Prendo il decespugliatore e tento di fare un verbale non troppo squinternato.
Venerdì 25 giugno erano presenti all’angolo non ottuso di via Roma 11 Amaretti di Lidia, Dino Armand, Giuseppe Astore, Gennaro Baffa, Giovanna Baffa, Jacopo Baffa, Domenico Bastino, Bianco della festainrosso, Bianco di Raffaele, Bianco di Giovanni, Caffè di Diego, Mario Dellacqua, Laura Ferrari, Giovanni Garabello, Diego Goitre, Raffaele Latiana, Fernanda Mazzoni, Lidia Pautasso, Assunta Porporato.
La discussione si è aperta con alcune valutazioni disparate del risultato elettorale. Tutti d’accordo nel riconoscere che le proporzioni del distacco sono inaspettate. Le diversità iniziano quando si tratta di individuare il peso delle componenti che hanno alimentato la vittoria del Sindaco uscente. C’è chi ha messo in rilievo l’efficacia dell’esposizione mediatica (televisiva e giornalistica), chi ha sottolineato l’abile sfruttamento della vicenda Indesit, chi ha ricordato la debolezza della concorrenza di centrodestra. Alcuni attribuiscono il risultato alla popolarità del Sindaco, alla multiformità delle sue relazioni, alla sua capacità indubbia di raccogliere consensi elettorali, testimoniati anche dall’alto numero delle preferenze alle elezioni europee (un elettore su tre del Pd ha dato la sua preferenza alla Simeone). Altri sminuiscono questa componente e dicono che quei numeri sono pochi e non sono abbastanza indicativi di alta popolarità. La nostra incidenza – non so più chi l’ha fatto osservare - è stata nulla, ma non ce ne possiamo ora rammaricare, perché abbiamo consapevolmente scelto di non disturbare il centrosinistra e di non dare alcuna indicazione pubblica e collettiva di voto. Tuttavia, molti non erano stati informati delle decisioni che avevamo maturato e del percorso che avevamo scelto. Ciò vuol dire che dobbiamo semplificare i messaggi e i linguaggi se vogliamo essere presi in considerazione.
Abbiamo discusso poi della composizione della Giunta. Le indiscrezioni che ci raggiungono parlano di una Giunta che non rispetta l’impegno di “far decidere la gente” come diceva il segretario democratico e come ribadiva la lettera del sindaco agli elettori. Se così fosse, vuol dire che la parola data non ha alcun valore ed è un po’ difficile dialogare con chi prende gli impegni oggi e li disfa dieci giorni dopo. E’ chiaro che la coesione interna è compromessa da una gara per gli assessorati che non si sono voluti assegnare prima per timore di lacerazioni dannose in fase elettorale e rinviate alla fase successiva. Proprio su questo punto decisivo si era consumata la rottura con nonunomanoi e in quel frangente avevamo misurato il clima di scarsa solidarietà interna che si respirava in quella lista. Abbiamo concordato di legare ogni giudizio all’esame dei fatti e non alle voci. Perciò ci rivedremo dopo il Consiglio comunale del 29 per esprimere un giudizio ragionato e documentato.
Abbiamo concordato di avviare i lavori di preparazione di un convegno per settembre-ottobre dedicato alla commemorazione di Annibale ad un anno dalla sua scomparsa. Si tratta di ricostruire alcune tappe della sua biografia collocandola nella ricostruzione didattica di alcune tappe fondamentali della storia delle repubblica: la ricostruzione del dopoguerra, la rottura sindacale degli anni ’50, il disgelo della guerra fredda, la lenta risalita unitaria degli anni sessanta e l’avanzata degli anni settanta, fino al declino degli anni ’80. Si tratta di usare materiali filmati che permettano una rassegna leggera e didatticamente efficace, proponibile ad un pubblico giovane, da non riempire di nostalgie e di sensi di colpa per non aver vissuto stagioni irripetibili. Un piccolo gruppo di lavoro comincerà a trovarsi dopo il 2 luglio.
Approfitto per un nuovo spot a favore del pomeriggio di sabato 4 luglio con Alberto Tridente e Paola Lenarduzzi sulle fiabe e sulle verità della vita che esse raccontano.
Cordialità a tutti da Mario
c'erano anche i pasticcini di assunta per festeggiare lonomastico di giovanni.
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