sabato 27 aprile 2013

dove è finito il pd?

Non credo che si la si possa far passare liscia a quel centinaio di sedicenti rappresentanti del PD che nell'ombra hanno fatto mancare il loro voto a Romano Prodi quale candidato alla Presidenza della Repubblica. L'afasia e la paralisi a cui hanno condannato il loro partito, tutto il centro-sinistra e l'intero Parlamento non è accettabile. Per giunta si tratta di un altro durissimo colpo alla credibilità dei partiti e delle istituzioni agli occhi dei cittadini, a vantaggio dell'antipolitica dilagante. Qualunque sia stata la ragione che li ha spinti ad un tale indegno comportamento, ritengo che la loro permanenza nelle file del centro-sinistra e tanto meno del PD (di cui Romano Prodi è stato tra i maggiori ispiratori e fondatori) non sia più possibile. Vengano allo scoperto, se rimane loro un po' di dignità, e approdino velocemente ad altri lidi. Il PD e il centro-sinistra non possono più essere la loro casa.

Roberto Cerchio, None (TO)

2 commenti:

  1. Ho paura che cominci il vortice delle espulsioni reciproche al termine delle quali possa nascere una forza di sinistra indipendente dal neoliberismo, nemica delle disuguaglianze sociali, plurale e unitaria nei suoi assetti interni, rispettosa del potere degli iscritti, distinta dallo stato e impegnata non nella confezione di liste ma nel miglioramento democratico della vita quotidiana. In una parola una sinistra capace di perdere con dignità le prossime elezioni. Mario

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  2. Niente paura, il dissenso rientra. Le proteste erano finte o provvisorie. ciao mario

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