Un drappello di splendidi ultracinquantenni (uno escluso) percorreva il 3 luglio a piedi la strada che da Chiomonte porta al castello di Exilles. Stavamo per raggiungere la nostra auto dopo la manifestazione. Una macchina guidata da una signora si ferma e chiede se uno di noi vuole un passaggio. Salgo e dico alla signora: ma che gentile: La signora chiede da dove vengo. Dal Pinerolese. Risposta: ma allora siete stati gentili voi a venirci a trovare oggi per la manifestazione. Scendo, vado a recuperare la mia automobile e torno verso Chiomonte per recuperare i miei amici in attesa. E chi incrocio nella direzione opposta? Sempre la stessa signora, con la macchina carica di raccattati per strada, stava portando a destinazione altri manifestanti. Quante volte ha fatto su e giù?
Io non so. Abbiamo tanti problemi di strategia, modelli di sviluppo, alleanze, coerenza e consensi, globalizzazione e delocalizzazioni. Ma abbiamo anche questa signora capace di tradurre la gentilezza che si respira in Val di Susa grazie a gesti anonimi e gratuiti che non chiedono in contropartita neppure un posto in lista o un'intervista al telegiornale. Teniamocela cara, perchè non sarà la sola. E non lasciamoci attirare dal fascino della violenza che oscura le nostre buone ragioni, finisce per schiacciarci e annulla i tanti silenziosi buoni esempi.Mario Dellacqua
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