Discutendo con alcuni amici come accogliere
anche a None alcuni profughi che cercano scampo dalla guerra o dalla fame (uno
ogni mille abitanti), ci chiediamo come fare per salvaguardare legalità,
umanità, coesione sociale e sicurezza della vita quotidiana. Un bel rebus.
Di fronte alla catastrofe umanitaria che non
durerà il tempo di un'emergenza pronta a rientrare subito, siamo chiamati a un
salto di qualità. Vedremo quale grado di civiltà siamo capaci di esprimere.
E va bene. Mentre ci disponiamo all'inedito
cimento, un amico mi segnala sull'Eco del Chisone una notizia che mi era
sfuggita, pur decorosamente collocata a pagina 9 del settimanale pinerolese.
A Baudenasca un matrimonio è stato celebrato
con un elicottero e due limousine. Niente. Mi chiedo da dove vengano le
minacce alla tranquillità della nostra vita quotidiana: dalla presenza dei
disperati che hanno il torto oggettivo di essere nati dalla parte sbagliata del
globo o dal privilegio così civilmente ostentato?
E la nostra economia va male perchè i ceti
subalterni si ostinano a voler vivere “al di sopra delle nostre possibilità”
o perchè lo spettacolo delle crescenti disuguaglianze viene accettato e
guardato dalla cosiddetta società civile come se fosse naturale, con indifferenza
quando non con invidia?
Complimenti all'autore dell'articolo per la
discrezione che gli ha consigliato di non far nomi. Sempre meglio essere
prudenti e non demonizzare la ricchezza.
Auguri agli sposi e noi cerchiamo di mettere
la testa a posto: l'importante è sapere dove.
Vedi E. AVICO, Bono in elicottero! “L'Eco
del Chisone”, 9 settembre 2015, p. 9.
Mario Dellacqua
DALL'ANGOLO DI VIA
ROMA 11 COMUNICATO N. 54 12 SETTEMBRE 2015
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