giovedì 17 settembre 2015

LIMOUSINE AL MATRIMONIO



Discutendo con alcuni amici come accogliere anche a None alcuni profughi che cercano scampo dalla guerra o dalla fame (uno ogni mille abitanti), ci chiediamo come fare per salvaguardare legalità, umanità, coesione sociale e sicurezza della vita quotidiana. Un bel rebus.
Di fronte alla catastrofe umanitaria che non durerà il tempo di un'emergenza pronta a rientrare subito, siamo chiamati a un salto di qualità. Vedremo quale grado di civiltà siamo capaci di esprimere.
E va bene. Mentre ci disponiamo all'inedito cimento, un amico mi segnala sull'Eco del Chisone una notizia che mi era sfuggita, pur decorosamente collocata a pagina 9 del settimanale pinerolese.
A Baudenasca un matrimonio è stato celebrato con un elicottero e due limousine. Niente. Mi chiedo da dove vengano le minacce alla tranquillità della nostra vita quotidiana: dalla presenza dei disperati che hanno il torto oggettivo di essere nati dalla parte sbagliata del globo o dal privilegio così civilmente ostentato?
E la nostra economia va male perchè i ceti subalterni si ostinano a voler vivere “al di sopra delle nostre possibilità” o perchè lo spettacolo delle crescenti disuguaglianze viene accettato e guardato dalla cosiddetta società civile come se fosse naturale, con indifferenza quando non con invidia?
Complimenti all'autore dell'articolo per la discrezione che gli ha consigliato di non far nomi. Sempre meglio essere prudenti e non demonizzare la ricchezza.
Auguri agli sposi e noi cerchiamo di mettere la testa a posto: l'importante è sapere dove.
Vedi E. AVICO, Bono in elicottero! “L'Eco del Chisone”, 9 settembre 2015, p. 9.

                                                                                                        Mario Dellacqua

DALL'ANGOLO DI VIA ROMA 11 COMUNICATO N. 54 12 SETTEMBRE 2015

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