domenica 15 giugno 2014

ABILITA' DEL MITE GARRONE

Nella seduta del Consiglio comunale che l'11 giugno ha celebrato il suo insediamento, il Sindaco Enzo Garrone ha scelto un profilo basso e asciutto. Lo preferisco a quello strappalacrime, strappaapplausi e autocelebrativo che ci è stato inflitto nel decennio precedente. Ma la nota positiva non deriva solo dallo stile essenziale, ma anche dall'abilità con la quale ha cercato di neutralizzare sul nascere polemiche e attacchi personali, esortando tutti a spostare la gara sul terreno del confronto programmatico.
Garrone vuole rispettare la minoranza e stabilire con essa un rapporto leale, aperto e alla luce del sole, fondato sul riconoscimento dell'utilità del ruolo di stimolo e di salutare controllo che è chiamata ad esercitare. Lo si è capito quando ha riconosciuto di aver “tratto qualche beneficio” dalla sua partecipazione agli incontri dell'angolo sui temi della vita amministrativa. Non solo: ha aggiunto che sarebbe lieto di poter continuare quei confronti nella sua nuova veste di Sindaco e nel diverso contesto del Consiglio comunale.

Il nuovo Sindaco ha anche chiarito che vuole “mettere una pietra sopra” a certe asprezze della campagna elettorale che hanno trovato posto sull'ultimo numero del “Mondo di None”.

Più debole e meno efficace è apparsa la sua difesa delle modalità prescelte nella nomina del nuovo vicesindaco, ma ora è meglio lasciarsi alle spalle queste schermaglie obsolete, per fare posto al combattimento democratico e programmatico. Questi sono tempi in cui è più bravo chi comincia consapevole che bisogna fare nozze con fichi secchi.

Mario Dellacqua

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