lunedì 26 marzo 2018

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA TASI, IMU E TARI - IL BILANCIO e IL FONDO DI DUBBIA ESIGIBILITA’: NASCE PRIMA L’EVASIONE O L’AUMENTO DELLE IMPOSTE?

Spesso gli aumenti delle tasse che sembrano ingiustificati sono frutto dell’evasione.
 
Spesso gli aumenti delle imposte nutrono la schiera degli evasori.
 
Il rapporto fra il fenomeno dell’evasione e l’incremento delle imposte è direttamente proporzionale e tende ad autoalimentarsi nella sua crescita. In un articolo pubblicato sulla Repubblica del 2/10/16 Gennaro Matino scrive: “La tentazione per tanti è di trovare un escamotage per non pagare le tasse, per lo meno evitare di pagarle tutte. È onesto? È etico? Parlare di tasse non è popolare, ancor di più se il sistema contributivo sembra al cittadino essere troppo esoso, sproporzionato e ingiusto.  Democrazia è partecipazione, e prendere senza dare è porre le premesse alla definizione di un sistema corruttivo. Pagare le tasse è un dovere a cui siamo chiamati per essere attivi protagonisti nella costruzione del bene comune. Ognuno deve fare la propria parte, ognuno deve poter offrire il proprio contributo per creare i presupposti per una società più giusta, più equa”.

È evidente che siamo di fronte a un circolo vizioso, che non può interrompersi se non con la presa di consapevolezza sia degli organismi di Pubblica Amministrazione, che devono gestire le risorse con maggiore equità e prontezza, sia della cittadinanza, chiamata a metter mano al portafoglio.
 
La nostra piccola realtà nonese purtroppo non è immune dalla piaga dell’evasione e i dati degli ultimi anni non lasciano presagire nulla di buono:

  • nel 2017, 128.000 euro sono stati inseriti nel Piano Tariffario TARI (tassa rifiuti) per far fronte all’evasione della TARI e perciò ripartiti sui cittadini che pagano regolarmente l’imposta (ecco perché chi paga ha la sensazione di un aumento ingiustificato considerando il volume e la qualità del servizio, più o meno invariato: semplicemente sta pagando per chi non paga). Nel 2018, 82.000 euro, e altri 50.000 circa nel Bilancio (che significa minori possibilità di spese e servizi per il cittadino);
  • 141.000 euro sono i crediti di dubbia esigibilità registrati nel Rendiconto del Comune di NONE per il 2016, con un‘impennata a 184.000 euro nel 2017 e 290.000 euro per il 2018. Si tratta di soldi che con buona probabilità non rientreranno mai per mancato pagamento di TARI, IMU e TASI.
  • 186.000 è l’ammontare dei Verbali relativi alle infrazioni del Codice della Strada non pagati nel 2015. Il recupero dei crediti relativi ai VERBALI NON PAGATI nel 2015 è affidato ICA S.R.L., sperando che almeno una parte rientri per far fronte alle varie esigenze del paese, senza contare la provvigione che giustamente trattiene la società di recupero dei crediti per il lavoro svolto, naturalmente sempre a carico del contribuente.
Citando Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei Conti fino al 2013, è palese che i “contribuenti fedeli pagano troppo” (per approfondire). Lo diceva nel 2012 a proposito dell’evasione fiscale che grava peraltro tutt’ora sul costo del lavoro, ma il principio di base è esattamente lo stesso: chi paga sempre paga troppo e non si sente rappresentato da un’Amministrazione poco rispettosa del suo sacrificio.

Soluzioni? Gaber avrebbe detto che per fare in modo che il gatto smetta di mordersi la coda, è necessario che si accorga che la coda è sua. Per intenderci, la Pubblica Amministrazione altro non è che un sistema necessario a gestire le risorse di una comunità, non è un ente separato e a sé stante! Al contrario, è un organo vitale della comunità e come tale deve funzionare: con puntualità, regolarità e buon senso nell’applicazione della regola. Per fare parte della comunità e usufruire dei vantaggi che ne conseguono è d’altro canto necessario contribuire, fiduciosi che l’Amministrazione sia equa nel valutare le reali possibilità economiche di ogni contribuente. Una volta recuperati i crediti, si auspica di conseguenza che l’Amministrazione investa la giusta parte di quanto recuperato al fine di premiare i virtuosi riducendone gli oneri, sempre citando i concetti ribaditi da Giampaolino, il quale già nel 2012 asseriva che servirebbe “una sorta di patto sociale basato su un diffuso consenso nei confronti dell'azione di riduzione dell'evasione" e per dargli concretezza bisognerebbe "destinare almeno parte dei recuperi della lotta all'evasione alla riduzione del prelievo complessivo" (per approfondire
).

Alla luce di questa analisi e di queste constatazioni che possono apparire lapalissiane, ci rivolgiamo ai nostri concittadini affinché non perdano la fiducia nelle istituzioni pubbliche, ma soprattutto chiediamo alla Pubblica Amministrazione di essere davvero il cuore pulsante della nostra Comunità, svolgendo le sue funzioni vitali con prontezza ed equità:
  • realizzando un’efficace, puntuale e virtuosa azione di contrasto all’evasione dall’interno dell’Ente, in particolare attraverso l’aggiornamento continuo delle banche dati, al fine di identificare prontamente i casi di evasione ed evitare che le tempistiche di elaborazione superino i tempi di prescrizione;
  • aggiornare i Cittadini con cadenza annuale nel merito dei risultati dell’azione di contrasto posta in essere dagli uffici del Comune di NONE, delle criticità riscontrate e dell’entità delle risorse recuperate tramite il Consiglio Comunale, il sito internet istituzionale o altri mezzi d’informazione. Un dato: nel 2017 sono stati inviati 394 avvisi per mancato pagamento della TARI del 2014, per un insoluto di 114.000, hanno pagato solo 59 utenze per 15.000 euro.

PROGETTO COMUNE

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