Il
confronto con la manifestazione
della Pro Loco viene spontaneo ma ogni competizione sarebbe sciocca ed è improponibile. Sciocca perchè conviene invece sviluppare la collaborazione
a reciproco vantaggio. Improponibile
perchè il prodotto offerto è diverso. Sui manifesti Pro Loco c'è un'orchestra e la gastronomia. Sul retro c’è scritto “amicizia e passione per gli eventi del paese”. Sui nostri abbiamo l'orchestra e la gastronomia, ma davanti e sul retro scriviamo giustizia sociale e lavoro giovanile, meglio gli ospedali degli aerei da guerra, lotta ai megastipendi, tutela
dell’ambiente, no al razzismo, redistribuzione
della ricchezza, difesa della Costituzione. Prodotti diversi che vanno rispettati entrambi e che possono benissimo convivere. Il nostro è un messaggio politico rivendicato con orgoglio insieme con una finalità concretamente
perseguita di lotta alla povertà: nel nostro piccolo e in grande, a dimensione locale e globale. A None e nel mondo. E per nulla al mondo a questa
tanto piccola
vigilia dei nostri sensi ch'è del rimanente
io rinuncerò a questa ispirazione. Rispettando queste finalità che tutti conoscete e che anche buona parte della popolazione nonese pare apprezzare, intendo spendere le mie energie e contribuire a decidere come spendere i soldi guadagnati con la festa.
In
conclusione, dico con Ferruccio Lozito di andare avanti con questo piccolo
esercito irregolare e pacifico di dilettanti della ristorazione impegnati al
fianco impegnati al fianco di tutti gli uomini liberi e oppressi del nostro
tempo, vicini e lontani, per l’umanità, la dignità del lavoro, la memoria,
l’istruzione, la salute e l’uguaglianza.
Anarchico
il tuttavia scribacchino
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