Circolo del Partito Democratico di None
Verbale riunione Direttivo del 27/10/09
Sala conferenze del Comune di None
Presenti: Drago Ignazio, Codispoti Gregorio, Contu Nino, Simeone Maria Luisa, Ferrua Luca, Guagliardo Sergio, Aurelio Franco, Mazzei Mario, Astore Giuseppe, Ferrari Laura,
La riunione si apre alle ore 21,15
Il Segretario Drago introduce la serata con il tema all’ordine del giorno che verte sul progetto della centrale a biomasse presentato a None dal gruppo imprenditoriale Benarco.
In premessa, Drago evidenzia che, completato tutto il lungo iter congressuale culminato con le primarie di domenica 25/10/09 e l’elezione del nuovo segretario nazionale, quanto prima (entro novembre) sarà indetta un’assemblea degli iscritti locali per eleggere il nuovo Direttivo e la nuova Segreteria del Circolo. Comunica che è intenzione del Circolo promuovere un dialogo costante con l’Amministrazione attraverso incontri periodici (a cadenza mensile) per essere informati sullo stato delle diverse iniziative. Nel contempo, evidenzia che su questioni di una certa rilevanza, come quella che sarà testè discussa, è opportuno che il partito formuli una propria posizione sul tema e ne dia comunicazione e pubblicità.
Astore ritiene che tutti gli incontri del circolo, e a tutti i livelli di rappresentanza (Segreteria, Direttivo, Assemblea) siano verbalizzati e resi pubblici. Sottolinea che la posizione che sarà elaborata dal partito sulle varie questioni, al di là del rapporto di collaborazione e vicinanza con l’Amministrazione, dovrà essere autonoma e indipendente.
Si entra nel merito della discussione sul tema della centrale a biomasse, di cui si riportano in sintesi le posizioni espresse dai partecipanti alla riunione.
Codispoti:
Evidenzia che le sole informazioni pubbliche oggi disponibili sul tema, al di là della ricerca condotta a livello personale (internet, testi, etc…) sono quelle ricavate nell’incontro del 1/10/09 organizzato dall’associazione ecologista di Giarrusso. Sulla base delle informazioni così reperite, la sua posizione personale è di contrarietà al progetto. Infatti non ravvede, nel rapporto costi/benefici, alcun elemento favorevole all’installazione di un impianto a biomasse nel nostro paese. Ritiene che la presenza e le giustificazione apportate dal rappresentate della Provincia nell’incontro del 1/10/09 sia stata molto carente. Visto tutto il tempo fino ad oggi trascorso, il partito deve al più presto elaborare una posizione chiara sul tema, anche nei confronti dell’amministrazione.
Simeone:
Ritiene che molte delle informazioni passate nella riunione del 1/10/09 non siano state presentate in modo corretto.
L’incentivazione riguardo alle centrali biomasse proviene dalle leggi volute dall’allora ministro Pecoraro Scanio e oggi tutti gli enti devono adoperarsi per la loro installazione nel territorio.
La Regione Piemonte e la Provincia di Torino spingono in modo inequivocabile su questi progetti, rispetto ai quali i comuni possono ben poco. Al massimo possono cercare di spuntare le migliori condizioni in convenzione per mitigare l’impatto dell’opera e trarne qualche vantaggio economico (riduzione bollette energia, opere di compensazione, etc..).
Chi ha ritenuto di mettersi di traverso, come la Provincia di Asti, ha dovuto poi subire ricorsi al TAR nei quali è uscita sconfitta. Oggi, qualunque cittadino privato può presentare istanza in Provincia per l’installazione di un impianto a biomasse di piccole dimensioni, anche su suolo agricolo, e l’iter per l’approvazione e l’autorizzazione di un tale impianto è praticamente senza ostacoli (non è prevista, per esempio nessuna procedura di VIA): entro 180 giorni dalla presentazione del progetto, la Provincia è obbligata a dare il suo parere. Attualmente i termini dei 180 giorni, partiti dopo la CdS del 11/06/09, sono rimasti sospesi perché la Provincia aveva richiesto della documentazione integrativa ai proponenti, che risulta essere stata consegnata lo scorso 11/10/09: pertanto, ora i tempi sono ripartiti.
In ogni caso la centrale prevista a None è legittima su tutti i punti di vista e conforme a tutti i requisiti di sicurezza. Per quanto concerne la mancata pianificazione che porta ad un proliferare indistinto di queste iniziative, questa è il frutto di un vuoto legislativo contro il quale il comune è impotente, così come gli altri entri quali la Provincia.
La costruzione della centrale dovrà essere contestuale alla realizzazione della rete del teleriscaldamento, a carico dei proponenti: le due cose non possono essere distinte. In merito ha avuto precise rassicurazioni sia dalla Provincia che dall’assessore regionale Conti.
La sua opinione, a prescindere da ciò, è comunque favorevole al progetto, o per lo meno di non contrarietà. Ritiene che il ricorso a tecnologie come le biomasse sia l’unico modo concreto per evitare il ritorno al nucleare, del quale è molto più preoccupata.
Astore:
E’ contrario al progetto: a motivazione delle sue opinioni, ha preparato un documento che mette in discussione con gli altri partecipanti (vedi in seguito).
Contesta il fatto che il comune sia impotente rispetto a tale iniziativa. Il Sindaco e il Consiglio Comunale sono organi sovrani sul territorio comunale e possono, se vogliono, non concedere l’autorizzazione urbanistica e edilizia per la realizzazione dell’impianto. In ogni caso, sono in grado di ostacolare e ritardare l’iter approvativo, e se ritengono che l’impianto sia inutile o peggio dannoso per la comunità, non devono fermarsi o farsi intimorire da possibili rischi di battaglie legali (vedi ricorsi al TAR) da parte dei proponenti. Ritiene che iniziative come quelle della Benarco abbiano soprattutto fini speculativi che attecchiscono là dove e solo se c’è un terreno fertile pronto ad accoglierle.
Constata che, a tutt’oggi, non è assolutamente chiara la posizione dell’Amministrazione in merito, dal momento che, a parte le interviste del Sindaco sull’Eco del Chisone e sul Mondo, nessun amministratore ha palesato un opinione o una posizione. Prende atto della posizione espressa testè dal Sindaco di non contrarietà all’iniziativa.
Simeone:
Precisa che, al di là della sua opinione personale, l’Amministrazione sta discutendo al suo interno la questione e non è ancora addivenuta ad una decisione. Questa sarà presa quando tutti gli elementi di conoscenza saranno disponibili: tra questi, le condizioni che saranno espresse nello schema di convenzione con il proponente.
Ferrua:
Allo stato attuale delle cose, è personalmente contrario al progetto perché non ravvede alcun beneficio per i cittadini, né un particolare interesse pubblico nell’opera. Ritiene che l’intento dell’iniziativa sia solamente di tipo speculativo. In particolare è oltremodo scettico sulla realizzazione della rete di teleriscaldamento. Prima di avallare un progetto di questo tipo, sarebbe stato più opportuno un indagine conoscitiva per capire quale interesse e opportunità ci fosse nel paese rispetto al teleriscaldamento. Inoltre evidenzia che l’eventuale riconversione delle colture agricole (mais) per la produzione di legna o cippato non è di interesse nel mondo agricolo locale perché considerato da questi antieconomico.
Guagliardo:
Non ha pregiudiziali particolari nei confronti delle biomasse, tuttavia ravvisa un difetto di comunicazione e di informazione: a tutt’oggi nessuno conosce bene il progetto perché nessuno lo ha illustrato con chiarezza. Per questa ragione, allo stato della situazione attuale, la sua opinione è di contrarietà al progetto. In merito gradirebbe che si approfondisse al meglio il tema con degli specialisti. Evidenzia che a tutt’oggi, non è stata palesata la posizione dell’amministrazione; gradirebbe un confronto più ampio con la stessa a riguardo di tutta la politica ambientale ed energetica.
Aurelio:
Esprime perplessità sulle biomasse, in termini di redditività energetica di tali impianti. Altre forme di impanti, come il fotovoltaico, il solare, etc.. garantiscono redditività ben maggiori. In ogni caso, per quanto concerne le biomasse, la tendenza sempre più perseguita e corretta è quella di realizzare piccoli impianti, quasi a scala familiare, piuttosto che centrali come quelle di None, in modo da limitare gli impatti e favorire la possibilità di una catena corta, tra la produzione del legname e l’utilizzatore finale dell’energia.
Drago:
Esprime serie preoccupazioni e dubbi riguardo l’impianto a biomasse: in particolare il problema dell’approvigionamento pone seri interrogativi sulla qualità del materiale che saà bruciato. Chi si preoccuperà e garantirà i controlli? In ogni caso, allo stato delle conoscenze attuali, non è ancora in grado di definire qual è la sua posizione definitiva. Ritiene che il circolo debba farsi carico di organizzare altri incontri di approfondimento, coinvolgendo esperti imparziali sul tema.
Simeone:
In risposta a Drago evidenzia che, nel caso l’iniziativa vada avanti, l’Amministrazione si farà garante nei confronti della cittadinanza dei controlli sui materiali di combustione, attraverso un’apposita commissione maggioranza-opposizione a questo dedicata. Anche l’Amministrazione ha in animo di organizzare almeno un’altra riunione pubblica, coinvolgendo nuovamente l’ing.Poggio, per approfondire ulteriormente le varie tematiche tecniche.
Contu:
E’ dell’opinione che la centrale biomasse sia del tutto inutile a None: non c’è alcuna convenienza a portare avanti un progetto di questo genere. Ritiene che sia per certi versi una “boutade”.
Ferrari:
E’ fermamente contraria al progetto: tutte le informazioni e le posizioni raccolte nell’assemblea del 1/10/09 sono tutte di segno contrario all’iniziativa. Ritiene indispensabile che il partito si esprima in modo chiaro sul tema, così come era stato concordato nella precedente riunione degli iscritti.
Astore:
Chiede che venga messo in discussione il documento da lui preparato, in modo che, allo stato della discussione condotta e delle informazioni disponibili, il partito renda pubblica la sua posizione.
Tutti i presenti concordano: il documento viene messo in discussione, emendato in alcuni passaggi e infine approvato.
La riunione si chiude alla 1,00. Il documento finale sarà inviato agli organi di stampa e affisso negli spazi pubblici.
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