giovedì 9 gennaio 2020

SERGIO MATTARELLA


Compare su Face Book con la bocca coperta da un nastro e la scritta: stai zitto. E' colpevole di aver rilevato profili di dubbia costituzionalità nel “Decreto Sicurezza” che persino questo governo stenta a rimuovere: più clandestini ci sono da perseguire (criminalizzati non per quello che fanno, ma per quello che sono), più crescono i consensi all'uomo che chiede pieni poteri per mettere ordine. Anche lui truffa i soldi dello Stato (vedi 49 milioni), ma è un ottimo patriota perchè protegge i confini nazionali dagli stranieri e questo basta a giustificare il sacrificio. L'innovazione del nastro al posto dell'olio di ricino, purtroppo non cambia di natura allo squadrismo, per fortuna ancora fermo allo stadio del desiderio impunemente espresso.

L'episodio minore non è tuttavia da addebitarsi alla goliardia di un pecoraru malandrinu che entra in chiesa e non si inginocchia e non si toglie lu berrettinu, ma si inserisce in un clima più vasto di incrudelimento dell'odio, di cui è spia la disinvoltura del linguaggio.

L'episodio interroga tutti: ma gli squadristi del XXI secolo che cosa sanno fare, oltre a chiedere di tappare la bocca a Sergio Mattarella (senza alcun ritegno, tra l'altro, per la memoria del fratello Piersanti)?

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