Sul
sito della Provincia è recentemente comparso questo messaggio di Angelo Trezzi
in merito all'assistenza sociale nel Comune di Airasca. Lo pubblichiamo senza
commenti perché non ne ha bisogno.
Sono residente nel comune di Airasca, disoccupato da aprile
2013, di 47 anni e con sussidio di disoccupazione pari a 700 circa mese fino a novembre
2013. Da dicembre in casa mia non entrerà un euro in nessun modo.
Con la cifra
percepita possiamo solo mangiare e siamo in 4 di cui due bambini di 2 e 4 anni.
Certo non posso pagare le bollette e nemmeno l'affitto pari a 554 mese. Mi sono
rivolto al Comune ed ha provveduto una
tantum a pagare una bolletta arretrata del gas e l’assistente sociale mi
ha fatto dei versamenti pari a circa 150 mese di media in quanto non percepiti tutti i
mesi.
Il Sindaco mi ha fatto presente che non hanno fondi e
che ovviamente se io finisco in mezzo alla strada, o non posso vivere, loro non
possono fare nulla. L’assistente sociale mi ha ribadito che forse mi daranno
qualcosa, ma sicuramente i loro contributi finiranno e non posso fare il minimo
affidamento.
Io ho anche la sclerosi multipla e sono in corso di
domanda per invalidità civile che comprende anche sordità e problemi visivi. In
merito a questo, se non ho interpretato male la legge regionale assistenziale,
il Comune è tenuto a dare assistenza, come gli assistenti sociali, e se sono
inadempienti, il tutto deve essere segnalato in quanto percepiscono fondi da
Regione, Provincia e Stato in merito.
Tenga presente che l'assistente sociale nei colloqui
che tengo, mi chiede ogni volta se ho percepito soldi da qualcuno, praticamente
dovrei dire se qualcuno mi ha regalato qualcosa, oppure mi ha fatto un prestito
che poi io dovrei restituire.
Non mi pare un modo corretto di insinuarsi nella mia
vita privata in quanto se un amico mi ha fatto una donazione o prestito non
sono fatti loro oppure motivi per non darmi il sostegno. Una cosa è certa. Io i
miei bambini in mezzo alla strada non li vedrò di sicuro, e nemmeno farò lo
zingaro o barbone e sinceramente tra pochi mesi, quando non avrò nemmeno per
mangiare, visto che per la casa avrò lo sfratto e le utenze saranno staccate,
proprio non so cosa farò come gesto, ma visto che nulla ho da perdere, qualche
gesto disperato non lo escludo.
I miei cordiali saluti.
Angelo Trezzi
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