellacqua, Laura Ferrari, Aurora Flesia, Massimiliano Franco, Diego Goitre, Anna Massa, Cesare Micanti.
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