Caro Mario, cari amici di Nonunomanoi,
questo spazio di riflessione on-line mi è particolarmente gradito in quanto permette la libera circolazione delle idee, siano esse suggerimenti o critiche come nel tuo post.
E' un utile spazio di confronto, perchè come sono solito dire, ci si CONFRONTA davvero quando ci si confronta con chi la pensa diversamente. Confronto non è certo discussione autoreferenziale, ma allargata, aperta, come appunto quella permessa dalla rete dove tutti possono scrivere e manifestare il proprio pensiero.
In questo mio post, proverò a rispondere ad ognuna delle critiche che muovi e che mi coinvolgono personalmente, senza entrare per quanto possibile nelle scelte di altri, che se vorranno, potranno risponderti personalmente.
UNA PARTE...A PARTE.
Nemmeno io penso di essere obiettivo, sono anch'io uomo di parte, sebbene ritenga che l'appartenenza politica, ideale, culturale o sociale non sia necessariamente sinonimo di faziosità pregiudiziale.
Con questo, intendo ribadire che l'appartenere ad un partito, non fa, o meglio, non dovrebbe fare una di una persona, un automa, che risponde a "logiche di partito", che congela il suo cervello e rigetta qualsiasi proposta che non sia della sua parte o area o anima...
Se così fosse, i partiti, i gruppi politici, altro non sarebbero (e in parte purtroppo lo sono) che esclusive macchine per il consenso e per la formazione una classe dirigente (si ma, purchè) "allineata" al pensiero del leader (di turno o stabilizzato) e non, spazi di democrazia, di rappresentanza, capaci di elaborare e rispondere alle istanze provenienti da un determinato territorio.
I panni sporchi (se si parla di politica) non si lavano in famiglia. Ci credo anch'io, ma credo anche ai luoghi e ai modi per il confronto.
Credo che ci siano stati tempi e modi per confrontarsi durante 5 anni di lavoro della nostra Lista Civica.
Possiamo discutere sulla democraticità di certi luoghi, ma allora discutiamo di questo e non tacciamo di scarsa democrazia tutti li spazi che non sembrano interessati alla nostra linea.
C'è chi come Giuseppe Astore che appartiene ad entrambi i gruppi, (come del resto il sottoscritto), ha più volte rivendicato la sua scelta di continuare il suo impegno amministrativo nonostante la diversità di approccio politico rispetto al Sindaco, per senso di responsabilità.
La mia idea di "senso di responsabilità" a differenza di quella di Giuseppe, non contempla i ravvedimenti postumi dell'ultim'ora, ma si propone di guardare negli occhi le difficoltà e di "marcare le differenze", di fare scoppiare le "contraddizioni in essere" che sono, per quanto mi riguarda un vulnus alla rappresentanza effettiva e alla democrazia.
La Politica che si regge sul "detto e non detto" sul "buon viso a cattivo gioco" o sull'artefatto consenso mediatico come per esempio avviene a livello nazionale, non può dirsi ispirata a principi democratici, giacchè la trasparenza è appunto elemento essenziale di una democrazia compiuta.
Non so quale dei due approcci sul "senso di responsabilità" sia più consono, di sicuro converrete con me sul fatto che si tratta di due modalità molto diverse.
LA FINE?
La "fine di Solidarietà e Progresso", è una morte presunta e riconosciuta soprattutto da chi non ha visto la propria idea (innanzitutto le Primarie) affermarsi come strumento per la scelta del nuovo Sindaco.
Non penso che il processo degenerativo, come tu lo chiami, abbia espulso dalla lista la militanza, le appartenenze, l'impegno politico.
Allo stesso modo, posso affermare con certezza, come almeno per alcuni candidati che conosco da tempo, la scelta non sia stata orientata alle potenzialità di "raccoglitori di voti", o all'appartenenza ad un AREA (sia essa cattolica, laica, abitante di un borgo, donna, uomo, meridionale, farmacista, dottore, ecc) ma per capacità e per un "comune sentire" maturato durante anni di collaborazione.
Faccio nome e cognome parlando di chi come Enzo Garrone e Max Tortone hanno lavorato con impegno e con determinazione per ricostruire la nuova consulta delle associazioni, su basi trasparenti, solide, partecipate.
Possiamo discutere, cari amici, sul fatto che invece di lasciare la scelta dei candidati consiglieri al Candidato Sindaco o a chi fa parte dell'entourage dell'Amministrazione, si sarebbe potuto allargare il confronto.
Del resto, da quanto mi risulta, la maggiorparte dell'attuale lista di candidati era gradita anche al Vice Sindaco che negli incontri di maggioranza ha più volte dichiarato di rappresentare l'area CRISTIANO SOCIALE e quella di RIFONDAZIONE COMUNISTA.
In ogni caso, una lista civica, merita probabilmente una riflessione aperta non solo ai partiti politici ma alla cittadinanza tutta, o almeno a chi intende sostenerne un progetto.
Per allargare questo confronto, c'è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti.
C'è bisogno di un lavoro impegnativo che non si riduca alle..
PRIMARIE
Non si può arrivare all'ultimo momento, dopo mesi di conflittualità, MAI POLITICA MA SEMPRE PERSONALE, trovando nelle Primarie (senza concordare sulle modalità delle stesse) la panacea di un conflitto mai emerso e forse sempre presente durante 5 anni di governo.
Le primarie: strumento ottimo, ma SOLO strumento, non certo soluzione, nè Festa come da molti indicata.
Una "festa" in cui si mette ai voti NON un programma politico, MA soprattutto un atteggiamento personale, perchè di questo si è parlato per mettere in discussione l'attuale sindaco, non è una vera festa.
Tra l'altro un'ulteriore elemento che mi ha fatto propendere per il voto contrario alle primarie è lo scontro tra due persone che IN TEORIA (e anche politicamente, con voti palesi) hanno sempre lavorato di comune accordo, probabilmente con attriti personali, come avviente in tutte le "famiglie".
Uno scontro tra Sindaco e Vice Sindaco a tre mesi dalle elezioni ma finalizzato come da molti detto, ad allargare il dibattito, a far emergere e convogliare in modo positivo i malumori, forse ne avrebbe creati degli altri. Forse.
Non mi pare che in passato Solidarietà e Progresso fosse così aperta alla cittadinanza da prevedere confronti pubblici per la scelta dei candidati, se dovessi sbagliarmi, ti e vi prego di farmelo notare. Le Liste Civiche rispondono a dinamiche interne che sono a volte legate più ad un rapporto fiduciario che ad un progetto politico. Non penso sia il nostro caso, che un Programma Politico marcatamente solidale, socialdemocratico, ambientalista, lo ha scritto e si è impegnato a realizzarlo nei prossimi 5 anni. Nero su bianco.
I QUATTRO ASSESSORI E LE TRATTATIVE
Sulla proposta di ridurre gli assessorati da 6 a 4, il sottoscritto è sempre stato d'accordo e ha manifestato nelle sedi opportune la sua idea al fianco, ad esempio del Vicesindaco.
Anche il Sindaco nonostante la perplessità di alcuni appartenenti a SeP ha più volte ribadito la necessità di ridurre gli assessorati.
Sulla scelta degli assessorati, non mi stupisce la scelta di sceglierli successivamente.
Potrei anche non condividere l'impostazione del "dopo si vede", nondimeno, sono consapevole che la Lista Civica non nasce oggi.
Al suo interno come per tutti i gruppi vi sono personalità, modi di fare, storie, che rivendicano spazi più o meno velatamente.
Potremmo parlare diffusamente di COMPETENZA e CONSENSO e probabilmente scoprire che non vi è una SOLA VERITA' nello scegliere le persone e nel proporre loro anche incarichi amministrativi.
Capita che consenso e competenza siano inversamente proporzionali, altre volte non è così.
C'è chi fa della "politica alta" la sua prerogativa e la rivendica in ogni dove.
Però poi, politica lungi dall'essere mera astrazione è quella in "carne ed ossa" e tra la tensione ideale e approccio personale si può trovare uno spazio comune di confronto.
Un compromesso, come un compromesso (al ribasso) erano le trattative che in alcune settimane hanno interessato Solidarietà Progresso e il gruppo pro-primarie.
Trattative che, ad onor del vero, vedevano assicurata all'anima Cristiano Sociale e di Rifondazione Comunista, la presenza di 2 assessori tra cui il Vice Sindaco con delega all'Urbanistica, nonchè il Consigliere di Amministrazione del Cisa12, il che qualitativamente e quantitativamente parlando, non mi sembra poco, ma la scelta operata successivamente è stata quella (a mio avviso più coerente) di rinunciare ad una trattativa che sembrava, come io stesso manifestai, un accordo al ribasso, insoddisfacente per tutti, giacchè il clima era logorato da mesi.
LA POLITICA NON E' MARGINALE in Solidarietà e Progresso.Tutt'altro.
C'è chi ha tacciato di banalità alcune affermazioni presenti nel programma amministrativo: democrazia sostanziale, merito, solidarietà...
Abbiamo ritenuto che in un momento particolare della grande come della "piccola" storia politica locale, riaffermare certi valori, fosse un modo per ripartire da fondenta solide. I pilastri appunto. Per quanto riguarda i soggetti che si dichiarano "di destra", invito a riflettere anche sui soggetti che si dichiarano "di sinistra". Ci sono poi quelli che si dichiarano "cattolici", quelli che si dichiarano "laici", e quelli che non dichiarano nemmeno i propri redditi. Intendo dire: chi firma un programma, si impegna per quel programma e per le idee che il programma intende valorizzare. Le analisi del sangue, lasciamole ad altri campi. Ti e vi invito a trovare politiche marcatamente "di destra" nel nostro programma.
Ovviamente sull'atteggiamento di altri, non esprimo alcuna opinione, mentre METTERE IN COPERTINA PIAZZA VIGO è una MIA SCELTA PERSONALE ed è giusto quando la si critica conoscere il soggetto della critica. Il soggetto sono io, che impaginando insieme a Luca Ferrua l'opuscolo ho scelto la piazza con la chiesa non in quanto luogo di culto. Anche perchè il sottoscritto nemmeno la frequenta tanto, anzi tutt'altro. La chiesa in quanto simbolo. Quindi Mario, respingo l'ammiccamento. Se vedete pagina 2 c'è la vista dalla chiesa verso i portici vecchi. Chiesa e Portici Vecchi altro non sono che IL SIMBOLO DI SOLIDARIETA' E PROGRESSO.
Chi si scompone per la presenza della chiesa è (non sempre, ma spesso) anche chi si dichiara vicino a quell'area.
A pensar male a volte ci si sbaglia Mario.
LA POLITICA INQUINATA?
Sulla candidata di Alternativa per None abbiamo la stessa idea. Quando ho sentito dire "non mi sento inquinata dalla politica", inizialmente mi è venuto da ridere, ho poi riflettuto sulla codardia di quella frase, pronunciata tra l'altro da chi si ritiene un, cito testualmente "tecnico prestato alla politica". Tu sai cosa penso dei tecnici prestati alla politica...per dirlo a tutti: c'è bisogno di PIU' POLITICA e non di meno politica. La politica non inquina, al massimo è inquinata e che tu sia un tecnico, operaio, studente, disoccupato, dirigente o amministratore delegato alla POLITICA non gliene frega un granchè, finchè non la inquini. Questo è ovvio. In quel caso interessa a tutti quanti. Interessa in quanto cittadini traditi.
Al di fuori dei partiti, per quanto vituperati (anche perchè sparare a zero non costa nulla) al di fuori delle associazioni, al di fuori dei gruppi volontari, in poche parole al di fuori della CON-DIVISIONE (dividere insieme) c'è il nulla: c'è l'egoismo che con la politica non ha nulla a che fare, forse con la tecnica si, con la tecnica finanziaria si, con la tecnica elusiva si, con la tecnica speculativa si, ma NON con la POLITICA.
VENTENNALE?(MA ANCHE NO) MEGLIO PARLARE.
Pensavo di essere stato chiaro, evidentemente mi sono espresso male sul Ventennale: non una ricorrenza, ma una considerazione.
Sono passati quasi 20 anni dal 1990 quando nasceva il progetto di Solidarietà e Progresso, e dalle parole di alcuni appartenenti al nostro gruppo (NUMAN) durante l'ultimo incontro, sembra quasi che la Lista sia legata più a singole personalità che a tensioni ideali e politiche.
Pensare che in questi anni nulla sia cambiato e che solo alcune persone e solo alcune aree possano rappresentare la volontà originale (originale appunto) della lista, è a mio avviso, molto francamente un atto di presunzione. C'è da dire che la scelta di non dare vita ad una nuova lista è certamente un atto di responsabilità, la cui reale misura sarà possibile apprezzare solo DOPO la campagna elettorale.
Non mi riferisco alla scelta di votare, astenersi, o peggio (eventualmente) fare campagna contro, ma alla REALE VOLONTA' DI DIALOGO verso la quale personalmente prendo un impegno pubblicamente, al quale non intendo sottrarmi.
Io ci sono e non mi sento un amministratore delegato.
Ripeto, quanto ribadisci la necessità di innovare i metodi della rappresentanza politica a tutti i livelli mi trovi d'accordo.
Pensiamoci insieme, "naturalmente non tutto e subito, ma qualcosa di tutte queste cose ogni giorno dal basso, col tempo, con gli altri."
Per tutto questo e per molto di più, ho intitolato il mio articolo: Un impegno ma anche un nuovo impegno.
Io a Solidarietà e Progresso ci credo, credo nel nostro Programma e mi sto dando da fare per promuoverne i contenuti e anche me stesso, poichè insieme ad altri "ci metto la faccia".
Avremmo potuto fare meglio, come del resto, si può sempre migliorare ma concordo con la citazione che ho molto apprezzato:
chi aspetta una strada senza buche e senza tortuosità, in realtà è uno che non vuole muoversi.
Un caro saluto a tutti!
A presto.
Stefano Rizzo