Ma il pericolo fascista è un’esagerazione propagandistica? La ripresa
dei moti di simpatia e di riabilitazione del ventennio sono un fenomeno
marginale? Il vicesindaco di Vicenza minaccia la civiltà democratica quando
cancella da una lapide commemorativa dei partigiani caduti ogni riferimento al
nazifascismo per sostituirlo con un neutro richiamo alle “truppe d’occupazione”?
O si tratta dell’innocua rivincita di un nostalgico da liquidare sul Manifesto
con le rampogne del prof. Angelo d’Orsi?
E gli episodi di squadrismo che hanno colpito giornalisti, sindacalisti,
animatori dell’associazionismo sono manifestazioni isolate o una strategia
della violenza di fronte alla quale vale la pena attivare un’allarmata
mobilitazione democratica?
martedì 11 dicembre 2018
lunedì 3 dicembre 2018
domenica 2 dicembre 2018
MANGANELLI DA RIABILITARE E LOTTE BRACCIANTILI DA DIMENTICARE
Ernesto Galli della Loggia, il riverito commentatore del “Corriere
della sera”, in una puntata di “Passato e presente” in collaborazione con Paolo
Mieli per RAI Storia, ha quasi ringraziato Scelba per le manganellate ricevute
quando partecipò a manifestazioni guidate dai comunisti della Cgil. Con le
turbolente pressioni della piazza, essi nutrivano la colpevole pretesa di
delegittimare e sostituire le istituzioni della democrazia rappresentativa.
Strumentalizzavano e cavalcavano le domande di giustizia sociale per supportare
la loro lunga marcia verso la conquista del potere. Scelba invece era un
campione di equilibrio democratico perché – contro la destra - fece approvare
le norme contro la ricostituzione del disciolto partito fascista e perché –
contro la sinistra - era severo nel controllo poliziesco delle agitazioni di
piazza.
Iscriviti a:
Post (Atom)