lunedì 4 febbraio 2019

Scheletri e pifferai

Lo confesso: anch'io ho il mio scheletro nell’armadio.
Si chiamava Domenico ("barba Mini") il mio prozio, partito come tanti per l'Argentina, in cerca di fortuna, all'inizio del Novecento.
Oggi verrebbe definito senza dubbio un migrante economico, un temibilissimo “ladro di lavoro altrui”, uno che non aveva neppure diritto all'asilo politico, insomma: il peggio del peggio.
Per un po’ di tempo le cose gli sono andate bene ma poi il vento è cambiato ed alla fine ha deciso di ritornare a casa.
La verità è che come italiani ci dovremmo vergognare di come da qualche anno ci atteggiamo nei confronti dei migranti, e lo dovremmo fare anche come piemontesi, per nascita o di adozione.
Abbiamo davvero dimenticato quanto sono stati maltrattati e disprezzati i nostri padri e i nostri nonni in America o in giro per l'Europa, e che qui in Piemonte la linea di molti nativi era che “non si affitta ai meridionali”?
Dall’unità d'Italia più di 29 milioni di italiani sono emigrati in cerca di fortuna: di questi poco più di 10 milioni ad un certo punto hanno poi fatto ritorno, gli altri no.
Nella seconda metà del Novecento sono stati invece 17 milioni gli italiani che dal Sud si sono trasferiti nelle  regioni del Centro-Nord in cerca di lavoro.
La Storia, come spesso succede, pare non averci insegnato nulla ed eccoci qui a seguire in tanti questi pifferai oscuri, fautori di un'Italia meschina come non mai.
Purtroppo abbiamo (o fingiamo di avere) la memoria corta ed abbiamo pensato bene di riporre la nostra fiducia in un tale che da una giovinezza di assidua frequentazione del centro sociale milanese Leoncavallo, è poi passato alla militanza leghista più convinta (e al più bieco disprezzo del Sud-Italia) e oggi al ruolo di insuperabile paladino dell’”italianità” (et voilà: del resto era l'unico modo per un leghista di arrivare a governare l'Italia).
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

Roberto Cerchio

1 commento:

  1. A causa del coronavirus ho perso tutto e grazie a dio ho ritrovato il mio sorriso ed è stato grazie al signore Pierre Michel Combaluzier che ho ricevuto un prestito di 65.000€ e due miei colleghi hanno anche ricevuto prestiti da quest'uomo senza alcuna difficoltà. È con il signore Pierre Michel Combaluzier, che la vita mi sorride di nuovo: è un uomo semplice e comprensivo. Ecco la sua email: combaluzierp443@gmail.com  

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