Il 9 settembre la Giunta si è riunita per approvare il Piano
delle Performance, cioè degli obiettivi di miglioramento della qualità dei
servizi offerti alla cittadinanza che, se raggiunti nel 2015, concorreranno
all'assegnazione delle indennità di risultato ai dipendenti comunali
responsabili di servizio.
Una legge del 2009
prevede infatti “che le Amministrazioni Pubbliche debbano sviluppare il
ciclo di gestione della performance, avente fra gli obiettivi primari il conseguimento
di una migliore organizzazione del lavoro, il progressivo miglioramento della
qualità delle prestazioni erogate al pubblico, il raggiungimento di adeguati
livelli di produttività del lavoro pubblico favorendo il riconoscimento di
meriti e demeriti dei dirigenti pubblici e del personale”.
La Performance si
sviluppa attraverso: “- definizione e assegnazione degli obiettivi da
raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; -
collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse; - monitoraggio in
corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; -
misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; -
utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; -
rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo,
ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai
cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi”. Per “poter essere individuati quali
oggetto di misurazione e valutazione per l’applicazione del sistema premiante e
performante”, gli obiettivi devono presentare alcune caratteristiche.
Devono essere “rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della
collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle
strategie dell'amministrazione”. Devono essere “specifici e misurabili
in termini concreti e chiari”. Devono “determinare un significativo
miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi”. Vanno
legati “ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un
anno”. Vanno “commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard
definiti a livello nazionale e internazionale, nonché da comparazioni con
amministrazioni omologhe”. Devono essere “confrontabili con le tendenze
della produttività dell'amministrazione con riferimento, ove possibile, almeno
al triennio precedente”. Devono tenere conto della “quantità e della
qualità delle risorse disponibili.”
L'approvazione del
piano delle performance per il 2014 era stato accompagnato da notevoli
polemiche causate da un nostro errore di cui abbiamo chiesto immediatamente
scusa non appena ci era stato fatto rilevare (vedi www.nonunomanoi.blogspot.it del 27 maggio 2015).
Esso consisteva nell'aver confuso il salario accessorio con l'indennità di
risultato e ciò era bastato ad accusarci di demagogia, di populismo spicciolo e
di “modestissime finalità speculative”.
Nel nostro intervento
del 21 maggio 2015 pubblicato sul numero di maggio-giugno del “Mondo di
None” e comparso sul blog www.nonunomanoi.blogspot.it
auspicavamo però per il 2015 “che l’amministrazione comunale, una volta
approvato il Bilancio”, approvasse il Piano Performance “in tempi più celeri, non a
fine anno o quasi, quando gli obiettivi da raggiungere possono agevolmente
essere presentati a consuntivo come risultati raggiunti al cento per cento e
quindi utili a 'meritare' la quota incentivante di salario
accessorio ai responsabili di servizio”.
Prendiamo atto con
piacere che quest'anno l'Amministrazione comunale ha scelto tempi più rapidi
per l'approvazione del Piano delle Performance.
Dall'angolo di via Roma 11 Loredana Brussino,
Mario Dellacqua, Angelo Pibiri
22 settembre 2015 COMUNICATO
N. 57
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