venerdì 1 novembre 2024

Stop alla violenza in Medio Oriente

Italia, autunno 2024
Quali persone che per vari motivi hanno particolarmente a cuore le sorti del Medio Oriente, ci rivolgiamo a quanti condividono la nostra stessa angoscia e/o hanno/sentono un legame speciale anche con un solo abitante di quel martoriato angolo di pianeta. La situazione a Gaza, in Cisgiordania e in Libano è drammatica: dopo l’ingiustificabile abominio del 7 ottobre, con i suoi stupri, le sue torture ed i suoi più di 1200 morti tra civili e militari, decine di cittadini israeliani sono ancora imprigionati in qualità di ostaggi dell’ala militare di Hamas e di altre formazioni estremiste nei tunnel della Striscia; ogni giorno da allora decine, quando non centinaia, di bambini, donne e civili palestinesi, ed ora anche libanesi, cadono inesorabilmente vittime del fuoco israeliano e l’intera popolazione di Gaza è costretta a vivere in condizioni spesso disumane; i cittadini di Israele vivono sotto la continua minaccia di nuovi bombardamenti, da parte di Hezbollah e dei suoi alleati, e nel timore di ulteriori attentati; il conflitto tra Israele e Iran è sul punto di andare fuori controllo. Per il bene sia del popolo israeliano che di quelli palestinese, libanese ed iraniano (ma non solo) è necessario uscire con urgenza da una spirale di violenza che rischia di ipotecare il futuro di tutte le parti in causa. Ci appelliamo a voi che avete amici, familiari, parenti, colleghi, conoscenti, correligionari e/o connazionali in Israele, Territori Palestinesi occupati, Libano ed Iran: premete su di essi perché perseguano, per quanto è loro possibile, l’abbandono della via del terrorismo, del rapimento, della tortura, dell’occupazione militare e della guerra spesso senza scrupoli.
Un sentiero per arrivare ad una tregua lo si può trovare se non si è succubi dei profeti della violenza e se si diventa consapevoli che esso non può che passare da un cessate-il-fuoco su tutti i fronti aperti e dalla liberazione finalmente di tutti gli ostaggi, nella prospettiva di un superamento della condizione di occupazione militare del Territori Palestinesi che porti alla nascita di un vero stato palestinese nell’ambito di una soluzione a due stati o in alternativa di un unico stato democratico bi-nazionale, e del riconoscimento da parte dei Popoli Arabi del diritto (ormai) ad esistere di un Israele libero da ulteriori tentazioni coloniali verso l’esterno e politiche discriminatorie al suo interno. Sono più che comprensibili sia l’indicibile orrore per quanto è stato perpetrato che la rabbia ancora più dilagante, dopo decenni di conflitto senza esclusione di colpi, in tutte le popolazioni coinvolte ma non è (più solo) schierandosi per l’una o per l’altra parte e/o giustificando l’ingiustificabile che si può contribuire alla causa del loro futuro ma promuovendo la tregua e la liberazione degli ostaggi come premessa di una pace per quanto possibile giusta.
Shalom-Salaam-Pace per tutto il Medio Oriente!
 
Primi firmatari:
Roberto Cerchio, pediatra di famiglia
Vittoria Albi, coordinatrice infermieristica
Giuseppe Astore, ingegnere civile
Tommaso Barsali
Mattia Bert, infermiere
Massimo Bonifazio, docente universitario
Nicola Capobianco, impiegato di banca
Luisella Dellacqua, insegnante
Laura Ferrari, impiegata presso TIM
Monica Ferro, insegnante
Giorgio Gianre, assistente sociale
Matteo Giorgis, ingegnere ambientale
Diego Goitre, impiegato
Federica Ricci, neuropsichiatra infantile
Carlo Scolfaro, medico ospedaliero in pensione
Simona Sola, psicologa
Guido Tallone, pedagogista
Tiziana Veratti, educatrice professionale
 

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