Dopo l'aumento
del buono pasto e l'infelice avvio dell'anno scolastico, il malcontento dei
genitori si è nuovamente espresso il 1 ottobre all'appuntamento dato da
Progetto comune alla Sala Conferenze di via Brignone.
Tirava aria di
persistente protesta, ma affiorava anche la voglia di capire e di sapere, di
non fermarsi alle battute di disappunto.
Soprattutto, strisciava la consapevolezza che, per incidere, la protesta deve
trovare una proposta. Solo “un movimento” (toh, chi si rivede) nutrito di buoni
argomenti e di progetti concretamente realizzabili può evitare la deriva di
scoppi frammentari di rabbia pronti a rientrare nei ranghi. Dici poco.
Aperta da Laura
Ferrari e moderata da Massimiliano Franco, la serata ha visto Domenico Demuro
ripercorrere la storia degli appalti e offrire i risultati di una ricerca
approfondita dei costi alle origini del lamentato rincaro. In soldoni, i
soldini per pagare la necessaria modernizzazione della cucina sono interamente reperiti
nella tasche delle famiglie degli utenti. Al contrario, le spese per
l'efficienza di un bene pubblico come la mensa scolastica dovrebbero essere
distribuite sulla comunità locale nel suo complesso. Questa è una
rivendicazione da tenere ferma.
In proposito,
notevole è stato il disappunto dei presenti per spese come la progettata
copertura di piazza Rubiano. Per quell'opera da 420mila euro si conta di
trovare il denaro, mentre per ogni altra necessità emergente si ripete sempre
che non ci sono i soldi.
Salta agli occhi,
poi, il confronto con altri Comuni dove la medesima ditta (quasi un monopolio)
si è aggiudicata l'appalto a costi sensibilmente inferiori per l'utenza.
Tuttavia, non si
tratta di cavarsela sibilando che “la mensa fa
schifo e per giunta la paghiamo più cara”, ma di far funzionare istituti di
controllo e di monitoraggio del rapporto tra qualità e prezzo preparando
proposte di tutela dei redditi più bassi e provvedimenti sulle tariffe nel
segno di sempre maggiore equità sociale.
E' aperta una
sfida democratica per le famiglie, per gli insegnanti, per le forze vive e
consapevoli della scuola e della cittadinanza: tutti insieme possiamo
combattere una giusta battaglia non contro l'Amministrazione comunale, ma
contro il comune nemico della disattenzione e dell'iniquità sociale.
Dall'angolo di via Roma 11, Mario
Dellacqua
COMUNICATO N. 58, 2 ottobre
2015
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