martedì 31 maggio 2011

DAL CONVEGNO DI VINOVO ALLA MARCIA DEI NONESI DEL 10 GIUGNO

Ho seguito via internet il convegno sulle biomasse tenuto a Vinovo il 26 marzo scorso. L'argomento più attuale è la possibilità di misurare la qualità della nostra aria. Un dato di partenza per capire se l'installazione di un "ecomostro" come la centrale proposta dalla Benarco, possa in qualche modo influire sui livelli d'inquinanti presenti in atmosfera. La preccupazione del Sindaco sembra essere stata non cosa misurare ma quanto costa misurare. Il sito dell'Arpa, dopo una registrazione a carattere statistico, mette a disposizione un tariffario delle prestazioni che potrebbe essere indicativo.
Ma l'importante rimane che cosa misurare...e qui il lavoro di tecnici, e medici è  sicuramente il più qualificato. Relazioni e rapporti non mancano di certo, ed internet ci aiuta. Fra le prime relazioni che ho seguito è stata proprio la serata informativa trasmessa su internet. Molto interessante, anche se spesso i riferimenti dei relatori sono collocabili ad azioni o bibliografia datata di qualche anno. Questo mi scoraggia perchè vuol dire che si continua a combattere contro un male noto e conosciuto, che riesce però a riprodursi grazie alla spinta dell'interesse economico di pochi. Ricordo in particolare l'invito alla parte politica fatto da Luciana La Prova che mi è sembrato chiaro: che cosa si può fare per fermare l'installazione di queste centrali medioevali?
Non mi è  molto chiaro perche il "nostro" sindaco abbia lasciato l'incontro abbastanza presto, dopo un intervento "a braccio" che cercava di costruire una metafora tra la vita sulla terra e un viaggio su un'astronave. Il problema di base è che le astronavi servono per lasciare la terra in cerca di altri spazi. Qui invece c'è bisogno di gente con i piedi per terra che pensi alla terra. Persone che spero d'incontrare venerdì prossimo 10 giugno alla marcia dei nonesi contro l'impianto Benarco autorizzato dalla Provincia. Non si può usare lo slogan: "cosa lasceremo ai nostri figli?". La minaccia di un investimento sbagliato si riprecuote su un futuro a breve scadenza. La mia non è un'affermazione riconducibile al "non lo voglio nel mio giardino". Non voglio pagare vecchia tecnologia con soldi buoni di oggi. Esistono alternative....ma sono state spiegate alla serata informativa durante l'assenza del sindaco.
Marco Javarone

lunedì 30 maggio 2011

l'anpi c'è. anche a None

Sabato 28 maggio 2011, alla presenza del vicepresidente provinciale Ezio Montalenti, è nata la sezione di None dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI).
Dopo un iniziale e sentito momento di confronto l'assemblea degli iscritti (36 per il momento) ha eletto il comitato di sezione (Secondo Armand, Massimo Bonifazio, Roberto Cerchio, Rossella Chiappero, Domenico Demuro, Massimiliano Franco, Diego Goitre) e il consiglio dei revisori dei conti (Mirella Franco, Nunzio Sorrentino, Teresa Vigliotta) come previsto dallo statuto dell'associazione.
Ha inoltre deciso di intitolare la sezione a Michele Ghio, quale principale e non dimenticato esponente locale del movimento resistenziale.
Obiettivo minimo: coltivare quella memoria che, lungi dall'essere innocua, sa anche disturbare e nuocere gravemente ai potenti di turno.
Roberto Cerchio

giovedì 26 maggio 2011

Mercoledì  25 maggio alle ore 21 Domenico Bastino, Carla Benotti, Giuliano Carletti, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Dolce di Valeria, Ignazio Drago, Giovanni Garabello, Enzo Garrone, Valeria Perelli, Nunzio Sorrentino, Spumante di Paolo, Mario Vruna si sono incontrati all'angolo di via Roma 11.

 Dove si è  stabilito di presenziare con un gazebo alla manifestazione “None in fiore” per informare la cittadinanza della marcia. Dove di fronte all'offerta di ben cinque diversi tipi di maglietta con un messaggio contrario alla centrale si è deciso che ognuno può rivolgersi all'impresa che vuole per realizzarle.

 Dove per garantire una partecipazione libera di tutte le voci contrarie alla centrale si è deciso di convocare le associazioni aderenti mercoledì  prossimo primo giugno per stabilire di comune accordo come organizzare gli interventi musicali, le eventuali animazioni teatrali, i discorsi.

 Dove per un po' si è discusso quanto costa un impianto di tanti megawat, se prendere le luci, chiedere le autorizzazioni, concordare il percorso, dove prendere la corrente e spazzare la piazza se resta troppo sporca.

 Dove si è deciso di stampare nel prossimo manifesto in uscita (il primo è già in circolazione) l'elenco di tutti i soggetti aderenti.

 Dove Enzo Garrone ha detto che la scorsa volta era venuto senza alcuna intenzione polemica e invece si è trovato un verbale con una lunga polemica sulla differenza fra aderire e partecipare.

 Dove con l'aiuto del Garzanti si è accertato che aderire vuol dire farsi sostenitore e partecipare vuol dire prendere parte: Solidarietà e progresso sostiene e prende parte. 

 Dove si è obiettato che il comitato è un po' monotematico perchè si occupa solo di biomasse mentre se vuole difendere territorio e buone scelte energetiche dovrebbe spendersi anche per il referendum sull'acqua e contro il nucleare. Per l'acqua bene comune abbiamo raccolto le firme l'anno scorso, mentre sul nucleare siamo effettivamente in forte ritardo. Se qualcuno è più avanti ci mettiamo in coda.

 Dove forse ho dimenticato qualcosa di secondario. Forse me l'ha portato via Pisapia.

L'anarchico scribacchino

domenica 22 maggio 2011

sabato prossimo per l'ANPI

Ecco di seguito l'elenco di coloro che ad oggi risultano in regola con l'iscrizione all'ANPI:
Secondo Armand, Giuseppe Astore, Desirée Baffa, Giovanna Baffa, Rossana Bergoglio, Sonia Bianco, Roberto Bori, Roberto Cerchio, Rossella Chiappero, Luisella Dellacqua, Mario Dellacqua, Domenico Demuro, Laura Ferrari, Federica Fidale, Aurora Flesia, Massimiliano Franco, Mirella Franco, Diego Goitre, Marco Lerda, Ferruccio Lozito, Paolo Malinconico, Giuseppe Migliore, Cinzia Musso, Boris Paulon, Fabrizio Piscitello, Nunzio Sorrentino, Marco Strambino, Andrea Testa, Teresa Vigliotta
In totale quindi 29 persone.

Siamo ancora in attesa dell'annunciata formale iscrizione di:
Giovanni Garabello, Assunta Porporato, Fernanda Mazzoni, Luigi Saccione, Massimo Bonifazio, Simona Sola, Gregorio Codispoti e Francesca Maria Di Marco

In cassa risultano al momento 220 euro, tenendo conto:
- che la mia quota è stata precedentemente versata per intero all'ANPI provinciale
- che 230 euro risultano già versati all'ANPI provinciale per l'iscrizione dei primi 23 aderenti (di ogni quota 10 euro vanno alla sezione provinciale)
- che ulteriori 50 euro (29-23-1=5 x10 euro) finiranno nelle casse provinciali per l'iscrizione degli ultimi 5 iscritti
- che è giunta alla futura sezione nonese una piccola sottoscrizione di 5 euro per l'acquisizione di uno dei manifesti del 25 aprile da parte di un privato cittadino

L'appuntamento è confermato per sabato 28 maggio 2011 alle ore 15 all'angolo di via Roma 11 per una prima assemblea di tutti gli aderenti alla presenza del vicepresidente provinciale, con lo scopo di fondare una sezione nonese dell'ANPI.
In tale occasione dovrebbero anche arrivare le tessere per tutti gli iscritti.

Roberto Cerchio

venerdì 20 maggio 2011

In marcia quelli del mercoledì

Mercoledì 18 maggio alle 21 Domenico Bastino, Giuliano Carletti, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Ignazio Drago, Giovanni Garabello, Ezio Pennano, Valeria Perelli, Nunzio Sorrentino, Mario Ruggieri e Mario Vruna si sono incontrati all'angolo con la partecipazione straordinaria della colomba pasquale di Ignazio, DolceAmaro di Ignoto, Malvasia di Ignazio.

Dove si è confermata la data del 10 giugno e si è stabilito che si tratterà di una marcia per le vie del paese su un percorso ancora da concordare.
Dove si è approvata l'idea di presenziare in tutte le manifestazioni del maggio con un tavolo o gazebo informativo.

Dove si è deciso di procedere alla stampa di un primo manifesto di cui curare l'affissione nei soliti luoghi di maggior circolazione pedonale. A ridosso del 10 giugno uscirà un secondo manifesto con i messaggi elaborati da Mario Ruggieri e già sottoposti alla visione di tutto il giro. E' utile anche un volantino e un volantinaggio ai mercato del giovedì, alla messa della domenica e alla stazione ferroviaria.

Dove si è anche discusso dell'a produzione di magliette recanti un messaggio contro la centrale, nell'intento di passare dal messaggio statico del lenzuolo a quello dinamico. L'idea non comporta alcuna spesa perchè chi vuole la maglietta può ordinarla e ottenerla al prezzo di costo. L'idea verrà proposta anche se, ad onor del vero, non tutti i presenti l'hanno gradita ed approvata.

Dobe il portavoce Nunzio Sorrentino ha comunicato la “adesione” di solidarietà e progresso alla manifestazione, sebbene accompagnata dalla dichiarazione che essa è poco efficace per il suo scarso “impatto mediatico” in quanto limitata a None.
Dove i presenti si sono chiesti come si può aderire ad una manifestazione che si ritiene inefficace.
Dove i presenti si sono chiesti se per caso c'è una differenza fra adesione e partecipazione. La prima può essere spirituale ed invisibile. La seconda invece è concreta e visibile.
Dove si è detto: boh, vedremo.

Dove si è stabilito all'unanimità che al termine della marcia si potranno prevedere alcuni interventi dei rappresentanti del comitato, ma non una carrellata di autorità e di rappresentanti politici in cerca di visibilità. Sarebbe utile, invece, l'intervento di un medico locale, volto a chiarire sul piano strettamente scientifico, l'impatto sulla salute delle polveri sottili.

Dove si è pensato e detto che sarebbe efficace uno spikeraggio il giorno prima e il pomeriggio del dieci per sollecitare la partecipazione con messaggi musicali prescelti. Dove anche al termine della marcia sarebbe bello un messaggio musicale, affidato al protagonismo dei gruppi giovanili. Ma i giovani suonano? E chi lo sa!

Scribacchino anarchico



mercoledì 18 maggio 2011

MEGLIO CANTARE

Quando ero bambino, era normale sentire levarsi dal Cappel Verde (non ho ancora digerito il cambio di nome imposto a questa storica osteria nonese) un coro di amici che, dopo acciughe o salame innaffiati da barbera, cantavano “Vola colomba”, “Era una notte che pioveva”, “Dove sei stato mio bell'alpino”, “Rosamunda”, “Ciao Ciao bambina”. 
Ora ci si ubriaca come e più di allora (secondo me, peggio), ma prova a trovarti dopo cena con amici, anche di sicuro affidamento. Difficile cominciarne una e portarla alla fine. O c'è uno che ridacchia, o ce n'è due che parlottano forte tra di loro, o ce n'è tre che ne intonano un'altra, o chi l'ha cominciata non sa bene tutte le parole e la abbandona a metà. Cantiamone una che sappiamo tutti, dice il saggio. Ma una così è un problema trovarla. Anche questo è segno che le nostre identità si sono sfilacciate, decomposte, irrimediabilmente separate per non dire polverizzate. Si è smarrita una colonna sonora comune.
Fanno eccezione i miei amici pinerolesi con cui la fraternità ormai più che trentennale è coltivata dalla comune passione per il repertorio della tradizione partigiana, anarchica e comunista. Ma anche con gli anni settanta sappiamo riempire certe serate ora troppo rare di note e di voci persino curate: da “E la pioggia che va” a “Una ragazza in due”, quando torno a casa non ho più niente da chiedere alla settimana successiva.
Al matrimonio di Gianpaolo e Marina, stavamo cantando sotto un pergolato in giardino: pur di ottenere il nostro allontanamento, il proprietario del ristorante dovette dire che stava per liberare i cani. E dei cortei operai alla Fiat ricordo con piacere non certi slogan truculenti ma i cori collettivi. Non si cantava solo “Contessa”, “O cara Moglie”, “I morti di Reggio Emilia”, ma anche “Calabrisella mia”, “Sciuri sciuri”, “Vitti 'na crozza”, “Romagna mia”, “Piemontesina bella”. 
Era l'Italia operaia che trovava anche nella musica popolare la via per riconoscersi e per confermare la propria fratellanza ribelle. Il coro del 25 aprile quest'anno mi ha entusiasmato. Tutto è stato curato, la parte vocale, quella strumentale, i testi. I testi per me sono commoventi e mi sento libero fra amici e compagni quando intercetto negli altri la mia stessa commozione.

Tutto questo per dire che oggi pomeriggio una famiglia di concittadini festeggiava nel bel cortile verde della casa Monsignor Vigo il compleanno della creatura sparando musica ad alto volume. Ma è l'alto volume a darmi fastidio? Dopotutto sono le tre del pomeriggio. Oggi è festa. Un po' di pazienza. C'è di peggio nella vita, per esempio Bossi o il nucleare. Non sopporti il proletariato che ascolta un solista eseguire “Il clarinetto” al karaoke? Guarda che anche noi alla festainrosso qualcuno rompiamo di sicuro. Giovanna mi esorta alla tolleranza. Ecco, adesso ho capito che cosa mi dà fastidio, tremendamente fastidio. Questi mettono musica al computer a tutto spiano, non perchè si divertano a disturbarmi. Il perchè è un altro: non solo non sanno suonare, ma non sanno nemmeno cantare in gruppo. Non hanno mai cantato, perchè se lo facessero si divertirebbero di più e tutta la famiglia si sentirebbe più unita e più allegra con gli amici. E' più comodo il clic di un mouse. Il surrogato arriva in abbondanza con il superfluo. Il necessario si eclissa malinconicamente e i primi a non accorgersi dell'occasione perduta sono proprio quelli che non hanno capito che è meglio cantare.
Mario Dellacqua

lunedì 16 maggio 2011

Martedì 10 maggio Giovanna Baffa, Donato Blonda, Mario Dellacqua, Domenico DeMuro, Alessandro Lambra, Egidio Medda, Cesare Micanti, Fabrizio Piscitello e Andrea Testa si sono incontrati con Nebbiolo di Mario e Strudel di Elena all'angolo di via Roma 11.

Dove Donato ha descritto il malore che lo ha colpito nel pomeriggio, ma aveva una bella giacca, ha chiesto dei biglietti quando arrivano e stava meglio. 
Dove Cesare ha detto che sarebbe un'idea regalare un grembiule agli addetti alla cucina, magari con una bella scritta a ricordo delle tre serate di lavoro. 
Dove Mario ha detto che sì sarebbe una bella idea, ma quelli che servono poi che cosa dicono e inoltre l'idea ci era già venuta l'anno scorso, ma i costi erano di circa dieci euro a pezzo e sinceramente 400 euro o poco ci manca sono tanti.
Dove abbiamo detto: però pensiamoci siamo ancora in tempo.
Dove Giovanna ha detto che senza un intervento che parli della situazione del nostro paese, dei pericoli per la Costituzione, o della centrale a biomasse, o dell'aggravarsi della precarietà del lavoro per i giovani o del disprezzo per i più elementari principi di uguaglianza per gli esseri umani, la nostra finisce per essere una sagra paesana come le altre: niente di male per carità, ma la festainrosso ha una tradizione di impegno politico.
Dove Cesare ha detto: hai ragione stiamo perdendo lo spirito della festa, lavoriamo soltanto e per esempio io sento che manca quel sabato sera che dopo aver mangiato tutti insieme cantiamo le canzoni della tradizione socialista, partigiana e comunista come bella ciao, contessa, cara moglie, noi vogliamo l'uguaglianza ci han chiamati malfattori e morti di Reggio Emilia.
Dove Mario ha detto che quelli sono stati i momenti più belli.
Dove Giovanna ha chiesto perchè non invitiamo Paolo Ferrero e Gianpiero Clement a parlare. Ma ci vorrebbe un impianto con microfono senza fili installato nel ristorante.
Dove Mario ha ricordato che l'intervento politico si potrebbe trasformare in un'intervista che parte dall'ospite e poi si allarga al coinvolgimento dei visitatori rivolgendo loro delle domande sul lavoro, sulla salute, sulla scuola e si vivrebbe una grande assemblea popolare capace di dare la parola a tutti.
Dove si possono invitare Ferrero e Gianpiero, ma non è ancora chiaro come risolvere il problema del microfono.
Dove il Nebbiolo era di qualità, ma con lo strudel è una bestemmia.
Scribacchino anarchico

21° Festainrosso a None


17-18-19 giugno 2011
Area Palazzetto dello Sport di via Faunasco
21° Festainrosso a None

“La sinistra è non solo io, ma gli altri. Non solo qui, ma altrove. Non solo oggi, ma domani”. VITTORIO FOA

PROGRAMMA
8-9-10 giugno. La Bocciofila nonese organizza una poule a quadrette con 8 formazioni (cat.DDDD)
Venerdì 17 giugno
ore 16,30 Memorial “Luigi Bianco” Gara a scopa in collaborazione con il Centro Anziani
ore 19 Apertura dello stand gastronomico
ore 21 Si balla con l'Atmosfera blu
Sabato 18 giugno
ore 19 Cena alla festa in rosso
ore 21 A grande richiesta serata danzante con il ritorno dell'orchestra ARCANSIEL
Domenica 19 giugno
ore 19 Cena alla festainrosso
Ore 21 Liscio e tutto il resto con Nando e i prefisso
Ore 23 Estrazione premi
Anche quest'anno parte del ricavato verrà destinato all'Auser di None e a Mehlab (Eritrea)

…......e non biomassacriamo l'aria

Habemus Papam: purtroppo!

Capisco poco di cinema, ma “Habemus Papam” che ho visto recentemente nella bella sala dell'Eden a None mi è molto piaciuto e vorrà pur dire qualcosa. D'altra parte, il cinema – come la letteratura, la filosofia, la politica, la musica – non è fatto per essere prodotto e consumato dai cineasti, ma ha una sua utilità se serve a trascinare nell'avventura del pensiero libero gli elettricisti che non capiscono la filosofia, i letterati che non frequentano i carpentieri, i camionisti che non vanno mai a teatro, gli ingegneri che non apprezzano la musica, i giovani che vanno più volentieri al Continente che alla Cappella Sistina e via dicendo. E via scrivendo, leggendo, dipingendo, mescolando, contaminando, provando, vincendo, perdendo, trovando, disturbando, unendo e rompendo.
Mi è  piaciuto perchè secondo me la Chiesa cattolica avrebbe tutto da guadagnare se si trovasse tra i piedi l'impertinenza di un moderno Celestino V che dicesse: abbiamo bisogno di grandi cambiamenti, ma non mi sento preparato a guidarli, vedetevela un po' voi. Sarebbe meraviglioso se, appena eletto, un Papa decidesse clamorosamente di mollare tutto lasciando cardinali, vescovi e parroci orfani della loro guida e persino del cerimoniale, perciò obbligati a discutere dove andare e che cosa fare. Lo stesso laicato cattolico meriterebbe di dover lasciare piazza San Pietro ripiegando mestamente le icone della Madonna e dell'ultimo beato. Meriterebbe la condanna alla dolorosa e creativa libertà di trovare la conferma della propria fede non nell'obbedienza rassicurante a gerarchie amministratrici di verità esclusive, ma nella democrazia sconcertante e irriverente delle comunità di base.
Quando arriverà  il momento in cui – come nel film di Moretti - i cardinali usciti dal Conclave si copriranno il volto con le mani perchè incapaci persino di decidere che cosa dire dopo lo scandalo (la pietra di inciampo) del gran rifiuto? In quel momento si sentiranno traditi, abbandonati e travolti da responsabilità prima affidate all'infallibilità di un uomo solo abilitato dalle garanzie dello Spirito Santo che soffia dove vuole. Quello sarà il momento di un nuovo inizio, di una nuova Riforma, di un nuovo e ancora più radicale Concilio.
E' senza Papa che la cattolicità potrà ritrovare la sua strada e la sua missione nei tormenti della modernità. La libertà èun rischio da correre.
A dire il vero, sento vitalmente necessario quel momento non solo per la Chiesa cattolica. Ma non arriverà tanto presto. Lo vedo bene. L'Italia assomiglia molto alla Chiesa cattolica. La metà ammira o sopporta il Presidente del Consiglio. L'altra metà, resta troppo ferma in attesa di un Papa buono. Se continua così, ha trovato il modo migliore di sopportare l'attuale Presidente senza dargli neppure troppo fastidio.
Mario Dellacqua

domenica 15 maggio 2011

PIUTTOSTO DECISI QUELLI DEL MERCOLEDI

10 GIUGNO MANIFESTAZIONE CONTRO LA CENTRALE BIOAMMAZZA

Mercoledì 11 maggio all'angolo si sono incontrati all'angolo Gennaro Baffa (Centro Arti Marziali) Mirta Baldini, Domenico Bastino, Carla Benotti, Alberto Bertotto, Nadia Biscola, Renato Beccaria (Associazione commercianti), Domenico Quagliato (Avis), Giuliano Carletti, Mauro Casarone, Mario Dellacqua, Rito Di Mario, Franca Di Nicolo, Ignazio Drago, Enzo Garrone (Solidarietà e progresso), Alessandro Lambra, Mario, Pasquale Mataluni, Federico Rabbia, Mario Ruggieri, Mario Scaglia, Giacomo Scarcella, Gianmichele Scotta, Nunzio Sorrentino, Mario

L'incontro è stato preceduto da un minuto di silenzio in memoria di Davide Albera che avrebbe partecipato più da vicino alle attività del Comitato se le sue condizioni di salute non glielo avessero impedito. Prima Nadia Biscola e poi Enzo Garrone ne hanno brevemente commemorato la figura e ricordato l'impegno a favore del calcio giovanile che l'amministrazione comunale spera di riportare a None con il 2011-2012.

Successivamente ho esposto l'idea di una manifestazione a None con l'obiettivo di dimostrare la contrarietà di una cittadinanza consapevole,di portare la questione della centrale all'attenzione dei mass media, di raggiungere e scuotere gli ignari e di contrastare l'autorizzazione della Provincia richiamandola energicamente alle sue responsabilità per una ferita al nostro territorio che non ha precedenti di uguale gravità. Alleanze e contrasti dell'agone politico hanno la loro importanza perchè sono il sale della vita democratica, ma dovranno saper scegliere un altro terreno sul quale disputare la gara delle idee, dei programmi e delle équipe in corsa per il consenso.
Una breve ricognizione sui primi riscontri pervenuti, permetteva di registrare l'adesione di Associazione commercianti, Avis, Bocciofila, Centro Arti Marziali, Esac, El pont ed pera, Musica insieme, Lega Nord, Alternativa per None, Partito democratico. Altre associazioni stanno consultando i loro soci.

Renato Beccaria ha invitato il Comitato e i presenti a tener conto delle obiezioni di chi chiede se l'opposizione alla centrale è una difesa campanilistica del proprio orticello pronta a tirarsi da parte se la centrale dovesse essere insediata in un altro territorio. Sia Mario Ruggieri, sia Ignazio Drago, sia Alberto Bertotto hanno risposto che l'opposizione del Comitato al progetto autorizzato dalla Provincia non nasce da un rifiuto pregiudiziale e ideologico di tutte le centrali, che hanno una loro funzione positiva laddove sono realizzate garantendo filiera corta e equilibrio ecologico finale assicurato: due condizioni previste da tutte le linee guida vigenti e non rispettate dall'impianto Benarco.

Enzo Garrone ha detto che una manifestazione a None pone molti interrogativi, sia perchè una parte della popolazione non è ancora informata e interessata nonostante l'impegno divulgativo del Comitato, sia perchè presenta rischi di strumentalizzazione politica ai danni della compagine che attualmente guida l'amministrazione comunale, sia perchè le vere controparti da smuovere sono la Provincia e la Regione titolate a legiferare in materia.

Sul primo punto ho risposto che è sempre meglio far leva sulle energie positive degli attivi e dei consapevoli, non farsi guidare dai passivi e dagli indifferenti. Sul secondo punto Mario Ruggieri ha notato che l'idea della manifestazione era nata proprio per sostenere la richiesta di un incontro con il Presidente della Provincia ed era estranea a qualsiasi ipotizzabile intento polemico con la guida dell'Amministrazione. Ho aggiunto che solo con la sua adesione l'amministrazione comunale può evitare di diventare il bersaglio polemico dei partecipanti. Sul terzo punto, Mirta Baldini e Renato Beccaria hanno osservato che nulla vieta di fare due manifestazioni: una a None e poi una alla Provincia.

Ignazio Drago ha ribadito che il Comitato conferma la manifestazione, che essa dovrà essere trasversale, aperta a tutti i contributi e perciò estranea al perseguimento di obiettivi di lotta politica locale. Si auspica pertanto la più ampia, serena e libera partecipazione di tutti i soggetti associativi e politici invitati. Alberto Bertotto ha suggerito di evitare l'esposizione di simboli di partito e l'unico simbolo rappresentativo di tutti è la fascia tricolore del Sindaco.
Tenuto conto dei mamma show, delle pizze di fine anno scolastico, del concerto della Banda Filarmonica, della festa della comunità cattolica, dei tornei estivi, dei ponti, della festa in rosso, la data stabilità è quella del 10 giugno prossimo. Si tratta di prerarare un volantinaggio delle scuole, del giovedì e della domenica, nonché a None in fiore. Si tratta di far circolare un primo testo e una prima bozza di manifesto da sottoporre all'approvazione collettiva attraverso le vie democratiche della circolazione elettronica. E si tratta di sollecitare l'adesione “ufficiale”di chi non era presente, comunicando la disponibilità ad inserire nel manifesto il logo della propria associazione. Per questo c'è ancora tempo, ma meglio essere tempestivi.

Spero di aver riassunto l'essenziale. Se ho dimenticato qualcosa di importante chiedo scusa e fatemelo sapere. Non l'ho fatto apposta.
Il solito verbalista



martedì 10 maggio 2011

A Lampedusa ammutinati contro il cinismo

Due brutti giorni sabato e domenica, per l’Italia, segnata da Berlusconi. Sabato mattina alle ore 10, nella città di Bergamo, nella sala in cui ha luogo l’Assemblea degli Industriali italiani, entra in sala l’amministratore delegato della ThyssenKrupp Italia, appena condannato a 16 anni perché nella sua fabbrica di Torino (un’acciaieria) sei giovani operai e il loro capo, sono finiti bruciati vivi, durante il turno di notte. Subito è scrosciato in sala un applauso caloroso, solidarietà di manager a manager e, degli schiavi, chissenefrega.

La sera dello stesso giorno giunge notizia della strage nel Mediterraneo. È affondato un barcone con seicento disperati in fuga dalla Libia, molti bambini, pochi salvati. La Padania intitola a tutta pagina: “Settimana anticlandestini”. Forse non sanno della strage in Libia. Invece un titolino spiega: “Affonda barcone con 600 a bordo”. La sera c’è un comizio di Bossi a Bologna. Accanto ha il ministro Tremonti. Quando tocca a lui, avverte la piazza: “State attenti o vi troverete presto con un sindaco di nome Alì”. È il mondo in cui Barack Hussein Obama è presidente degli Stati Uniti. Ma è il giorno in cui il premier ha dichiarato: “I pubblici ministeri che mi perseguitano sono un cancro da estirpare”.

Eppure, quella stessa notte, un barcone ha sbattuto sugli scogli davanti a Lampedusa (nel buio, senza alcuno strumento di soccorso) e stava rovesciando nel mare il suo carico di disperati, tra cui donne e bambini. Nel buio (pensate, ancora adesso Lampedusa è stata dotata di nulla) soldati, ufficiali, marinai, Guardia di finanza, Guardia costiera, vigili urbani, cronisti, cittadini di Lampedusa, hanno formato una catena umana passandosi corpi grandi e corpi piccoli, bambini spaventati e mamme che urlavano nomi. E hanno salvato tutti. Quasi tutti. Al mattino sono stati trovati tre cadaveri incastrati sotto la barca. Ma i bambini sono con le mamme, i papà hanno trovato i piccoli.

Questo è accaduto: l’Italia di Lampedusa si è ammutinata all’orrore a cui fino ad ora ha dovuto assistere e tutti (tutti) si sono buttati in acqua, nel buio, e ciascuno ha salvato chi poteva salvare. Forse il nostro Paese può ricominciare da qui, la parte decente e umana della sua Storia.

Furio Colombo
Il Fatto Quotidiano, 10 maggio 2011




lunedì 9 maggio 2011

Quelli del martedì, del mercoledì e del venerdì

Quelli del martedì 3 maggio erano Désiréee e Giovanna Baffa, Donato Blonda, Gregorio Codispoti, Mario Dellacqua, Mariella Di Marco, Alessandro Lambra, Cesare Micanti, Giuseppe Migliore, Fabrizio Piscitello e Andrea Testa incontratisi con Bonarda (di oscura proprietà) all'angolo di via Roma 11.

Dove, in previsione della 21 festainrosso, si è discusso di orchestre, menù, depliant, biciclette e si sono selezionati i premi da acquistare. Dove si sono delegati Alessandro Lambra e Cesare Micanti a procedere all'acquisto dei prodotti concordati. Dove si sono esaminate le difficoltà nuove di adeguamento degli impianti alle più severe norme di sicurezza in vigore quest'anno. Dove si è anche deciso di stanziare duecento euro a favore della campagna elettorale rifondarola torinese.

Quelli del mercoledì 3 maggio erano invece Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Valeria Perelli, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Mario Vruna che si sono incontrati con tarallucci e Freisa di Giuseppe all'angolo di via Roma 11.

Dove si è discusso di proporre a tutti i gruppi politici e a tutte le associazioni l'adesione ad una manifestazione dei cittadini nonesi contro la centrale a biomassa a sostegno della richiesta di un incontro con il Presidente della Provincia Saitta. Si propende per il sabato mattino 28 maggio, ma ciò che conta è raggiungere tutte le associazioni per richiamarle al dovere di prendere una posizione di fronte ad un tema che riguarda il futuro di tutti e di fronte al quale far finta di niente sarebbe un grave segno di irresponsabilità travestito di neutralità.

Dove si è constatato che prendere una decisione con la presenza di due soli membri del coordinamento sarebbe poco democratico. Dove si è perciò deciso di convocare per venerdì alle 18 un incontro che possa permettere anche la partecipazione di Giuliano Carletti e di Franca Di Nicolo.

Dove i presenti si sono augurati una partecipazione popolare alle serate in via di organizzazione sui referendum contro il nucleare. Il Comitato non ha le forze per impegnarsi nella promozione diretta del volantinaggio informativo, ma fiancheggerà volentieri la serata che l'associazione ecologista per la sostenibilità ha in cantiere a None. Si segnala per lunedì 9 maggio l'iniziativa di Italia dei Valori alla Sala Conferenze.

Quelli del venerdì 6 maggio erano invece Carla Benotti, Giuliano Carletti, Mario Dellacqua, Vincenzo Grimaudo, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Mario Vruna che all'angolo hanno constatato l'assenza di Franca Di Nicolo e l'assenza di notizie su Franca Di Nicolo.

Dove si è pensato che forse è preferibile la serata del 27 maggio per la manifestazione, in quanto quell'ora favorirebbe una maggiore partecipazione.

Dove si sono presi gli accordi per la stesura e la consegna a tutte le associazioni e a tutti i gruppi politici di una lettera che convoca mercoledì 11 maggio una riunione per racogliere le adesioni alla manifestazione e per concordare le modalità del suo svolgimento.

Dove Nunzio Sorrentino ha ricordato l'importanza di sostenere la richiesta di un punto permanente di rilevazione della qualità dell'aria a None.

Il solito verbalista

domenica 8 maggio 2011

l'ANPI arriva a None il 28 maggio

Cari amici nonesi dell'ANPI,
per la fondazione della sezione locale ormai sembra solo questione di giorni.
Venerdì sono andato a consegnare 24 moduli di adesione (con relative quote) all'ANPI provinciale.
Il vicepresidente mi ha proposto di tenere, alla sua presenza, l'assemblea in cui verrà costituita la nuova sezione sabato 28 maggio alle ore 15.
In tale occasione dovremo eleggere i membri degli organi associativi: il direttivo (7 persone incluso presidente, vicepresidente e segretario) e il collegio dei revisori (1 tesoriere e 2 revisori dei conti).
Ci sarà da scegliere anche un nome per la sezione (conviene cominciare a pensarci e arrivare con delle proposte).
L'appuntamento è quindi per il suddetto pomeriggio all'angolo di via Roma 11.
Roberto Cerchio

venerdì 6 maggio 2011

Verso l'ANPI nonese

La futura ANPI nonese procede a piccoli passi.
Oltre al sottoscritto risultano finora aver adempiuto alle pratiche di iscrizione:
Secondo Armand, Giuseppe Astore, Desirée Baffa, Giovanna Baffa, Rossana Bergoglio, Sonia Bianco, Rossella Chiappero, Luisella Dellacqua, Mario Dellacqua, Laura Ferrari, Federica Fidale, Aurora Flesia, Massimiliano Franco, Mirella Franco, Diego Goitre, Ferruccio Lozito, Giuseppe Migliore, Cinzia Musso, Boris Paulon, Fabrizio Piscitello, Nunzio Sorrentino, Marco Strambino, Andrea Testa, Teresa Vigliotta
Tutti i suddetti hanno compilato il modulo di adesione e versato la quota base di 15 euro con due lodevoli eccezioni.
Hanno inoltre manifestato l'intenzione di aderire:
Gregorio Codispoti, Francesca Maria Di Marco, Giovanni Garabello, Fernanda Mazzoni, Assunta Porporato, Luigi Saccione
Chi volesse aggiugersi può contattarmi via blog oppure all'indirizzo di posta cerbero.to@gmail.com.
Appena possibile moduli e quote versate saranno da me consegnate all'ANPI provinciale per il prosieguo del percorso che dovrebbe portarci alla fondazione di una sezione nonese dell'associazione.
Roberto Cerchio