La maggioranza ha deciso di rifare completamente Viale
Stazione spendendo quasi 200 mila euro, abbattendo gli alberi e
piantumando nuove specie arboree con la modifica della carreggiata. Tutti
questi interventi significativi pongono anche qualche dubbio sulla stima dei
costi prodotta.
Noi in consiglio comunale abbiamo espresso la nostra forte perplessità perchè non riteniamo prioritaria tale opera, specie se consideriamo che tale viale era stato rifatto poco più di 20 anni fa con un notevole esborso dalle casse comunali. Ci sembra proprio un calcio all'oculatezza!
La progettazione frettolosa, che cambia l'attuale assetto, dettata dalle
scadenze di avvio lavori, non presenta a nostro avviso l'adeguata riflessione
necessaria a coprire tutti i vari tipi di impatto per una strada cosi'
importante del nostro paese.
Pertanto abbiamo affermato che avremmo capito un intervento di
"restyling": la sostituzione dei cordoli verso la strada ed il
livellamento e sistemazione dei percorsi pedonali con la possibilità di
trasformarne uno in ciclo-pedonale ed altri lavori di adeguamento. Non ci
convince neanche l'affermazione che si interviene per la pericolosità degli
alberi perchè la classificazione in "fascia C" vuole dire
"moderata possibilità" di caduta: comunque con un'attenta
azione di monitoraggio si possono sempre sostituire i tigli più in dubbio con
altri com'è avvenuto 2 anni fa.A proposito dei tigli bisogna dire che sono stati piantati dai nostri nonni alla fine degli anni '40 dopo che i precedenti erano stati segati per scaldarsi durante la guerra e la posizione fu ben calcolata sia per rispettare le dimensioni della carreggiata, sia per non creare problemi alle case retrostanti. Ora se si decide di sostituirli e di indietreggiarli per allargare la strada c'è il rischio che fra una decina d'anni, specie se si piantumano i platani, i rami si estendano sopra i tetti delle case e l'immagine del viale possa venire compromessa diminuendo l'effetto prospettiva dalla stazione alla chiesa di S.Rocco.
Noi invece crediamo che con un intervento di restauro si risistemerebbe
la zona e si risparmierebbe una buona fetta dei 200 mila euro che potrebbero
essere impiegati per asfaltare altre strade o vincolati per intervenire,
quando sarà burocraticamente possibile, agli ingressi del paese, da Candiolo ed
Airasca, con delle piste ciclabili e/o camminamenti riservati ai pedoni
che eliminerebbero le oggettive pericolosità esistenti. D'altronde è
necessario pensare anche a tali zone periferiche visto che nel concentrico già
si investono più di 400 mila euro per l'arredo urbano nella zona dei
portici vecchi: opera quest'ultima da noi condivisa.
Gruppo Consiliare Progetto
Comune
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