Non so come cominciare. Posso raccontarti dello sguardo pieno di gratitudine che vedevo nei loro occhi per quello che abbiamo fatto. Ero talmente contento ed emozionato che non riuscivo neanche a mettere la fotocamera a fuoco per fare le foto. I bambini cantavano le canzoncine. Una mamma allattava il suo bambino con una dolcezza e tenerezza, senza vergognarsi della mia ingombrante presenza. Gli occhi lucidi del capo villaggio.
Valentina si è sporcata tutta con la vernice mentre scriveva sul muretto i nomi di Domenico e di Annibale e non aveva il solvente per poi pulirsi. Non so proprio come cominciare, ma so come finire. Quel pomeriggio dell’11 settembre del 2019 a Tanga resterà sempre nei miei pensieri.
Tullio Paganin
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