Abbiamo anche voluto rifiutare la protezione di firme collettive: esse finiscono per nascondere le comodità dell'anonimato e forme di delega non scritta a presunti intellettuali arruolati nel ruolo di segretari-ombra. Anche attraverso il blog abbiamo sollevato curiosità e interesse. In qualche caso abbiamo suscitato partecipazioni più attive, Movimento no, è una parola grossa. In qualche caso i nostri interlocutori ci hanno risposto. In altri casi proprio per niente.
sabato 26 settembre 2009
Siete tutti ben accetti
Abbiamo anche voluto rifiutare la protezione di firme collettive: esse finiscono per nascondere le comodità dell'anonimato e forme di delega non scritta a presunti intellettuali arruolati nel ruolo di segretari-ombra. Anche attraverso il blog abbiamo sollevato curiosità e interesse. In qualche caso abbiamo suscitato partecipazioni più attive, Movimento no, è una parola grossa. In qualche caso i nostri interlocutori ci hanno risposto. In altri casi proprio per niente.
venerdì 25 settembre 2009
Si entra senza bussare
Mercoledì 23 settembre alle ore 21 all’angolo di via Roma 11 si sono incontrati Arneis di Nunzio, Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Giancarlo Bergia, Roberto Cerchio, Crostata di Giovanna, Mario Dellacqua, Diego Goitre, Raffaele Latiana, Fernanda Mazzoni, Giuseppe Migliore, Tullio Paganin, Lidia Pautasso, Rosato della Sesia, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.
Prendo un bisturi e faccio il verbale. Appena arrivati, abbiamo revisionato le sequenze cinematografiche da inserire nella serata dedicata ad Annibale. I cartoncini sono arrivati nella serata del giovedì e una prima batteria è stata imbustata e avviata alla distribuzione. Chi vuole partecipare alla diffusione dell’invito è benvenuto e ci aiuta a fare presto e bene.
lunedì 21 settembre 2009
Chiesa di Sant’Anna e dintorni – parte seconda
Il PEC di via Beinasco-via Torino, che tanta polemica ha scatenato nel Consiglio Comunale dello scorso 10 settembre, è lo strumento attraverso il quale l’amministrazione comunale acquisirà l’immobile e il terreno della Chiesa di Sant’Anna in via Santarosa, nonché un’area su via Beinasco per realizzare con i Piani di Zona del CISA una ventina di minialloggi da destinare agli anziani.
sabato 19 settembre 2009
CHIESA DI SANT'ANNA E DINTORNI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Chiedo ospitalità perché ho l’impressione che anche questa volta il mio giornalaio, a questo punto non più tanto di fiducia, non l’abbia raccontata bene e tutta, forse per distrazione o forse perché…
Premetto che cerco quotidianamente notizie sul vostro blog e ne apprezzo lo spirito e l’impegno, riconoscendo grande capacità e competenza; c’è davvero da imparare. Voglio pensare sia lo stile del gruppo. Tanta effervescenza è un po’ come la frescura di questa notte dopo un lungo periodo di afa soffocante.
mercoledì 16 settembre 2009
9 ottobre: una serata per Annibale
Alle ore 21 all’angolo non ottuso di via Roma 11 erano presenti Giovanna Baffa, Jacopo Baffa, Domenico Bastino, Roberto Cerchio, Diego Goitre, Mario Dellacqua, Fernanda Mazzoni, Tullio Paganin, Gianluigi Saccione, Mario Vruna.
mercoledì 9 settembre 2009
SINDACO DI NONE E BIOMASSE: LA FAUTRICE FRAINTESA
“Non ho mai detto di essere assolutamente favorevole a questo tipo di progetto: ho solo posto l’accento sul fatto che, parametri tecnici alla mano, l’impianto appare ecocompatibile. Inoltre, l’approccio tenuto durante la Conferenza dei Servizi che si è svolta a inizio giugno, a cui risultavano convocati ma non presenti anche le autorità dei Comuni confinanti di Airasca e Volvera, dal nostro rappresentante, l’architetto Eros Primo, è stato di natura prudente: tale era la linea concordata poiché siamo consapevoli di come occorra capire tutte le problematiche e le relative opportunità conseguenti a questo disegno”.
“Da parte nostra, se la convenzione, o meglio la bozza di convenzione, arriva dopodomani, la si porta in commissione urbanistica anche ad agosto, ma bisogna che ci sia tutto, questo non dipende da noi”.
martedì 8 settembre 2009
Cortese e imprecisioni
Abbiamo cominciato aprendo la bottiglia di Giovanni per brindare alla positiva conclusione della sua attività lavorativa, grazie ad un difficile accordo sindacale al termine di una crisi aziendale che lo aveva angustiato non poco. Gli auguriamo riposo, serenità, impegno creativo e violoncello.
domenica 6 settembre 2009
Richiesta di audizione sulla centrale a biomassa
Alla Presidente della II Commissione “Sviluppo sostenibile e pianificazione ambientale”
della Provincia di Torino
Angela Massaglia
All’Assessore all’Ambiente
della Provincia di Torino
Roberto Ronco
Al Sindaco di None
Maria Luisa Simeone
Oggetto: centrale di cogenerazione alimentata a biomassa legnosa a None. Dichiarazione di interesse e richiesta di audizione.
Abbiamo appreso da un’intervista rilasciata dal Sindaco di None (cfr. F. RABBIA, Impianto a biomasse nell’ex area Fiat? “L’Eco del Chisone”, 29 luglio 2009) dell’intenzione dell’amministrazione comunale favorevole all’insediamento sul territorio comunale di una centrale a biomasse legnose per cogenerazione e teleriscaldamento della potenza di 16.65 MW.
La medesima fonte giornalistica ci permetteva di apprendere che il giorno 11 giugno si è svolta una Conferenza dei Servizi alla quale avrebbero preso parte “anche i rappresentanti dei Comuni confinanti di Volvera ed Airasca”.
La circostanza ci è apparsa subito singolare, dal momento che il giorno 11 giugno erano ancora in corso le operazioni di spoglio delle schede per le elezioni amministrative e dal momento che il Sindaco uscente come quello rientrante non avevano illustrato ai cittadini nei loro programmi elettorali alcun orientamento favorevole all’installazione di un impianto di tale rilevanza per la comunità locale.
Non ci paiono sufficienti le rassicurazioni fornite dal Sindaco che, nella medesima intervista, ha parlato di “poco più di una caldaia che alimenta un condominio” e dunque di un intervento “la cui natura appare assolutamente ecocompatibile”.
Siamo con la presente, non a contestare la sicurezza del Sindaco, ma a esprimere il desiderio di poterla condividere, qualora emergessero elementi sufficienti a suffragarla. Chiediamo pertanto di essere consultati durante il processo che accompagna la formazione delle decisioni, la raccolta delle rilevazioni, l’esito dei monitoraggi, la ponderazione dei benefici, dei costi e dei rischi ambientali che l’intervento comporta.
Avanziamo tale sollecitazione confortati dal comma 1, art. 3 del Decreto Legislativo 195/2005, che vincola l’autorità pubblica a rendere “disponibile l’informazione ambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dichiarare il proprio interesse”.
Siamo inoltre persuasi che la partecipazione della cittadinanza alle decisioni relative alla politica energetica e ambientale, con la facoltà di intervenire in fase preliminare, quando tutte le alternative sono praticabili (dimensionamento degli impianti più rispettosi per l’ambiente, calcolo dei fabbisogni reali dell’utenza locale e dell’economicità dell’opera) corrisponda all’interesse comune di pervenire alla maturazione di decisioni concordate e supportate da un’informazione adeguata e il più possibile ampia.
A tal fine ci dichiariamo pubblico interessato e chiediamo di essere ascoltati dalla vostra Commissione, di essere interpellati in caso di nuova convocazione della Conferenza dei Servizi e di essere informati in tempo utile circa l’avanzamento delle procedure, con facoltà di presentare le nostre osservazioni nel pieno rispetto della normativa vigente e dei diritti di informazione che la legge ci riconosce.
Salutiamo cordialmente.
Prime sottoscrizioni: Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Massimiliano Franco, Giovanni Garabello, Diego Goitre, Gabriella Marotta, Fernanda Mazzoni, Cinzia Musso, Claudio Pezzoli, Gabriella Riva, Gianluigi Saccione, Nunzio Sorrentino.
giovedì 3 settembre 2009
Richiesta documentazione centrale a biomassa
None 02 Settembre 2009
Oggetto: Centrale di cogenerazione alimentata a biomassa legnosa
Il sottoscritto Giovanni Garabello, residente in None, chiede a nome del gruppo “NONUNOMANOI” con sede in None,Via Roma 11, di avere in forma cartacea una copia della seguente documentazione:
Tutte le deliberazioni della Giunta e del Consiglio Comunale adottate in merito al D.G.R. n. 55-4877 del 11/12/2006 Bando Regionale “ Programmi Territoriali Integrati ” (PTI).
Tutte le deliberazioni della Giunta e del Consiglio Comunale riguardanti la realizzazione di una centrale di cogenerazione per energia e teleriscaldamento sul territorio di None.
Copia del relativo progetto .
Copia del verbale della riunione della conferenza dei servizi dell’ 11 giugno 2009 relativa all’autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 387/2003 della centrale in oggetto.
Con l’occasione si porgono distinti saluti.
Giovanni Garabello
UN INCONTRO SULL’IMPIANTO A BIOMASSE
Martedì 1 settembre alle ore 21 all’angolo non ottuso di via Roma 11 erano presenti Giuseppe Astore, Jacopo Baffa, Giovanna Baffa, Domenico Bastino, Massimo Bonifazio, Roberto Cerchio, Gregorio Codispoti, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Diego Goitre, Mario Somà, Nunzio Sorrentino, Andrea Testa, Mario Vruna. Era presente anche un amico di Mario Somà di cui non ricordo il nome e me ne scuso.
Faccio il verbale con il tridente, inforcando i miei appunti un po’ disordinatamente e nella speranza che questo esercizio aiuti tutti noi ad acquisire maggiore chiarezza in una materia che ci sorprende impreparati e che si può studiare per una vita.
Il fatto è che siamo troppo diffidenti. Abbiamo ragione ad essere diffidenti, a chiedere informazioni controllabili e documentate, ma sentiamo di non dover assumere posizioni verbose e preconcette. Perciò abbiamo invitato Mario Somà, del circolo tematico pinerolese “etica, energia e ambiente” dell’Italia dei Valori a fornirci i primi rudimenti.
In Italia, ci ha detto Somà, ci sono solo sette o otto centrali di così grandi dimensioni. Il rendimento elettrico dell'impianto proposto è (secondo le dichiarazioni dei richiedenti) del 21% (ventuno per cento).
Il recupero termico per ottenere detto rendimento elettrico è praticamente inesistente. Lo stato di avanzamento dell'arte consente di raggiungere rendimenti "elettrici" di oltre il 30 % (trenta per cento) più un recupero termico del 40/50%, con un utilizzo del potere calorifico della legna pari al 70/80 %. Di conseguenza, autorizzando un impianto come quello in questione si legittima lo spreco di una quantità enorme di combustibile nazionale che andrebbe invece tutelato da chi ci governa. In altri termini, occorre troppa legna per produrre la quantità di energia che ci serve: tutto il resto è disperso.
A questo punto ci siamo chiesti qual è la convenienza dell’impresa costruttrice. L’impresa ricava i suoi profitti dalle alte tariffe che una legge paga a chi produce energia bruciando legna (CIPS6). La legislazione italiana sguarnisce l’ambiente da ogni tutela e permette che anche i CDR (combustibili da rifiuti) siano assimilabili alle biomasse. In questo modo è sempre più alto il rischio che questi impianti brucino di tutto senza controlli e garanzie. Se le dimensioni dell’impianto sono più ridotte, i controlli sono più efficaci. E questo impianto non è grande come quello di Airasca (circa 45 milioni di chilocalorie), ma è progettato per 14 milioni di chilocalorie: un po’ difficile sostenere, come ha fatto il sindaco, che si tratta di poco più di “una caldaia”.
Così come non appare credibile sostenere che il cippato (cioè il legname sminuzzato in frammenti) sarà di 47 mila tonnellate l’anno: in realtà, compresa l’essicazione, si arriverà a circa 130mila. “Nel verbale della conferenza dei servizi – spiega Somà - sono indicati i dati dell’impianto di essicazione. Secondo quanto indicato, l’impianto di essicazione dovrebbe trattare (essiccare) complessivamente circa 8-9 tonnellate all’ora di cippato. Quindi, moltiplicando 8-9 tonn. di cippato per 8.000 ore di funzionamento dell’impianto noi avremo 72.000 tonnellate circa di legna che dovra’ arrivare all’impianto, oltre alle 47.000-50.000 necessarie al funzionamento della caldaia (ed è chiarito che alla caldaia verrà inviato cippato tal quale e quindi non essiccato). Quindi, se la caldaia per il suo funzionamento necessita di 47-50.000 tonn. annue e ne essicca 8-9 all’ora si deduce (ovvero si calcola) che per stare nei parametri del recupero termico (orario) indicato occorre approvvigionare le ulteriori 70.000 tonn. annue (circa) che vanno aggiunte a quelle necessarie al funzionamento della caldaia. Permane comunque l’interrogativo di come tecnicamente sia possibile il recupero termico con questa tecnologia indicata. Vorrei che ce lo chiarissero, perché in base alle informazioni di cui dispongo, la cosa non è così semplice. Secondo me il calore per utenze termiche (per rispettare il pur misero rendimento elettrico del 21%) se si vuole utilizzare calore per una efficace essicazione, deve essere prodotto praticamente a parte del ciclo di produzione dell’energia elettrica”.
Non si tratta di contestare la localizzazione dell’impianto: se se ne deve fare uno, quell’area industriale è la più indicata. Piuttosto, bisogna chiedersi quali sono i benefici per la collettività locale: se anche non inquinasse, tanta mobilitazione di risorse non porterebbe vantaggi alla collettività locale, perché i costi della rete, secondo una stima degli stessi manager Benarco, arrivano a 700-800mila euro al km. Se si vuole risparmiare energia, costerebbe meno il ricorso al fotovoltaico. Senza contare che “lo scavo - come ha detto l’arch. Primo alla Conferenza dei Servizi - distruggerà mezzo paese”. Inoltre non è ancora ragionevolmente stato conteggiato il traffico aggiuntivo di mezzi pesanti che investirà la viabilità del concentrico quando la centrale potrà lavorare a pieno regime.
E’ sembrata unanime tra i presenti la disapprovazione della facilità con la quale il Sindaco ha caldeggiato l’insediamento e a tutt’oggi ancora nessuna risposta è pervenuta ai quesiti che pubblicamente abbiamo formulato. Questa amministrazione si è dotata di due addetti alla comunicazione e di due addetti all’innovazione tecnologica. Scrive di voler promuovere “la democrazia delle scelte” con “l’uso delle tecnologie informatiche e di trasmissione streaming”. Parla di fibre ottiche per “garantire la connettività ai cittadini”. Però si è dimenticata di inserire nel programma il minimo cenno a questa iniziativa di cui non poteva non essere al corrente, visto che la Conferenza dei Servizi risale all’11 giugno, è durata poco più di un’ora e non ha visto la partecipazione dei Comuni di Airasca e Volvera, nonostante fossero invitati. La popolazione deve essere investita, non tranquillizzata con una frettolosa intervista al settimanale pinerolese.
Abbiamo perciò concordato di chiedere un’audizione alla competente commissione della Provincia e di chiedere all’amministrazione comunale tutta la produzione deliberativa sulla materia. Poi vedremo se per coinvolgere la popolazione sarà più utile un Consiglio comunale aperto o un’assemblea pubblica. Per noi qualsiasi occasione va bene, anche l’appello dell’associazione ecologista per la sostenibilità.
Cordialità a tutti.
Mario Dellacqua
P.S. Mi scuso per mancanze o approssimazioni: esse derivano da ignoranza e non da cattiva volontà. Invito anzi ad usarle per inviare le necessarie correzioni e per cercare un progresso collettivo della nostra preparazione.