martedì 22 dicembre 2009

DALLE PARTI DELL’ANGOLO NON OTTUSO DI VIA ROMA 11…

si incrociano persone e attività di tanti tipi.
Mentre ci scambiamo i tradizionali auguri per le feste natalizie, viene spontaneo tentare un bilancio, rischiare una prospettiva, rinnovare la felicità di un impegno libero senza dogmi, papi e frontiere.


La Fondazione “Orso”

La Fondazione “Orso” ha avviato la sua attività ad aprile 2009, un anno dopo la scomparsa di Bruno Redoglia, detto Orso, un operaio elettricista dell’Indesit che amava definirsi apprendista comunista e che ha lasciato tutti i suoi beni per opere di solidarietà sociale. Per ora, la Fondazione che prende il suo nome gestisce, all’angolo non ottuso di via Roma 11 a None, una scuola di italiano per stranieri diretta da Domenico Bastino, insegnante volontario già impegnato in corsi di alfabetizzazione per extracomunitari nella scuola pubblica. Nel 2009 si sono svolte 29 lezioni.


La Fondazione ha finora distribuito a lavoratori in difficoltà per la perdita del posto di lavoro la somma complessiva di 500 euro che i lavoratori stessi si impegnano a restituire gradualmente non appena le loro condizioni economiche miglioreranno. Ciò permetterà al “Fondo di solidarietà” istituito di rinnovarsi e di intervenire in aiuto di altre famiglie e in altre direzioni di volta in volta individuate. L’importante è cambiare una porzione del mondo che ci circonda favorendo la diffusione quotidiana del mutuo soccorso, dell’istruzione popolare, della presenza sindacale, della cooperazione con i popoli oppressi dalla fame e dalla guerra, dell’incontro con i migranti, con le persone sole, timide, ribelli e socievoli di ogni etnia, mestiere e fede religiosa.


Sono allo studio stage formativi presso l’artigianato locale di giovani in difficoltà interessati ad imparare il mestiere di elettricista, falegname, idraulico, carpentiere. Altri suggerimenti saranno ben accolti e volentieri esaminati con la dovuta attenzione.

La Fondazione “Orso” ha poi destinato 380 euro per sostenere “Il Manifesto”. Inoltre, 200 euro sono stati prelevati per l’acquisto di una stampante e di altre attrezzature informatiche, mentre la stufa e il televisore sono stati acquistati grazie ai contributi raccolti fra gli amici dell’angolo. Le bottiglie capitano da sole insieme a salami, torte, thè e biscotti. 

19 anni di solidarieta’ con la FESTAINROSSO a NONE

Adozioni palestinesi £.4.800.000
Progetto Cernobyl £.300.000.
Progetto Celic (Bosnia) £.360.000
Lavoratori Cascami-Seta di Pomaretto £.1.000.000
Auser di None £. 2.000.000 e 6.100 euro
Medici Senza Frontiere 2050 euro
Famiglie di alluvionati nonesi 300 euro
Mehlab (Eritrea) 8.600 euro
CAT “Rinascita” di None 100 euro
Museo Cervi di Gattatico 100 euro
CSI None 600 euro
Associazione Italia-Cuba 100 euro
Associazione africana AMREF 550 euro
Totale in euro 23.150

La consigliera di Rifondazione Teresa Vigliotta ha versato alle casse del Circolo rifondarolo nonese la somma complessiva di 2100 euro, percepiti nel quinquennio 2004-2009 durante il suo mandato di rappresentante dell’Amministrazione comunale di None in seno al CISA 12.

All’angolo non ottuso…

…si incontrano gruppi di acquisto equosolidale, il comitato organizzatore della Festainrosso, i rifondaroli, il gruppo Nonunomanoi, il gruppo promotore della petizione contro la centrale a biomasse.

Annibale Mazzoni, Peppino Impastato, Enrico Berlinguer e Bruno Trentin sono stati al centro di serate che, dopo il video, hanno favorito qualche osservazione retrospettiva e qualche suggestione per orientare il futuro. La prossima personalità sarà Guido Rossa, l’operaio comunista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1979. In preparazione anche un convegno sulla figura di don Primo Mazzolari.

Si sono incontrate le fiabe di Paola Lenarduzzi e Alberto Tridente, la pensione di Giovanna, gli esercizi di grammatica dell’economia e dell’ecologia con letture sui secoli contati del capitalismo, comitive a teatro con Paolo Rossi o di ritorno (in collaborazione con l’Auser e “Il Mondo di None”) dal trenino rosso del Bernina, da Vienna o dal Museo dei fratelli Cervi a Gattatico di Reggio Emilia. In tutto 80 incontri con circa 700 passaggi. Si possono leggere “Il manifesto”, “Liberazione”, “Avvenire”, “Famiglia cristiana”, “Internazionale” e l’inglese “Time”.

Per il 2010 ci auguriamo altre idee, altre costruzioni, altri incroci.


Aggiornato al 22 dicembre 2009






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