L'intervista rilasciata dalla consigliera provinciale Erika Faienza (PD) a “L'Eco del Chisone” del 23 febbraio rischia di precipitarci ancora di più nella palude della perenne condizione pre e post elettorale dalla quale non siamo ancora usciti. Essa produce l'effetto di capovolgere la realtà: Giovanni Garabello e Giuseppe Astore, tra i primi ad opporsi alla centrale a biomasse fin da quando il Sindaco parlava di “poco più di una caldaia” e di impianto “assolutamente ecocompatibile”, sono dipinti come conniventi con un'opera che spreca denaro, energia e salute portando vantaggi solo alla società proponente. Secondo l'esponente provinciale del PD, Astore e Garabello avrebbero dovuto denunciare il Sindaco o “il gruppo ristretto” che aveva aperto una trattativa di cui non avevano notizia. Un po' impossibile.
Questo rovesciamento gratuito dell'evidenza è inaccettabile, tanto più in quanto praticato con disinvolto protagonismo da un'esponente della maggioranza di centrosinistra che governa la Provincia e che ha autorizzato l'insediamento dell'impianto di Adolfo Pastorino. Questa responsabilità non può essere furbescamente rimossa. Non siamo così sprovveduti.
Perchè Faienza se la prende con gli ex amministratori, con le minoranze (addirittura Daniele Carità viene tirato in ballo) e con coloro che si sono messi da parte per propria autonoma scelta? Perchè Faienza non ha mai preso la parola prima, per denunciare che il Consiglio comunale è stato espropriato dei suoi poteri? Perchè è stata ben zitta nella fase in cui la Provincia preparava l'autorizzazione tagliando fuori il Comune? Perchè insieme con l'assessore Provinciale Ronco interveniva solo per spiegarci che la legge obbligava la Provincia a rilasciare l'autorizzazione? E infine, se vuole liberare None dal “gruppo ristretto” che ha spalancato le porte a Benarco, perchè non ne chiede le dimissioni, visto che si tratta di esponenti così vicini al suo partito?
Alla campagna popolare in corso per fermare la centrale stanno partecipando uomini e donne di ogni ceto sociale, condizione lavorativa e fede politica. Essi vanno rispettati e non adoperati per ritagliarsi uno spazio di protagonismo e di visibilità.
SOSTENIAMO IL RICORSO AL TAR CON UN LENZUOLO SUL BALCONE DI OGNI CASA.
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE E DIMOSTRIAMO DI ESSERE CITTADINI CONSAPEVOLI.
Luca Baldo, Domenico Bastino, Giancarlo Bergia, Massimo Bonifazio, Loredana Brussino, Francesco Cerchio, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Laura Ferrari, Aurora Flesia, Massimiliano Franco, Diego Goitre, Raffaele Latiana, Cesare Micanti, Lello Micanti, Renato Musso, Simona Sola, Teresa Vigliotta.
La presenza in piazza Vigo oggi non ha prodotto alcuna raccolta di fondi. Tuttavia, con Giacomo Scarcella, Carla Benotti, Vincenzo Grimaudo, Salvatore Finocchiaro e Locorotondo abbiamo preparato striscioni e lenzuola destinati al Villaggio San Lorenzo e ad altri amici abitanti in altre zone di None.Da segnalare, al carnevale nonese del pomeriggio,la presenza dell'associazione ecologista per la sostenibilità che con Paolo, Giorgia e Valeria Cremi Lai ha distribuito palloncini colorati con la scritta "Vogliamo l'aria pulita".Da ringraziare la partecipazione di Fausto Conrero e bellissimo il cappello di Giorgia.
RispondiEliminaAnna Massa si scusa per il ritardo e vorrebbe agiungere la sua firma al comunicato di NonUnoMaNoi sull'intervista provinciale.
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