mercoledì 9 settembre 2009

SINDACO DI NONE E BIOMASSE: LA FAUTRICE FRAINTESA



“Questa, in proporzione, è poco più di una caldaia che alimenta un condominio. In ogni caso, vi saranno dei passaggi, legati all’iter dello strumento urbanistico esecutivo, in Consiglio comunale dove ci sarà un momento di confronto e, mi auguro, di condivisione con l’opposizione e la popolazione in merito a quest’importante disegno, la cui natura appare assolutamente ecocompatibile”.
F. RABBIA, Impianto a biomasse nell’ex area Fiat?, “L’Eco del Chisone”, 29 luglio 2009.



“Non ho mai detto di essere assolutamente favorevole a questo tipo di progetto: ho solo posto l’accento sul fatto che, parametri tecnici alla mano, l’impianto appare ecocompatibile. Inoltre, l’approccio tenuto durante la Conferenza dei Servizi che si è svolta a inizio giugno, a cui risultavano convocati ma non presenti anche le autorità dei Comuni confinanti di Airasca e Volvera, dal nostro rappresentante, l’architetto Eros Primo, è stato di natura prudente: tale era la linea concordata poiché siamo consapevoli di come occorra capire tutte le problematiche e le relative opportunità conseguenti a questo disegno”.

F. RABBIA, L’impianto a biomasse sembra ecocompatibile, “L’Eco del Chisone”, 9 settembre 2009.

“Da parte nostra, se la convenzione, o meglio la bozza di convenzione, arriva dopodomani, la si porta in commissione urbanistica anche ad agosto, ma bisogna che ci sia tutto, questo non dipende da noi”.

Dal verbale della conferenza dei Servizi dell’11 giugno 2009, Provincia di Torino, Area risorse idriche e qualità dell’aria, prot. N.643950, p.16.


4 commenti:

  1. Suggerisco di affiggere il testo di questo comunicato, così come è senza ulteriori commenti, nelle solite bacheche.
    Ciao a tutti
    Giuseppe Astore

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  2. Abbiamo lo stesso problema
    la banarco e il sindaco compiacente
    vorrei invitarvi per condividere le informazioni
    http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=324

    kimako chiocciolina gmail punto com

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  3. A proposito di biomasse...mi ha lasciato perplesso l'esposizione del progetto...facendo un conto circa la legna disponibile, il consumo di una centrale da 3 - moltiplicato per dieci centrali ( nota che hanno detto che quella di airasca è da 12) pare che faremmo tabula rasa di tutti i boschi piemontesi nel giro di un anno!!! 8-((((

    Purtroppo non ho potuto approfondire perchè non hanno risposto in modo idoneo alla mia domanda...e la parola non mi è stata data.
    saluti nino

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  4. Come ha acennato, sicuramente senza tatto, il "viton" i Sindaci ad accogliere le centrali hanno un loro tornaconto non dico personale ma a livello comunale probabilmente sì.
    Giustamente come tu ha chiaramente detto, a noi "servi della gleba" non c'è stato spiegato nulla, a me era stato detto che la centrale avrebbe bruciato "sorgo" prodotto sulle terre a maggese. (la comunità europea ha stablito che un TOT per cento delle terre devono rimanere incolte). c'era stato detto che avrebbero prodotto corrente elettrica al 100% e lo scarto (acqua calda) solo poco. Inoltre nessuno ha spiegato dove buttiamo la cenere, ne d'estate l'acqua calda prodotta, visto che non credo che qualcuno accenda il riscaldamento d'estate... 8#))

    sauti nino

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