domenica 2 dicembre 2018

MANGANELLI DA RIABILITARE E LOTTE BRACCIANTILI DA DIMENTICARE


Ernesto Galli della Loggia, il riverito commentatore del “Corriere della sera”, in una puntata di “Passato e presente” in collaborazione con Paolo Mieli per RAI Storia, ha quasi ringraziato Scelba per le manganellate ricevute quando partecipò a manifestazioni guidate dai comunisti della Cgil. Con le turbolente pressioni della piazza, essi nutrivano la colpevole pretesa di delegittimare e sostituire le istituzioni della democrazia rappresentativa. Strumentalizzavano e cavalcavano le domande di giustizia sociale per supportare la loro lunga marcia verso la conquista del potere. Scelba invece era un campione di equilibrio democratico perché – contro la destra - fece approvare le norme contro la ricostituzione del disciolto partito fascista e perché – contro la sinistra - era severo nel controllo poliziesco delle agitazioni di piazza.

In questo modo, oscurate dall’egemonia comunista, sono evaporate nella trasmissione le rivendicazioni sindacali dei braccianti e dei mezzadri. Avevano la colpa di agitarsi troppo per avere acqua, elettricità, credito e contratti nell’Italia del secondo dopoguerra. Scelba ebbe il merito storico di ammodernare con la celere gli interventi delle forze dell’ordine che poterono sparare e manganellare meglio.

Rimossa, ça va sans dire, anche la presenza del movimento sindacale cislino che, specie nel Mezzogiorno, mise in luce l’instancabile opera organizzativa di uomini come Franco Marini, Franco Bentivogli, Eraldo Crea, Cesare Delpiano, Idolo Marcone a favore delle raccoglitrici di olive, di tabacco, di bergamotto, di arance in un’Italia dominata dal latifondo e dalla malavita. Un’Italia che è ingiusto dimenticare se non altro perché è ancora tutta lì. L’impegno di quei giovani attivisti sindacali parla ancora perché erano animati dagli ideali e dalle pratiche della solidarietà. Se vengono meno, l’operaio, il giovane precario, il disoccupato se la prende con chi sta peggio di lui.

 

Mario Dellacqua

Nessun commento:

Posta un commento