Per
non
passare
dalla
rete…
nella
rete
A
None
il
recente
risultato
elettorale
ricalca,
per
larghe
linee,
l’esito
nazionale,
e
trova
risalto,
ancor
di
più,
il
successo
del
movimento
di
Grillo
con
una
quota
superiore
al
30%.
Tale
risultato
raddoppia
se
si
prendono
in
esame
le
nuove
leve
elettorali:
quasi
2
su
tre
votano
Grillo
mentre
solo
1/3 si
divide
tra
i
vecchi
schieramenti.
Spingendo
l’analisi
alle
ultime
elezioni
amministrative,
pur
con
tutte
le
cautele
del
caso
per
la
diversa
dinamica
decisionale
dell’elettore
rispetto
alle
politiche,
è
di
tutta
evidenza
che
il
Movimento
5 Stelle
ha
costruito
il
proprio
risultato
a
danno
della
“sinistra”
e,
solo
marginalmente,
limando
il
risultato
del
raggruppamento
di
“centro
destra”,a
quel
tempo
unito,
ed
ora
titolare
di
distinte
opposizioni.
Le
analisi
a
livello
nazionale
ci
dicono
che,
a
rendere
maggiormente
consistente
tale
flusso
migratorio,
ci
ha
pensato
la
partecipazione
al
voto
di
un
elettorato
che
in
precedenza
aveva
affidato
la
propria
protesta
all’astensione.
Tale
protesta,
che
ora
ha
assunto
una
veste
attiva,
si
salda
con
i
delusi
del
mancato
rinnovamento
dei
partiti,
impresentabili
in
taluni
loro
esponenti,
e
dei
loro
programmi
inefficaci
se
non
addirittura
dannosi.
Una
strada
in
discesa,
ma
la
macchina
ha
i
freni?
A
Grillo
è
stato
concesso
tanto,
dal
linguaggio
triviale,
alla
struttura
parademocratica
del
suo
movimento,
alla
mancanza
di
contraddittorio,
alle
epurazioni
e
scomuniche
e
tanto
altro.
Più
volte
ho
avuto
il
dubbio
di
non
essere
in
grado
di
cogliere
fino
in fondo
questa
novità,
ma
la
tappezzeria
è
talmente
cadente
che
si
è
disponibili
ad
accettare
che
il
decoratore
sporchi
in
qualche
misura
il
pavimento
della
casa.
Quantomeno
è
possibile
scalare
di
marcia
ed
azionare
il
freno-
motore
?
Il
motore
sembra
essere
tale
Gianroberto
Casaleggio,
maestro
d’immagine
e
comunicazione
(stando
a
quanto
c’è
dato
conoscere
non
certo
le
sue),
già
curatore
del
sito
dell’Italia
dei
Valori
ma,
con
la
sua
società
Casaleggio
Associati,
essenzialmente
consulente
d’aziende
per
il
loro
sviluppo
commerciale
in
rete.
Un
tipo
di
marketing
non
convenzionale
che
sfrutta
la
capacità
comunicativa
di
pochi
soggetti
interessati
per
trasmettere
il
messaggio
ad
un
numero
esponenziale
di
utenti
finali.
Il
vecchio
principio
della
catena
di
Sant’Antonio
sparato
con
la
micidiale
potenza
della
rete.
Il
suo
ruolo,
senz’altro
primario
nel
movimento,
è
perennemente
avvolto
in
un
alone
di
mistero.
Se
la
democrazia
è
prima
di
tutto
trasparenza,
il
suo
profilo
e
la
sua
definizione
di
guru
del
movimento
stesso,
aprono
la
porta
ad
una
setta
più
che
ad
un
partito.
Ma
è
mai
possibile
che
per
rinnovare
la
tappezzeria
si
debbano
abbattere
i
muri
?
Evviva!
Ora
che
sono
il
primo
partito
cominciamo
a
rinnovare.
Manco
per
idea.
Se
Bersani
ha
detto
che
non
vuol
governare
sulle
macerie,
questi
aspettano
le
macerie
per
governare
da
soli.
Presi
in
contropiede
dall’entità
successo,
pronti
a
controllare
e
non
a
fare,
il
programma
del
Movimento
5 Stelle
sembra
ora
essere
quello
di
blandire
la
situazione
fino
a
nuove
elezioni
e
sperare
di
ottenere
una
maggioranza
assoluta
Strano
programma
per
un
innovatore.
La
storia
è
ricca
di
uomini
soli
al
comando
che
non
si
chiamavano
guru
ma
dittatori.
Chi
di
noi
non
ha
qualche
volta
riso
alle
battute
di
Grillo?
Anch’io
ho
avuto
la
tentazione
di
votarlo.
Ora
ho
il
dubbio
che
egli
stesso
possa
essere
un
ologramma,
Con
la
sua
grande
capacità
di
comunicativa,
sparato
verso
di
noi
utenti
finali,
secondo
i
canoni
suddetti
della
Casaleggio
Associati
marketing.
Mario
Ruggieri
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