giovedì 17 ottobre 2019

OSSERVATORIO NONESE N. 2: UN TERREMOTO ALLA “RODARI”?

Piuttosto allarmante, la notizia è stata data dall’assessora Laura Ferrari in apertura del Consiglio comunale del 25 settembre, ma la pietra è sprofondata nella palude. Bocche cucite tra i consiglieri. Almeno, così sembra finora. Eppure la faccenda vede ballare oltre 700mila euro. Tutti legati ai lavori di miglioramento e di adeguamento sismico della scuola Rodari.



La precedente Amministrazione aveva scelto di destinare “circa 180mila euro” per realizzare con fondi del Comune i lavori che raggiungevano il 60% dei valori di sicurezza richiesti dai parametri di legge per poter rientrare a pieno titolo tra le opere di “miglioramento”. Si parla di “adeguamento” una volta conseguito l’80%, ma sotto il 60% è solo una “miglioria locale”. La precedente Amministrazione aveva differito “l’adeguamento” all’anno successivo, quando contava di poter attingere a circa 500mila euro di contribuzioni regionali.

L’assessora ai Lavori Pubblici ha ricordato, però, che tali opere legate agli edifici scolastici sono sottoposte a un obbligo di “denuncia e autorizzazione prima dell’inizio dei lavori”. E l’organo chiamato a rilasciare l’autorizzazione è il Settore Tecnico Regionale delle Opere Pubbliche.

A None è capitato che la Giunta Garrone abbia approvato il progetto definitivo dell’opera (già inclusa nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche) a gennaio 2018, lo abbia inviato in Regione il 1° marzo successivo e abbia “pagato il compenso al progettista e avviato le procedure di appalto”. Nel mese di aprile era firmato anche il contratto con la ditta.

Un percorso ardimentoso che però è andato a finire male. Il 4 settembre l’attuale Giunta si è vista notificare “la definitiva certificazione” della “debolezza del progetto” che, secondo il responso dei preposti organi regionali, non possiede i requisiti richiesti per essere considerato di “miglioramento”. L’esito finale è “un diniego dell’autorizzazione”.

L’assessora Laura Ferrari osserva che “vista l’inadeguatezza del primo progetto, a maggior ragione lo sarà il secondo e quindi si rivela completamente sbagliata la stima della richiesta del finanziamento. Per l’adeguamento servono molti più soldi, e ci siamo persi la possibilità di averli tutti a fondo perduto”.

Vista la complessità dei nuovi rapporti che si dovranno gestire sia con il progettista, sia con la ditta, una gatta o un gorilla da pelare? Il tutto senza perdere di vista l’obiettivo principale: mettere in sicurezza la scuola, ottimizzare la spesa, ridurre i danni ed evitare “sprechi di denaro pubblico per le casse del nostro Comune e per i cittadini”. Che delle difficoltà insorte vanno doverosamente ragguagliati.

“L’attuale amministrazione – conclude Laura Ferrari - provvederà ad accorpare i progetti all’interno di un unico intervento che raggiunga l’obiettivo massimo di adeguamento”. La Giunta “sta gestendo i fondi di avanzo di amministrazione in modo che siano convogliati a coprire i costi residui rispetto ai finanziamenti regionali” e, nel frattempo, sta esplorando “la possibilità di intercettare altri finanziamenti statali per la messa in sicurezza della scuola”.

Mario Dellacqua, Stefano Garabello, Angelo Pibiri, Mario Vruna 

Osservatorio nonese n.2 - 17 ottobre 2019


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