Dall'aprile 2009 la Giunta comunale interviene
a sostegno delle attività svolte direttamente dalla Caritas di None, in favore
non solo delle famiglie già assistite ma anche di numerosi nuclei familiari
bisognosi a seguito della incessante crisi occupazionale che sta interessando
il territorio comunale.
Permanendo e anzi aggravandosi il preoccupante stato di
crisi, la Caritas “è dovuta intervenire in favore di numerose persone”
in condizioni di indigenza: ha consegnato “generi alimentari di prima
necessità” e ha provveduto “al pagamento di parte dei canoni di
locazione, delle bollette relative ai consumi di gas, e di energia elettrica”.
Dall'inizio dell'anno l’onere sostenuto
ammonta ad oltre 15mila euro. La cifra
si è rivelata “di gran lunga superiore agli impegni ordinari e al di là
delle possibilità economiche” della Caritas che il 16 settembre 2015 ha
richiesto “una compartecipazione del Comune”.
La Giunta del 21 settembre scorso ha deciso di
versare alla Caritas un contributo di 10mila euro e di erogare subito un primo
acconto di 8mila euro.
Disoccupazione, precarietà e immigrazione sono
fenomeni con i quali bisognerà convivere nei prossimi anni: illusorio pensare
di poterli affrontare come se fossero un'emergenza temporanea destinata a
rientrare. Diverrà presto necessario dotarsi di progetti locali adatti a
fronteggiare le situazioni più gravi nel segno dell'equità e nella ricerca di
un possibile legame fra assistenza fornita agli indigenti e loro inserimento
lavorativo.
Dall'angolo di via Roma 11 Loredana Brussino,
Mario Dellacqua e Angelo Pibiri
COMUNICATO N. 59, 6 ottobre
2015
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