Al Consiglio comunale del 29 gennaio Luca Ferrua,
consigliere delegato al Commercio, ha presentato il progetto di
riqualificazione e sviluppo del “centro commerciale naturale urbano”:
una “sequenza di esercizi commerciali e di altre attività di servizio,
ubicati nelle zone che si affacciano, in prevalenza, su vie o piazze urbane e
che possono costituirsi in forma associata e/o societaria, anche a capitale
misto, per la gestione comune di servizi e di azioni di promozione e marketing”.
Gli interventi progettati, “anche di natura
urbanistico-edilizia”, vogliono valorizzare gli addensamenti commerciali
urbani, recuperare le piccole e medie imprese, preservare, sviluppare e
potenziare la funzione del commercio, anche con riferimento al contributo che
esso fornisce alle varie forme di aggregazione sociale ed all’assetto urbano.
Si tratta di organizzare l’illuminazione pubblica, la viabilità e
la dotazione di spazi per la sosta. Si tratta di promuovere la qualificazione
formale e funzionale degli spazi, l’arredo urbano e gli impianti di promozione
pubblicitaria. Un po' di innocua fuffa con “gli strumenti di finanziamento
delle attività con particolare riguardo alla compartecipazione
pubblico-privato; la promozione dell’offerta commerciale sul web; la
regolamentazione degli orari e delle modalità di offerta del servizio; la
definizione delle iniziative promozionali (concorsi, manifestazioni, premi); le
sinergie con il commercio ambulante”.
Naturalmente, “tali azioni vengono concepite,
secondo un disegno complessivo di organizzazione del commercio in None ed in
termini fra di loro integrate e nell’ottica di concorrere alle politiche urbane
generali poste in essere dall’Amministrazione Comunale”.
Nella delibera, Luca Ferrua
comunica che il progetto è stato sottoposto “per l’acquisizione di pareri,
proposte e suggerimenti” all’Associazione Commercianti che “ha
deliberato un esito positivo”. Successivamente, “una prima proposta” è
stata “rielaborata in funzione delle osservazioni dell’Associazione
Commercianti, valutate dalla Giunta Comunale”.
Il programma concordato potrà
essere attuato in un arco temporale di cinque anni, modificabile “in
funzione delle effettive disponibilità finanziarie, di eventuali contributi
oltreché delle mutate esigenze del settore, tramite un monitoraggio annuale che
verrà promosso dall’Assessore competente” che succederà a Ferrua nel
prossimo quinquennio.
Le possibili fonti di finanziamento
del programma sono comunali, regionali, provinciali, statali ed europee. Potranno
concorrere anche “fondi privati resi disponibili dall’Associazione Locale
dei Commercianti che potranno essere impiegati anche direttamente dalla
medesima Associazione, previa stipula di atto convenzionale con il Comune che
regoli eventualmente anche la compartecipazione del Comune”. Vista l'aria
che tira, più probabile però che il Comune trasferisca fondi – se li trova
- all’Associazione Commercianti “nell’ambito
dei contributi volti alla promozione del Commercio”.
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