Martedi 14 settembre erano presenti all'angolo di via Roma Dèsirèe e Giovanna Baffa, Mario Dellacqua, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa e Mario Vruna.
Mercoledì 15 c'erano Giuseppe Astore, Roberto Cerchio, Mario dellacqua, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Mario Vruna. Tento un'unica sintesi, trattandosi di discussioni e decisioni intrecciate.
CENTRALE A BIOMASSE: L'articolo dell'Eco del Chisone non aggiunge alcuna novità e non lascia trasparire alcun orientamento dell'assessore provinciale a favore o contro. La sua dichiarazione sulla disponibilità iniziale dell'amministrazione precedente finisce per mettere in cattiva luce il Sindaco e ciò non ci giova. Contatti con la Giunta comunale ci permettono di sapere che sono avvenuti incontri con la Benarco, da cui sarebbe scaturita la conferma delle rispettive posizioni. L'ipotesi di un ridimensionamento dell'impianto obbligherebbe alla riapertura dell'iter autorizzativo e non è accettabile che la rinuncia al teleriscaldamento possa configurarsi come una correzione marginale: essa snaturerebbe la precedente progettazione e lascerebbe immutati le obiezioni del Comitato sull'equilibrio economico, energetico e ambientale dell'impianto. Non possiamo fare nulla per influire sulla provincia che avrebbe già dovuto da tempo esprimere un no netto.
GIOVANI ED IMPEGNO POLITICO: la data indicata per ora è l'otto ottobre. Siamo alla ricerca di qualificati partecipanti ai quali chiedere di fornire la loro testimonianza sul retroterra famigliare, sociale, lavorativo e culturale di incontri letture ed esperienze che hanno determinato la scelta dell'impegno. In corso la preparazione del manifesto. Si nota la crescita di interesse attorno alle tematiche dell'altra economia. Mercoledì sera i partecipanti se ne sono andati oltre la mezzanotte per confrontare diversi punti di vista sulla decrescita: per alcuni è la frontiera da attraversare verso un modello di sviluppo che superi il capitalismo e l'illusione di una crescita illimitata. Per altri la nozione della decrescita non può essere proposta come prospettiva del futuro dei paesi in via di sviluppo che premono con impetuosa industrializzazione per uscire da una condizione di millenaria inferiorità. Non è a loro che possiamo chiedere di fermarsi proprio ora che essi si muovono verso una maggiore autonomia economica e produttiva. Il protocollo di Kyoto non viene respinto solo dagli Usa che non vogliono mollare, ma anche dai cinesi che non accettano di tornare nei ranghi della marginalità. E' stata una discussione incandescente interrotta provvisoriamente dall'ora tarda, ma dalla constatazione che di questo problemi dovremo tornare a discutere senza slogan e battute.
Mi auguro che i prossimi incontri permettano a tutti di esprimersi, per esempio parlando uno alla volta e non interrompendo chi l'ha presa ma permettendo a ciascuno di completare l'espressione del proprio pensiero.
Ciao a tutti e aggiungete se vi viene in mente qualcosa.
P.S. Roberto Cerchio ha pensato che forse conviene allargare l'area degli interlocutori sull'impegno giovanile anche a chi ha scelto il volontariato e non direttamente la militanza politica.
Forse converrebbe cambiare il titolo sostituendo la parola "politico" con "sociale".
RispondiEliminaPer non confondere politico con partitico,
termine ormai depauperato dai mestieranti della politica;
per essere veramente non condizionati da necessità di "apparenza" o opportunismo strategico in una prospettiva autentica di
"Solidarietà e Progresso"
Giovanni Garabello
Proporrei questo titolo per la serata: Giovani ed impegno: retroterra e avamposti tra speranze e indifferenza. Suggerite arricchimenti e modifiche Mario Dellacqua
RispondiEliminaè un titolo un po' complesso... ma suggestivo.
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