Se l'Eco non pubblica peggio per lui. Noi i pezzi validi non ce li lasciamo scappare. Diego
"Caro Direttore,
l'attuale presidente del consiglio non si deve dimettere perchè travolto da uno scandalo sessuale.
Deve andarsene perchè si è dimostrato incapace di guidare il Paese verso una condizione migliore (o anche solo non peggiore) di quella in cui l'aveva trovato.
Il governo da lui presieduto non è stato capace di investire sulla Scuola, sull'Università e sulla Ricerca partorendo una cosiddetta "riforma" avente come unico obiettivo quello di risparmiare quattrini.
Le mere esigenze di cassa sono state soddisfatte anche in tutti gli altri settori con tagli "lineari", come vengono definiti, indicativi dell'assoluta incapacità di fare delle scelte ed assumersene la responsabilità.
Non c'è traccia di una politica industriale in grado di incentivare investimenti strategici per il futuro.
Nell'ambito della sanità si tira a campare senza offrire ad operatori ed assistiti prospettive di miglioramento.
Non ci si è fatti carico del sistema della giustizia, con la sua cronica mancanza di risorse e le conseguenti inaccettabili lungaggini, badando piuttosto a difendersi da esso per motivi personali, abusando del proprio potere.
Si è appaltata alla Lega l'iniziativa federalista con il rischio di vedere nascere un sistema delle autonomie già vecchio perchè depauperato da ogni idealità e innervato da un approccio a dir poco meschino al governo del territorio.
Ed infine, quale ciliegina sulla torta, eccoci al fianco di dittatori come Moubarak, Gheddafi e Ben Ali in spregio delle legittime aspirazioni alla libertà dei popoli del nord-africa.
Ma che cosa ci sta succedendo?
Roberto Cerchio"
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