Fin dal suo insediamento, l’Amministrazione Comunale per il quinquennio 2019/2024 ha attribuito importanza fondamentale “alla valorizzazione della partecipazione e del protagonismo della cittadinanza che a titolo spontaneo, volontario e gratuito mette a disposizione energie, risorse e competenze dirette al benessere della collettività”.
Il “rilevante volume di energie civili” che i cittadini attivi generano necessita però “di opportuni strumenti regolamentari, intesi a promuovere i processi di auto organizzazione” evitando ogni rischio di appesantimento burocratico. “Al fine di regolamentare il connubio tra cittadinanza attiva e pubblica amministrazione nella cura di beni comuni”, la Giunta comunale del 12 settembre ha approvato le linee di indirizzo “per la gestione condivisa dei beni comuni”. Il passo successivo sarà l’adozione di un apposito “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”.
I patti di collaborazione che potranno nascere riguardano “cittadini attivi e volontariato individuale, gruppi informali, comitati e altre forme di aggregazione spontanea di cittadini, associazioni legalmente riconosciute, istituzioni scolastiche e comitati di genitori”. Tutti potranno cooperare al raggiungimento degli obiettivi condivisi “sottoscrivendo un accordo di collaborazione che stabilisce le condizioni alle quali essi impiegano mezzi e attività di competenza”. Il Comune contribuirà “con proprie risorse materiali e personali, senza conferire alle parti risorse finanziarie”.
Gli interventi concordati cercheranno di garantire tutela, sviluppo e “valorizzazione dei beni in favore della collettività”. Gli ambiti più frequenti sono: “cura di spazi aperti a verde (aiuole, giardini condivisi, aree ludiche e sportive); attività di inclusione verso fasce deboli della popolazione, attività di coesione sociale, di promozione dell’integrazione, valorizzazione di ambienti culturali, con interventi singoli o diffusi, attività di sostegno e diffusione di culture (della salute, dell’alimentazione, dell’agricoltura sostenibile) o a sostegno della cittadinanza consapevole, attività sportive e di formazione”. Potranno essere piccole aree, marciapiedi, rotonde, porticati, panchine, portabici, pannelli pubblicitari, opere di tinteggiatura e interventi di arte grafica, segnalazioni di criticità nel funzionamento degli ecopunti e della raccolta differenziata dei rifiuti, irrigazione, potature, messa a dimora di piccole piante e arbusti.
Tutto quanto, in grande ma soprattutto nel piccolo e nel quotidiano, presenta grandi potenzialità per incrementare la qualità della vita nella nostra comunità locale.