mercoledì 29 marzo 2017

la sinistra che verrà

Cari amici del manifesto,
credo sia poco utile rompersi la testa e mettere il grosso delle nostre poche energie nella questione della rigenerazione di un soggetto-partito veramente di sinistra e delle sue eventuali e possibili alleanze. Credo che prima di rappresentare sia necessario essere e fare.
Ci sono diritti civili, sociali, sanitari, ambientali, formativi, informativi, intellettuali, migratori etc. non garantiti dalle Istituzioni? Lavoriamo sul territorio per praticarli cercando di fare rete. Chi di noi si ritiene di sinistra (perché crede che non ci sia vera libertà senza giustizia e solidarietà) e ancora non opera in un movimento, in un'associazione o in un sindacato inizi a farlo senza intenti strumentali ma anche senza abbassare lo sguardo.
Lo dobbiamo fare perché è nostro dovere ma alla lunga si rivelerà una risorsa per essere meno soli e vivere meglio. E poi parliamoci: la politica istituzionale verrà di conseguenza e sarà nuovamente ben radicata.

Roberto Cerchio

Pubblicato su "il manifesto" del 28 marzo 2017

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