sabato 30 dicembre 2017

CI HA LASCIATO GIOVANNI PANOSETTI, militante operaio comunista



Era nato il 3 novembre 1944 nel lager di Esslingen a sud est di Stoccarda, dove erano stati deportati i genitori Amalia e Vittorio. Venuto alla luce sotto i bombardamenti che ferirono a morte il padre, la vita di Giovanni è stata una lotta continua per la giustizia sociale, sempre condotta senza clamori e senza carriere con un misto originale di umiltà, di altruismo, di spirito unitario e di inguaribile entusiasmo. Anche nei momenti di amarezza e di sconfitta. Nel 1969 fu tra i protagonisti più in vista della riscossa operaia nell'autunno caldo di Mirafiori.

Una bella foto lo coglie con il megafono alla testa del corteo che il 12 novembre 1969 guidò 20mila operai di Mirafiori all’Unione Industriale di via Fanti. Instancabile animatore della cellula comunista, il suo attivismo lo portò nei primi anni Settanta a far parte del Comitato Centrale del Pci.
Non sapeva stare lontano dai problemi e dalle aspirazioni dei lavoratori. La Fiat voleva invece il contrario. Prima lo licenziò per rappresaglia durante le lotte contrattuali del 1973. Poi, dopo un controverso accordo sindacale, lo confinò in un reparto che gli impediva qualsiasi contatto con il movimento sindacale durante l’orario di lavoro.
Dopo lo scioglimento del Pci, aderì a Rifondazione, ma negli ultimi anni si era particolarmente impegnato a difendere con l'ANPI la memoria della Resistenza.

Un abbraccio forte al figlio Angelo che ci aiuta sempre alla festainrosso.


Mario Dellacqua

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