I soggetti attuatori del P.E.C. nell'area compresa fra via Castagnole e via Faunasco si erano impegnati ad eseguire le opere di urbanizzazione primaria. Si trattava di
- realizzare la viabilità di collegamento tra Via Faunasco e Via Castagnole comprensiva di parcheggi pubblici, pista ciclabile, marciapiedi ed illuminazione pubblica;
- sistemare a verde pubblico e parcheggio l’area di proprietà comunale costituente il raccordo stradale tra la nuova viabilità in progetto e l’esistente Via Turati;
- realizzare un nuovo tratto di rete fognaria bianca e nera.
I lavori dovevano terminare entro il 15 gennaio 2011. Senonchè, i privati presentano una richiesta di proroga dei tempi di ultimazione delle opere, che risulterebbero, a detta dei soggeti attuatori, “pressoché ultimate, con eccezione per l’asfaltatura del tratto di strada realizzato come prolungamento di Via Faunasco (Via Melhab), il completamento dell’incrocio con Via Turati e la posa dei pali dell’illuminazione pubblica”. Responsabili dell'Ufficio Tecnico e Amministrazione comunale storcono il naso e non sembrano tanto convinti. Tuttavia, scrivono che “al di là delle giustificazioni piuttosto generiche addotte dai titolari del P.E.C., sussistono delle motivazioni tecniche tali da giustificare la concessione di una proroga”.
All'origine del “ritardo accumulato” sarebbe la “situazione generale di crisi economica che ha colpito il nostro paese ed in particolare il settore delle costruzioni edilizie”. Tradotto in italiano: molte abitazioni sono ancora invendute e “molti degli edifici previsti in progetto risultano tuttora in fase di costruzione”. Inoltre “il Comune non ha ancora avviato i lavori per la realizzazione della rotatoria su Via Castagnole di collegamento tra il nuovo tratto stradale previsto nell’ambito del P.E.C. e la Strada provinciale n.° 141”. D'altra parte sarebbe “inopportuno procedere in questo momento all’asfaltatura ed al completamento dei tratti stradali suddetti, in quanto gli stessi potrebbero venire danneggiati nell’ambito dei lavori di ultimazione delle costruzioni previste nel P.E.C. e di realizzazione della rotatoria succitata prevista nel corso del 2011”.
Morale della favola: crisi del mercato edilizio, mancata realizzazione della rotonda, possibilità di asfaltare e di veder rompere successivamente. Per evitare queste eventualità negative, il Comune concede una proroga di un anno “a partire dalla data del 15.11.2011”.
Tutto bene. Resta solo da chiarire come possa il Sindaco dichiarare al settimanale pinerolese che “nei prossimi mesi” gli sforzi finanziari della Giunta saranno diretti “sull'esecutivo di via delle Aie” e disegneranno “un anello comprendente Via De Gasperi, Via Faunasco, via Padre Angelico, Via Marconi e proprio vie delle Aie diventerà una vera e propria circonvallazione interna”.
Non dubitiamo dell'impegno della Giunta e delle difficoltà incontrate, ma il Sindaco parla con lingua biforcuta perchè promette da un lato un miglioramento della viabilità che dall'altro non potrà realizzare tanto presto, vista la proroga di un anno concessa ai proprietari delle abitazioni in costruzione tra via Faunasco e via Castagnole. Non si può schiacciare l'acceleratore per accontentare chi ha fretta e dall'altro allungare il brodo per accontentare chi ha l'opposto interesse a rallentare. La prima cittadina Simeone lo sa fare e tanti complimenti. Di via delle Aie si parla da un pezzo. Di vicolo Rho e della sua imminente pedonalizzazione, il ViceSindaco Stefano Rizzo parla dal 2008. Si tratta di una politica che mette l'annuncio al posto della realizzazione con il disinvolto obiettivo di attribuirsene il merito con largo anticipo. Tipo questa: alla Pancalera che chiedeva come spiegasse il largo margine del suo successo elettorale, la Simeone rispondeva nell'estate 2009 che le ragioni andavano ricercate nei “risultati raggiunti in questi anni, come la ristrutturazione dell'ex municipio che ha trasformato un edificio abbandonato in una "casa per la cultura ", una biblioteca che sarà tra le più moderne del territorio, ma anche per le scelte coraggiose come la realizzazione dell'argine e del senso unico in Via Roma».
Nel 2009 veniva data per finita un'opera che ancora adesso non lo è. Se si esclude il caffè, la biblioteca non è ancora aperta e i muri sono già scrostati. Il Sindaco non è nuova a questa pratica che ha imparato dal peggio dell'attuale inquilino di Palazzo Chigi.
Giancarlo Bergia
Loredana Brussino
Mario Dellacqua