Verbale di mercoledì 1 settembre 2010
Erano presenti all'angolo di via Roma Giuseppe Astore, Giovanna Baffa, Domenico Bastino, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.
Che cosa prepara la lettera inviata dal funzionario della Provincia Pavone per comunicare al Comune che non ci sono le condizioni per concedere l'autorizzazione all'insediamento (della centrale a biomasse - NdR)? Tutti speriamo che sia l'avvio di un iter destinato a concludersi con un NO ufficiale della Provincia. In caso, invece, di rinvio alla Conferenza Unificata presso la Regione, occorrerà presentarsi a quella sede con un equipaggiamento di proposte in grado di praticare il terreno della mediazione che verrebbe imposto senza rinunciare alla difesa coerente del territorio.
Circolano frattanto voci di incontri bilaterali e trilaterali fra Comune di None, Provincia e Benarco. Che cosa devono aggiungere a quello che è già stato detto in tutte le salse se ora è la Provincia a doversi assumere la responsabilità di decidere?
E poi si è discusso delle prospettive del gruppo. Secondo alcuni non è né carne né pesce perchè non ha ancora espresso i suoi intendimenti e i suoi programmi, ma si è limitato al discontinuo commento critico delle decisioni prese dall'Amministrazione comunale. Se dovesse esaurirsi la questione della centrale a biomasse (come tutti ci auguriamo per altro), si troverebbe privo di un progetto di lavoro. Secondo altri, anche se frammentaria, l'opera di pungolo è stata utile a spezzare la monotonia piatta di un paesaggio che vede la minoranza come minimo disorientata, il Pd ridotto a comitato elettorale che ha cessato le sue attività pronto a riprenderle ove se ne presentasse l'urgenza. Altri ancora fanno notare che il calo di interesse e partecipazione è dovuto a stanchezza, impegni personali o contrazione fisiologica dell'entusiasmo iniziale. Ma c'è chi obietta che questo calo di interesse e questa stanchezza non c'era a ridosso delle elezioni comunali e che non ci possiamo adattare al piccolo cabotaggio per improvvisare una lista sei mesi prima della scadenza del mandato.
Io penso che ogni apporto va sempre apprezzato e incoraggiato, i tempi di crescita e le disponibilità di ciascuno vanno rispettati, i programmi troppi ambiziosi e il sogno dei grandi numeri vanno evitati per non incorrere in brucianti frustrazioni. Facciamo programmi alla portata delle nostre forze. Se il panorama democratico non è una palude piatta su tutta la linea è perchè (nonunomanoi, comitato ambiente o fondazione orso) noi proviamo a movimentarlo. La scuola per stranieri, i gruppi di acquisto, Mazzolari, Trentin, Berlinguer, 25 aprile, il concerto per la croce verde, il referendum per l'acqua, la festainrosso, il blog sono alcuni esempi che dimostrano che non partiamo da zero e li possiamo prendere come punto di partenza.
D'altra parte, ricordiamo che prima, durante e dopo le elezioni, ci siamo detto e ripetuto che il nostro gruppo ha senso se promuove un'attività politico-sociale continuativa. A suo tempo, chi vorrà potrà discutere le forme della sua disponibilità a candidarsi, ma almeno avrà alle spalle un retroterra di preparazione politica, un'esperienza e un impegno personali, un bagaglio di risultati e saprà che cosa dire a chi gli chiederà: ma dove eri prima di chiedermi il voto? Se non saprà rispondere, invece, farà giustamente la fine di tutti gli altri.
La discussione ha dunque messo a fuoco alcune possibili iniziative. Alcune sono realizzabili a breve, altre vanno approfondite:
INTEGRAZIONE DEGLI STRANIERI: la scuola al secondo anno è un primo passo da irrobustire, ma lo sbocco è un'inchiesta che ce li faccia conoscere e che li faccia parlare, togliendoli dall'anonimato in cui sono sommersi. Lo sbocco politico è la richiesta del diritto di voto amministrativo per loro. Un'occasione per parlare di legalità e umanità.
INCHIESTA SUGLI IMPIANTI SPORTIVI: è imminente la scadenza della convenzione che affidava al Csi la gestione di palestra e campo sportivo. I problemi economici sono molti, ma None è attualmente sprovvista di una squadra di calcio: una specie di scandalo dopo anni in cui erano i ragazzi degli altri paesi a trovare accoglienza presso le nostre società ora praticamente disciolte. Sono stati compiuti degli errori, il Comune non poteva fare diversamente e la stanchezza di molti animatori delle società sportive ha preso la forma dell'incomprensione e del dissidio. Vogliamo provare a risalire la china e a fare appello per l'emersione di una nuova equipe di genitori interessati, responsabili, volenterosi e con la testa sulle spalle?
UN'ALTRA ECONOMIA E' POSSIBILE, GIOVANI E PARTECIPAZIONE POLITICA, EMERGENZA DEMOCRATICA: Si tratta di organizzare serate o sabati pomeriggio in cui invitare economisti ( uscirà in ottobre un testo redatto da trenta economisti vicini a “Sbilanciamoci”) e autori locali di libri su giovani e politica come il vinovese Fabio Ciravegna. Bisognerebbe organizzare un grande e unitario meting locale che spieghi perchè il governo Berlusconi va combattuto, ma non con battute e neppure slogan, ma argomenti ben documentati.
MAZZOLARI DON MILANI . La Fondazione Orso curerà la pubblicazione degli atti dei due convegni: un'occasione per rilanciare l'interesse e per offrire occasioni di formazione politica.
FATE ATTENZIONE CHE UN PO' HO SCRITTO QUEL CHE MI RICORDO, UN PO' HO SCRITTO QUEL CHE MI INTERESSAVA.
Mario Dellacqua
Nell'elenco non compare il fondo di solidarietà con i lavoratori della Streglio e l'Arneis. Inoltre il vinovese è Jacopo e non Fabio Ciravegna.
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