venerdì 27 giugno 2014

SEL e dintorni

Ha ragione Martina Nardi a chiedere chiarimenti sulla linea politica di Sel ma non credo che possa essere di utilità alcuna confluire ininfluentemente nel PD e quindi nello schema delle piccole larghe intese che ha soppiantato quell'ipotesi di coalizione di centro-sinistra che rispondeva al nome di "Italia. Bene Comune".
Potrebbe invece esserlo costruire qualcosa di alternativo a questa Europa e a questo PD ma nella prospettiva di rimanere in Europa e di una futura rinnovata alleanza con un PD costretto dalla realtà ma anche dal "peso" di quel qualcosa, a spostare più "a sinistra" il suo baricentro politico.
Insomma: nessuna confluenza ma anche nessun essere alternativi a prescindere. In altre parole: rapporto altamente dialettico sia con il PD di Renzi che con le altre forze della lista Tsipras.
Si tratta, credo, di lavorare sodo soprattutto nei territori, sia all'interno delle istituzioni locali che, al fianco di associazioni e movimenti, nei luoghi del conflitto sociale e civile ma con uno sguardo sapientemente europeo e globale.
Certamente difficile ma non impossibile.
 

Roberto Cerchio
 

il manifesto, 26.6.2014

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