care e cari,
anche se tanti di voi non ne hanno bisogno (ma vi ringrazio se lo fate
sapere in giro!) stiamo organizzando un corso sui GAS (Gruppi d'Acquisto
Solidale), nella prima data analizzeremo cosa c'è dietro al “fenomeno
cibo” dal punto di vista ecologico, nutrizionale e salutistico, nella seconda
incontreremo un produttore piemontese e una persona che è in un GAS da
tempo, nella terza cercheremo di formare un GAS al Circolo.
Le date definite sono le seguenti:
mercoledì 3 novembre ore 20,30
giovedì 11 novembre ore 19,30
lunedì 15 novembre ore 20,30
sabato 30 ottobre 2010
Incontri del 26 e 27 ottobre 2010
Martedì 26 ottobre erano presenti Dèsirèe Baffa, Castagne di Andrea, Mario Dellacqua, Nebbiolo di Mario, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa.
1) Prima notizia: a None in un condominio sono al freddo perchè l'amministratore ha stabilito che il riscaldamento non verrà acceso fino a quando gli inquilini non provvederanno a pagare le bollette arretrate. In tutti i casi, i proprietari avevano anticipato le spese, ma ora sono stati messi i sigilli al contatore. Pare che la situazione sia in via di soluzione, ma dice che il problema della povertà sta mordendo anche nelle famiglie operaie: qualcuno è disoccupato, qualcuno ha perso il lavoro.
Seconda notizia: Andrea racconta di un articolo appena letto sul Time inglese . E' intitolato Arrivederci Italia e parla della fuga dei cervelli e dei giovani laureati italiani verso l'estero: in Cina una ragazza architetto guadagnava 3 milioni di dollari. In Italia i giovani sono considerati un problema, mentre all'estero sono tuttora una risorsa.
Ma il Consiglio comunale sulla centrale a biomasse che fine ha fatto?
Mercoledì 27 ottobre erano presenti Giuseppe Astore, Mirta Baldini, Nadia Biscola, Castagne della sera prima, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Freisa di Mario Scaglia, Giovanni Garabello, Fernanda Mazzoni, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino.
Si è convenuto sull'utilità di presentare al Consiglio comunale aperto, che la minoranza chiederà di confermare, una delibera che ribadisca il diniego alla centrale e la volontà dell'Amministrazione e della popolazione. In quell'occasione si misureranno le opposizioni determinate e quelle di facciata. E il pronunciamento del Consiglio comunale dovrà inviare un messaggio energico sia alla Provincia che dovrà decidere, sia alla società Benarco. L'ordine del giorno da proporre dovrà contenere considerazioni stringenti a difesa della qualità dell'aria nella “zona di piano” che, in base alle linee guida della Provincia, deve essere migliorata e tutelata, non messa a repentaglio in una zona già ampiamente a rischio.
Abbiamo poi concordato di investire i firmatari della petizione con una lettera solo dopo il parere della Provincia, per evitare di mandare troppo generici appelli alla mobilitazione. Per ora useremo cartelli che informino o tengano almeno viva l'attenzione.
Terminate bottiglia e castagne, la riunione si è sciolta pacificamente.
Ogni correzione della presente nota sarà gradita.
1) Prima notizia: a None in un condominio sono al freddo perchè l'amministratore ha stabilito che il riscaldamento non verrà acceso fino a quando gli inquilini non provvederanno a pagare le bollette arretrate. In tutti i casi, i proprietari avevano anticipato le spese, ma ora sono stati messi i sigilli al contatore. Pare che la situazione sia in via di soluzione, ma dice che il problema della povertà sta mordendo anche nelle famiglie operaie: qualcuno è disoccupato, qualcuno ha perso il lavoro.
Seconda notizia: Andrea racconta di un articolo appena letto sul Time inglese . E' intitolato Arrivederci Italia e parla della fuga dei cervelli e dei giovani laureati italiani verso l'estero: in Cina una ragazza architetto guadagnava 3 milioni di dollari. In Italia i giovani sono considerati un problema, mentre all'estero sono tuttora una risorsa.
Ma il Consiglio comunale sulla centrale a biomasse che fine ha fatto?
Mercoledì 27 ottobre erano presenti Giuseppe Astore, Mirta Baldini, Nadia Biscola, Castagne della sera prima, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Freisa di Mario Scaglia, Giovanni Garabello, Fernanda Mazzoni, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino.
Si è convenuto sull'utilità di presentare al Consiglio comunale aperto, che la minoranza chiederà di confermare, una delibera che ribadisca il diniego alla centrale e la volontà dell'Amministrazione e della popolazione. In quell'occasione si misureranno le opposizioni determinate e quelle di facciata. E il pronunciamento del Consiglio comunale dovrà inviare un messaggio energico sia alla Provincia che dovrà decidere, sia alla società Benarco. L'ordine del giorno da proporre dovrà contenere considerazioni stringenti a difesa della qualità dell'aria nella “zona di piano” che, in base alle linee guida della Provincia, deve essere migliorata e tutelata, non messa a repentaglio in una zona già ampiamente a rischio.
Abbiamo poi concordato di investire i firmatari della petizione con una lettera solo dopo il parere della Provincia, per evitare di mandare troppo generici appelli alla mobilitazione. Per ora useremo cartelli che informino o tengano almeno viva l'attenzione.
Terminate bottiglia e castagne, la riunione si è sciolta pacificamente.
Ogni correzione della presente nota sarà gradita.
mercoledì 27 ottobre 2010
Incontro del 20 ottobre 2010
Mercoledì 20 ottobre niente da bere, solo biscotti di Roberto.. Erano presenti Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Giancarlo Bergia, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Domenico Demuro, Giovanni Garabello, Diego Goitre, Mario Ruggieri.
E' imminente, dopo qualche rinvio, la convocazione del Consiglio comunale e i presenti concordano sulla necessità di operare per un nuovo voto favorevole ad una delibera che non solo confermi il diniego all'installazione della centrale, ma lo impegni a perseguire l'obiettivo con tutti i mezzi legali a disposizione e in tutte le sedi opportune. Anche qualora la Provincia dovesse esprimere parere favorevole, Amministrazione comunale e cittadinanza devono essere uniti nel riaffermare la loro volontà di tutelare gli interessi della salute collettiva, dell'ambiente, delle risorse pubbliche.
La bozza di lettera da recapitare A MANO a tutti i firmatari è diventata un testo definitivo che ha subito qualche correzione in corso d'opera. Ora si tratta di stamparlo e di farlo pervenire a tutti anche per favorire la partecipazione dei cittadini al Consiglio comunale aperto. Confermiamo che, per mobilitare gli altri, dobbiamo saper mobilitare noi stessi, anche nella prospettiva di una nuova fase di raccolta di firme o altre forme di pressione (striscioni e cartelli).
Ciao Mario.
E' imminente, dopo qualche rinvio, la convocazione del Consiglio comunale e i presenti concordano sulla necessità di operare per un nuovo voto favorevole ad una delibera che non solo confermi il diniego all'installazione della centrale, ma lo impegni a perseguire l'obiettivo con tutti i mezzi legali a disposizione e in tutte le sedi opportune. Anche qualora la Provincia dovesse esprimere parere favorevole, Amministrazione comunale e cittadinanza devono essere uniti nel riaffermare la loro volontà di tutelare gli interessi della salute collettiva, dell'ambiente, delle risorse pubbliche.
La bozza di lettera da recapitare A MANO a tutti i firmatari è diventata un testo definitivo che ha subito qualche correzione in corso d'opera. Ora si tratta di stamparlo e di farlo pervenire a tutti anche per favorire la partecipazione dei cittadini al Consiglio comunale aperto. Confermiamo che, per mobilitare gli altri, dobbiamo saper mobilitare noi stessi, anche nella prospettiva di una nuova fase di raccolta di firme o altre forme di pressione (striscioni e cartelli).
Ciao Mario.
lunedì 25 ottobre 2010
Conversazioni all'angolo
Dopo la serata dedicata all'impegno politico dei giovani.
Alla serata organizzata il 22 ottobre all'angolo di via Roma 11 da “NonUnoMaNoi” e dalla Fondazione Orso, hanno preso parte, tra gli altri, Jacopo Ciravegna, autore del libro “Intercomunale futura umanità”, Stefano Rizzo, vicesindaco di None, Erika Faienza, consigliere provinciale del Pd, il rifondarolo pinerolese Angelo Panosetti e il leghista torinese Alessandro Sciretti. Ne è nato un dibattito vivace e serrato, ma anche molto sereno, il che di questi tempi è sorprendente. Ne riportiamo qualche stralcio.
Giuseppe Astore. Perchè i giovani dovrebbero impegnarsi nell'attività politica? Per realizzare qualcosa o per realizzare se stessi? E' proprio vero che i giovani sono estranei alla politica? Non sarebbe più giusto dire che sono ostili a un certo modo di far politica?
Jacopo Ciravegna. Gli attuali strumenti della politica non sembrano in grado di raggiungere obiettivi concreti. Chi vuole aiutare gli altri ed è mosso da un'ispirazione ideale, preferisce il volontariato.
Stefano Rizzo. Ho smesso di canticchiare Forza Italia prima di arrivare a 21 anni e mi ha mosso una grande rabbia verso questo Paese che ignora la Costituzione invece di impegnarsi per applicarla. Ma dov'è la rimozione di tutti gli ostacoli economici e sociali che impediscono la libertà, l'uguaglianza e il pieno sviluppo della personalità di ogni cittadino?
Erika Faienza. Mi ritengo fortunatissima perchè il Sindaco che mi ha dato fiducia affidandomi un incarico di assessore quando avevo 22 anni, mi ha insegnato che far politica vuol dire stare in mezzo alla gente, saperla ascoltare specialmente quando dice cose spiacevoli, ma anche farla sognare chiamandola a progettare con te la città del domani. E' facile cercare il consenso facendo leva sul dissenso e sul malcontento. Se presenti l'elenco delle cose che non vanno, tutti ti applaudono. Più difficile cercare soluzioni percorribili, con tutte le mediazioni che ciò comporta. Ma non si può sfuggire a questa fatica.
Alessandro Sciretti. Se ti lanci nell'impegno politico è perchè vuoi cambiare nel tuo paese qualcosa che non sopporti. E chi non partecipa non ha le carte in regola per criticare. Io preferisco chi mi manda a quel paese a chi tira dritto e non gli interessa. Meglio avere un ideale opposto al mio che non averne nessuno.
Angelo Panosetti. Sono un operaio e vivo il mio impegno politico come una prosecuzione della Resistenza antifascista e delle lotte operaie che hanno difeso la libertà e la giustizia nel nostro paese. L'ingrediente principale della mia educazione familiare è la solidarietà che mi è arrivata dai miei nonni deportati nei lager e che poi mi è stata trasmessa da mio padre, operaio comunista protagonista delle lotte sindacali a Mirafiori negli anni '60, membro del Comitato centrale del Pci e licenziato per rappresaglia nel 1973.
Fabio. Uno dei motivi per i quali i giovani non si impegnano in politica è che trovano troppi ostacoli se provano a farsi avanti. Trovano troppa concorrenza sleale, troppi sederi per poche sedie.
Jacopo Ciravegna. Ma oggi c'è anche molto individualismo, non solo tra gli adulti.
Federico Rabbia. Forse un altro motivo è che nel mondo della politica è difficile trovare chi è capace di offrire un progetto per il futuro.
Giuseppe Astore. Non bastano le emozioni. Contano anche quelle, ma sono improduttive se non accompagnate dalla riflessione e dallo studio.
Nunzio Sorrentino. L'impegno politico in una società complessa come la nostra ha bisogno di competenze e di professionalità.
Mario Dellacqua. Perchè dovremmo lasciarci condizionare dai cattivi esempi e non dai buoni esempi? Sappiamo benissimo che in Italia c'è un sacco di persone per bene che si impegnano, studiano, lottano e si uniscono ad altri e non hanno bisogno di essere ammazzate per meritare di essere rispettate, apprezzate e fiancheggiate nella loro opera.
Gregorio Codispoti. Siamo tutti politici, se siamo tutti cittadini che vogliono partecipare alla vita democratica.
Giuseppe Migliore. Un conto è partecipare, un conto è fare il tifo.
Angelo Panosetti. Per partecipare da protagonisti alla vita politica non è necessario concorrere per forza alla conquista di un incarico.
Erika Faienza. Per me fare politica vuol dire occuparsi collettivamente dei problemi delle persone.
Stefano Rizzo. Io mi sono segnato bene questa frase di don Milani: "Il tuo problema è uguale al mio. Pensarci insieme è fare politica. Uscirne da soli è l'avarizia."
Alla serata organizzata il 22 ottobre all'angolo di via Roma 11 da “NonUnoMaNoi” e dalla Fondazione Orso, hanno preso parte, tra gli altri, Jacopo Ciravegna, autore del libro “Intercomunale futura umanità”, Stefano Rizzo, vicesindaco di None, Erika Faienza, consigliere provinciale del Pd, il rifondarolo pinerolese Angelo Panosetti e il leghista torinese Alessandro Sciretti. Ne è nato un dibattito vivace e serrato, ma anche molto sereno, il che di questi tempi è sorprendente. Ne riportiamo qualche stralcio.
Giuseppe Astore. Perchè i giovani dovrebbero impegnarsi nell'attività politica? Per realizzare qualcosa o per realizzare se stessi? E' proprio vero che i giovani sono estranei alla politica? Non sarebbe più giusto dire che sono ostili a un certo modo di far politica?
Jacopo Ciravegna. Gli attuali strumenti della politica non sembrano in grado di raggiungere obiettivi concreti. Chi vuole aiutare gli altri ed è mosso da un'ispirazione ideale, preferisce il volontariato.
Stefano Rizzo. Ho smesso di canticchiare Forza Italia prima di arrivare a 21 anni e mi ha mosso una grande rabbia verso questo Paese che ignora la Costituzione invece di impegnarsi per applicarla. Ma dov'è la rimozione di tutti gli ostacoli economici e sociali che impediscono la libertà, l'uguaglianza e il pieno sviluppo della personalità di ogni cittadino?
Erika Faienza. Mi ritengo fortunatissima perchè il Sindaco che mi ha dato fiducia affidandomi un incarico di assessore quando avevo 22 anni, mi ha insegnato che far politica vuol dire stare in mezzo alla gente, saperla ascoltare specialmente quando dice cose spiacevoli, ma anche farla sognare chiamandola a progettare con te la città del domani. E' facile cercare il consenso facendo leva sul dissenso e sul malcontento. Se presenti l'elenco delle cose che non vanno, tutti ti applaudono. Più difficile cercare soluzioni percorribili, con tutte le mediazioni che ciò comporta. Ma non si può sfuggire a questa fatica.
Alessandro Sciretti. Se ti lanci nell'impegno politico è perchè vuoi cambiare nel tuo paese qualcosa che non sopporti. E chi non partecipa non ha le carte in regola per criticare. Io preferisco chi mi manda a quel paese a chi tira dritto e non gli interessa. Meglio avere un ideale opposto al mio che non averne nessuno.
Angelo Panosetti. Sono un operaio e vivo il mio impegno politico come una prosecuzione della Resistenza antifascista e delle lotte operaie che hanno difeso la libertà e la giustizia nel nostro paese. L'ingrediente principale della mia educazione familiare è la solidarietà che mi è arrivata dai miei nonni deportati nei lager e che poi mi è stata trasmessa da mio padre, operaio comunista protagonista delle lotte sindacali a Mirafiori negli anni '60, membro del Comitato centrale del Pci e licenziato per rappresaglia nel 1973.
Fabio. Uno dei motivi per i quali i giovani non si impegnano in politica è che trovano troppi ostacoli se provano a farsi avanti. Trovano troppa concorrenza sleale, troppi sederi per poche sedie.
Jacopo Ciravegna. Ma oggi c'è anche molto individualismo, non solo tra gli adulti.
Federico Rabbia. Forse un altro motivo è che nel mondo della politica è difficile trovare chi è capace di offrire un progetto per il futuro.
Giuseppe Astore. Non bastano le emozioni. Contano anche quelle, ma sono improduttive se non accompagnate dalla riflessione e dallo studio.
Nunzio Sorrentino. L'impegno politico in una società complessa come la nostra ha bisogno di competenze e di professionalità.
Mario Dellacqua. Perchè dovremmo lasciarci condizionare dai cattivi esempi e non dai buoni esempi? Sappiamo benissimo che in Italia c'è un sacco di persone per bene che si impegnano, studiano, lottano e si uniscono ad altri e non hanno bisogno di essere ammazzate per meritare di essere rispettate, apprezzate e fiancheggiate nella loro opera.
Gregorio Codispoti. Siamo tutti politici, se siamo tutti cittadini che vogliono partecipare alla vita democratica.
Giuseppe Migliore. Un conto è partecipare, un conto è fare il tifo.
Angelo Panosetti. Per partecipare da protagonisti alla vita politica non è necessario concorrere per forza alla conquista di un incarico.
Erika Faienza. Per me fare politica vuol dire occuparsi collettivamente dei problemi delle persone.
Stefano Rizzo. Io mi sono segnato bene questa frase di don Milani: "Il tuo problema è uguale al mio. Pensarci insieme è fare politica. Uscirne da soli è l'avarizia."
giovedì 21 ottobre 2010
Incontri del 12-13 ottobre 2010
Martedì 12 ottobre erano presenti all'angolo di via Roma Dolcetto di Giuseppe, Donato Blonda, Mario Dellacqua, Domenico Demuro, Giuseppe Migliore, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa e Torta al limone di Giuseppe.
Mercoledì 13 ottobre erano presenti Giuseppe Astore, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.
Siccome redigo in ritardo questo verbale, mi limito a raccontare la cosa più importante che ricordo.
L'incontro con il Sindaco e l'assessore Giarrusso del 12 ottobre (presenti Carla Grimaudo, Flavio Rabbia, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino), non ha apportato alcuna novità di rilievo. Sulle dichiarazioni giornalistiche, la versione fornita poggia sulla errata interpretazione. Sul Consiglio Comunale aperto, pare che il Sindaco non sia solerte nell'accogliere la richiesta della minoranza. Si sollecita la partecipazione dei membri del comitato agli impegni del comitato, i cui incarichi sono liberamente scelti, non sono onorifici e se non svolti possono essere abbandonati altrettanto liberamente.
Giuseppe Astore ha proposto, quale che sia la decisione della Provincia, di sollecitare l'impegno alla presenza personale dei firmatari della petizione, sia per partecipare all'eventuale Consiglio aperto, sia per contrastare con la mobilitazione l'eventuale, ma niente affatto improbabile parere positivo della Provincia. Bisogna che impariamo a scavare la trincea, ha detto Mario Ruggieri.
Pertanto sta girando una bozza di lettera da recapitare A MANO a tutti i firmatari. Per mobilitare gli altri, dobbiamo saper mobilitare noi stessi, anche nella prospettiva di una nuova fase di raccolta di firme o altre forme di pressione che stiamo studiando.
Ciao Mario.
lunedì 11 ottobre 2010
domenica 10 ottobre 2010
Incontri del 5-6 ottobre 2010
Martedi 5 ottobre erano presenti all'angolo di via Roma Dèsirèe e Giovanna Baffa, Barbera di Giuseppe, Donato Blonda, Elena Castagno, Mario Dellacqua, Giuseppe Migliore, Nebbiolo di Mario, Penne di Giovanna, Fabrizio Piscitello, Mario Ruggieri, Andrea Testa e Mario Vruna.
Si avverte la necessità di rivedere le ragioni della nostra opposizione alla centrale a biomasse. Se anche tra di noi la memoria si è un po' indebolita, figuriamoci fuori del nostro giro.
Meridione: il problema si affaccia quasi ogni volta che ci incontriamo. Per alcuni la secessione va respinta con forza ma è destinata a fallire. Per altri la disputa fra federalismo solidale e secessione è un alibi per mascherare l'imporsi silenzioso di una secessione strisciante. E' sempre più insostenibile economicamente e impopolare ovunque il rigonfiamento parassitario della pubblica aministrazione che assume cento dove al nord viene bastano dieci per lo stesso servizio. Truffe sulla disoccupazione agricola e sulle pensioni di invalidità sono destinate a far montare sempre più la protesta del nord, dove il piccolo imprenditore per competere sarà portato a chiedere di evadere il fisco in cambio di manodopera extracomunitaria preferibilmente in nero. Lo Stato in bolletta sarà a sua volta portato ad abbandonare il sud al suo destino di emarginazione sociale e produttiva. Un cambio di indirizzo presuppone fuori la camorra e la costruzione di infastrutture efficienti per il decollo di agricoltura moderna, piccola industria, artigianato e turismo. Un cambio di indirizzo presuppone un ciclo di lotte sociali e civili di cui si vedono appena avvisaglie.
Mercoledì 6 c'erano Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Nadia Biscola, Mario Dellacqua, Domenico De Muro, Carla Grimaudo, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino.
Si apprende dell'incontro del Comitato con il Comune fissato alle ore 18 del 12 ottobre. La minoranza ha inoltrato la richiesta di un consiglio comunale aperto che bisognerà usare - dice Nunzio – non per creare contrapposizioni ma per acquisire nuove informazioni se ci sono e per ribadire l'unanime opposizione di consiglio e cittadinanza.
Però occorre sapere il perchè di quelle dichiarazioni alla Stampa.
Occorrerà promuovere una buona partecipazione alla seduta.
La data prevista è fra l'11 e il 16 ottobre.
Si avverte la necessità di rivedere le ragioni della nostra opposizione alla centrale a biomasse. Se anche tra di noi la memoria si è un po' indebolita, figuriamoci fuori del nostro giro.
Meridione: il problema si affaccia quasi ogni volta che ci incontriamo. Per alcuni la secessione va respinta con forza ma è destinata a fallire. Per altri la disputa fra federalismo solidale e secessione è un alibi per mascherare l'imporsi silenzioso di una secessione strisciante. E' sempre più insostenibile economicamente e impopolare ovunque il rigonfiamento parassitario della pubblica aministrazione che assume cento dove al nord viene bastano dieci per lo stesso servizio. Truffe sulla disoccupazione agricola e sulle pensioni di invalidità sono destinate a far montare sempre più la protesta del nord, dove il piccolo imprenditore per competere sarà portato a chiedere di evadere il fisco in cambio di manodopera extracomunitaria preferibilmente in nero. Lo Stato in bolletta sarà a sua volta portato ad abbandonare il sud al suo destino di emarginazione sociale e produttiva. Un cambio di indirizzo presuppone fuori la camorra e la costruzione di infastrutture efficienti per il decollo di agricoltura moderna, piccola industria, artigianato e turismo. Un cambio di indirizzo presuppone un ciclo di lotte sociali e civili di cui si vedono appena avvisaglie.
Mercoledì 6 c'erano Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Nadia Biscola, Mario Dellacqua, Domenico De Muro, Carla Grimaudo, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino.
Si apprende dell'incontro del Comitato con il Comune fissato alle ore 18 del 12 ottobre. La minoranza ha inoltrato la richiesta di un consiglio comunale aperto che bisognerà usare - dice Nunzio – non per creare contrapposizioni ma per acquisire nuove informazioni se ci sono e per ribadire l'unanime opposizione di consiglio e cittadinanza.
Però occorre sapere il perchè di quelle dichiarazioni alla Stampa.
Occorrerà promuovere una buona partecipazione alla seduta.
La data prevista è fra l'11 e il 16 ottobre.
lunedì 4 ottobre 2010
SINDACO SIMEONE, FACCI...CAPIRE
Lettera aperta sulla centrale a biomasse
Il 29 luglio 2009 dichiari che la centrale a biomasse “appare assolutamente ecocompatibile”.
Poi aspetti un mese per smentirti e assicurare di non aver mai detto “di essere assolutamente favorevole”. Era colpa del giornalista se la tua risposta “è risultata piuttosto riduttiva e semplicistica”.
Il 27 ottobre 2009, ad una riunione del direttivo del tuo partito, esprimi un'opinione “comunque favorevole al progetto o per lo meno di non contrarietà”.
Il 22 febbraio 2010 voti un ordine del giorno in cui il Consiglio comunale all'unanimità respinge il progetto della Benarco.
Ora la Provincia ha appena inviato a Benarco un “avviso di diniego” e sta per prendere una decisione definitiva dopo che la tua Giunta si è impegnata a motivare il suo parere contrario.
Eppure il 25 settembre sgridi su “La “Stampa” chi è pronto a “sollevare mille perplessità” proprio quando “c'è la possibilità di installare una centrale” che ci aiuterebbe ad “affrancarci dal petrolio”.
- E' una dichiarazione rilasciata a titolo personale?
- Rappresenta un capovolgimento delle decisioni contrarie votate in Consiglio comunale?
- Se non rappresenta un cambiamento della decisione contraria, questa dichiarazione non danneggia forse la comune causa che unisce i cittadini e l'amministrazione comunale nel respingere un progetto ritenuto da tutti pericoloso per l'ambiente, privo di vantaggi per i cittadini ed utile solo all'impresa proponente?
In definitiva vorremmo sapere se abbiamo un interlocutore credibile e determinato a opporsi non solo formalmente alla centrale e a rispettare gli impegni presi con i cittadini in Consiglio comunale.
Giuseppe Astore, Luca Baldo, Domenico Bastino, Giancarlo Bergia, Massimo Bonifazio, Loredana Brussino, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Massimiliano Franco, Giovanni Garabello, Diego Goitre, Raffaele Latiana, Fernanda Mazzoni, Gianluigi Saccione, Daniela Scundi, Claudio Urso, Mario Vruna.
None, 3 ottobre 2010
Incontri del 28-29 settembre 2010
Martedi 28 settembre erano presenti all'angolo di via Roma Arneis di Mario, Dèsirèe Baffa, Giovanna Baffa, Mario Dellacqua, Fabrizio Piscitello, Ubaldo Smeriglio, Andrea Testa, Torta di Andrea e Mario Vruna.
Cominciamo a parlare del film Agorà sulla fine dell'intellettuale Ipazia e di quanto ci siamo persi con la distruzione della biblioteca di Alessandria in termini di un millennio di cultura.
Molta riprovazione per le dichiarazioni del Sindaco sulla centrale a biomasse. Nell'allentamento della tensione si è aperto uno spazio per l'avanzare di ambiguità che favoriscono il rovesciamento delle posizioni pubblicamente assunte. Con quale “interesse” guarda il Sindaco a questa centrale? Che cosa si sono detti durante gli incontri intervenuti con Benarco? Il modello cui tendere per affrancarsi dal petrolio comporta la riduzione dei consumi e le fonti alternative, non lo spreco delle centrali a biomasse, dice Mario Vruna. Inviamo una lettera aperta alla Giunta per sapere se è contenta del continuo alternarsi di posizioni contraddittorie?
Mafia in Sicilia: grandi polveroni ed esplosioni cicliche di rabbia, ma presto riassorbite nell'ambito dell'omertà, dice Mario Vruna. Nelle giornate dell'assassinio di Borsellino si respirava in Sicilia un'aria di rivolta popolare contro la mafia: ho visto una donna – ha detto Ubaldo Smeriglio - non aver paura di prendere a borsate in faccia un agente di polizia che voleva impedirle di entrare in chiesa (riservata all'élite) per rendere omaggio a Borsellino. Mancanza di cultura della legalità nel sud, ha detto Mario Vruna. No – ho detto io - al nord stiamo nelle stesse condizioni, se due coniugi per dire che non si deve buttare la carta per terra esprimono il loro sdegno in una lettera al Mondo chiedendo di non firmare con nome e cognome e se per denunciare che un ufficio non funziona e qualcuno approfitta della sua posizione si scrivono delle lettere anonime. Siamo una democrazia denutrita.
Ci sentiamo un po' tutti stranieri in patria. In quale Italia ci identifichiamo, ha chiesto Fabrizio Piscitello? Per alcuni in quella dei Comuni, della rivolta dei Ciompi a Firenze, della repubblica partenopea del 1799, del Risorgimento, del biennio rosso '19-'20, della Resistenza, dell'autunno caldo e dei Consigli di Fabbrica: ma si tratta di episodi isolati opera di minoranze. Ma sono state queste minoranze che hanno costruito il progresso civile e sociale del nostro paese, quando hanno saputo sintonizzarsi con le sofferenze e le ribellioni delle classi subalterne.
Si torna a parlare delle lettere dei condannati a morte della Resistenza, delle foto dei ragazzi uccisi a 16 anni che vediamo impresse nelle lapidi a Stupinigi e a Cumiana e dei ragazzi come Giulio Nicoletta che sono stati obbligati a bruciare la loro adolescenza acquisendo di brutto la maturità, l'equilibrio e la fermezza necessarie a comandare una banda partigiana con responsabilità di vita e di morte. Si trattava di non tradire.
Il Giornale di Sicilia pubblicherà “Luce verticale” un cortometraggio di Ubaldo Smeriglio sulla figura del giudice siciliano Livatino ucciso dalla mafia. Se lo troviamo organizziamo una serata per una visione collettiva.
GIOVANI ED IMPEGNO POLITICO: proporremmo di inserire tra i relatori ufficiali alla serata del 22 ottobre anche Angelo Panosetti, del circolo rifondarolo pinerolese: la sua testimonianza può essere utile perchè cresciuto alla scuola di un padre operaio comunista e perchè lui stesso oggi operaio politicamente impegnato.
MEHLAB: aspettiamo di potera incontrare gli animatori nonesi dell'impegno per Mehlab che speravamo di vedere stasera, ma non è stato possibile.
Mercoledì 29 c'erano Arneis di Roberto, Domenico Bastino, Nadia Biscola, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Domenico De Muro, Giovanni Garabello, Mario Ruggieri, Mario Scaglia, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.
Si condivide la richiesta del gruppo di minoranza di un Consiglio comunale aperto per conoscere se ci sono fatti nuovi che giustifichino le recenti dichiarazioni comparse sulle colonne de La Stampa. Si ritiene opportuno che il Comitato energia ambiente territorio chieda un incontro apposito al Sindaco per conoscere gli ultimi sviluppi della corrispondenza tra il Comune e la Provincia.
Cominciamo a parlare del film Agorà sulla fine dell'intellettuale Ipazia e di quanto ci siamo persi con la distruzione della biblioteca di Alessandria in termini di un millennio di cultura.
Molta riprovazione per le dichiarazioni del Sindaco sulla centrale a biomasse. Nell'allentamento della tensione si è aperto uno spazio per l'avanzare di ambiguità che favoriscono il rovesciamento delle posizioni pubblicamente assunte. Con quale “interesse” guarda il Sindaco a questa centrale? Che cosa si sono detti durante gli incontri intervenuti con Benarco? Il modello cui tendere per affrancarsi dal petrolio comporta la riduzione dei consumi e le fonti alternative, non lo spreco delle centrali a biomasse, dice Mario Vruna. Inviamo una lettera aperta alla Giunta per sapere se è contenta del continuo alternarsi di posizioni contraddittorie?
Mafia in Sicilia: grandi polveroni ed esplosioni cicliche di rabbia, ma presto riassorbite nell'ambito dell'omertà, dice Mario Vruna. Nelle giornate dell'assassinio di Borsellino si respirava in Sicilia un'aria di rivolta popolare contro la mafia: ho visto una donna – ha detto Ubaldo Smeriglio - non aver paura di prendere a borsate in faccia un agente di polizia che voleva impedirle di entrare in chiesa (riservata all'élite) per rendere omaggio a Borsellino. Mancanza di cultura della legalità nel sud, ha detto Mario Vruna. No – ho detto io - al nord stiamo nelle stesse condizioni, se due coniugi per dire che non si deve buttare la carta per terra esprimono il loro sdegno in una lettera al Mondo chiedendo di non firmare con nome e cognome e se per denunciare che un ufficio non funziona e qualcuno approfitta della sua posizione si scrivono delle lettere anonime. Siamo una democrazia denutrita.
Ci sentiamo un po' tutti stranieri in patria. In quale Italia ci identifichiamo, ha chiesto Fabrizio Piscitello? Per alcuni in quella dei Comuni, della rivolta dei Ciompi a Firenze, della repubblica partenopea del 1799, del Risorgimento, del biennio rosso '19-'20, della Resistenza, dell'autunno caldo e dei Consigli di Fabbrica: ma si tratta di episodi isolati opera di minoranze. Ma sono state queste minoranze che hanno costruito il progresso civile e sociale del nostro paese, quando hanno saputo sintonizzarsi con le sofferenze e le ribellioni delle classi subalterne.
Si torna a parlare delle lettere dei condannati a morte della Resistenza, delle foto dei ragazzi uccisi a 16 anni che vediamo impresse nelle lapidi a Stupinigi e a Cumiana e dei ragazzi come Giulio Nicoletta che sono stati obbligati a bruciare la loro adolescenza acquisendo di brutto la maturità, l'equilibrio e la fermezza necessarie a comandare una banda partigiana con responsabilità di vita e di morte. Si trattava di non tradire.
Il Giornale di Sicilia pubblicherà “Luce verticale” un cortometraggio di Ubaldo Smeriglio sulla figura del giudice siciliano Livatino ucciso dalla mafia. Se lo troviamo organizziamo una serata per una visione collettiva.
GIOVANI ED IMPEGNO POLITICO: proporremmo di inserire tra i relatori ufficiali alla serata del 22 ottobre anche Angelo Panosetti, del circolo rifondarolo pinerolese: la sua testimonianza può essere utile perchè cresciuto alla scuola di un padre operaio comunista e perchè lui stesso oggi operaio politicamente impegnato.
MEHLAB: aspettiamo di potera incontrare gli animatori nonesi dell'impegno per Mehlab che speravamo di vedere stasera, ma non è stato possibile.
Mercoledì 29 c'erano Arneis di Roberto, Domenico Bastino, Nadia Biscola, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Domenico De Muro, Giovanni Garabello, Mario Ruggieri, Mario Scaglia, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.
Si condivide la richiesta del gruppo di minoranza di un Consiglio comunale aperto per conoscere se ci sono fatti nuovi che giustifichino le recenti dichiarazioni comparse sulle colonne de La Stampa. Si ritiene opportuno che il Comitato energia ambiente territorio chieda un incontro apposito al Sindaco per conoscere gli ultimi sviluppi della corrispondenza tra il Comune e la Provincia.
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