mercoledì 21 luglio 2010

MEGLIO SPENDERE PER LA SALUTE CHE PER GLI ESERCITI

L’onorevole La Russa ha depositato in Parlamento la richiesta di acquistare 131 caccia bombardieri F35 equivalenti a una spesa di 13 –15 miliardi di euro.
Gli F35 sono aerei progettati per colpire fulmineamente gli obiettivi avversari, quindi né armi da difesa né strumenti per le missioni di pace; essi vengono costruiti unicamente negli Stati Uniti e soltanto assemblati (quelli acquistati da Italia e Olanda) presso la provincia di Novara, senza alcuna significativa spinta occupazionale. 
Un solo cacciabombardiere costa come 300 asili nido o come l’indennità annuale di disoccupazione per 15 mila precari.

La messa in sicurezza di 1.000 scuole comporta un costo di 3 miliardi di euro relativi a 380.000 studenti.
Il fondo nazionale per le politiche sociali nell’anno 2008 ammontava (prima delle riduzioni del 2009 e del 2010) a 828 milioni di euro. Il fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione a 206 milioni di euro. Il piano straordinario per i servizi socio educativi per la prima infanzia a 206 milioni di euro. 
Il fondo nazionale per le non autosufficienze a 400 milioni di euro. Il fondo sanitario nazionale assegnato alla Regione Piemonte (esclusi i fondi finalizzati) a 7.885.980 euro.

La necessità di contenere la spesa, indicata nel patto per la salute e nel patto di stabilità così come nella manovra economico-finanziaria del Ministro Tremonti, troverebbe ristoro da una scelta orientata socialmente piuttosto che dal proseguimento di politiche militari. 
I leghisti sostenitori del crocefisso nelle scuole si troverebbero in piena sintonia con la Diocesi di Novara, che ha preso posizione contro l’acquisto dei caccia bombardieri, il cui assemblaggio dovrebbe avvenire a Cameri.

La consigliera regionale della Federazione della Sinistra, ELEONORA ARTESIO, ha pertanto proposto in un'interrogazione al Presidente della Giunta Regionale Cota di richiedere al Governo Italiano la rinuncia al programma pluriennale di acquisti, al fine di dirottare lo stanziamento pluriennale di 15 miliardi di euro a tutela della salute e della sicurezza sociale dei cittadini.
Torino, 8 luglio 2010

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