mercoledì 22 ottobre 2014

Comunicato n. 9 - COMMERCIO: UN'ALTRA OCCASIONE PERSA


La tensostruttura di "NoneAlCioccolato" fotografata da Alessandro Lambra

La prima riunione della Commissione urbanistica del 2 ottobre ha condotto un iniziale esame delle carte progettuali relative alla domanda di insediamento di un nuovo Centro commerciale nell'area da riqualificare compresa fra la Statale 23 e la via Roma. Poichè l'arrivo di un ennesimo supermercato ha destato la preoccupazione di gran parte del mondo del piccolo commercio, il rappresentante della minoranza di “Progetto comune”, Federico Ciaffi, ha chiesto se fosse stato calcolato l'impatto di una simile iniziativa sul commercio locale e ha chiesto se l'Associazione commercianti fosse stata investita per esprimere un suo parere formale.
Il rappresentante della maggioranza Gaetano Cetrangolo ha risposto che il parere dell'Associazione commercianti non può avere alcun potere vincolante. Il rappresentante di “Progetto comune” ha confermato la sua richiesta di acquisire il parere formale dell'Associazione commercianti. Il rappresentante della maggioranza ha aggiunto che il Comune non ha alcun potere per intervenire su una materia che è di competenza regionale.
Tutto vero e lo sapevamo, pur nella debolezza delle nostra esperienza in campo amministrativo, anche se oggi fa un certo effetto sentir spiegare che il Comune ha le mani legate da chi fino a ieri - dicembre 2013 - guidava il picchettaggio al Mercatò capeggiando con il movimento dei forconi la protesta di tanti dettaglianti contro la grande distribuzione.
In effetti nessun Comune ha il potere di impedire nuovi insediamenti commerciali, anche se ha il dovere di far sentire la sua voce perchè siano rispettati tutti gli standard urbanistici e segnatamente le disposizioni che tutelano sicurezza e efficienza di una viabilità a None sempre più problematica.
L'attuale Amministrazione comunale sa benissimo che c'è un unico modo per arginare i contraccolpi sull'occupazione derivanti dal dilagare dei grandi centri commerciali: valorizzare le particolari attrattive dei centri storici con una gamma di interventi sull'arredo urbano e sulla viabilità capaci di incentivarne accoglienza e vivibilità. Per questa via si può incoraggiare il radicamento, la difesa o l'arrivo di sempre più moderne iniziative artigianali e commerciali in grado di reggere la sfida della competitività con il continuo aggiornamento della qualità dei loro prodotti.
Se anche il restauro del Campanile di San Rocco rientra in questa opera di “miglioramento della qualità ambientale del centro commerciale naturale”, resta da capire come mai nel dicembre 2013 l'Amministrazione comunale si è lasciata sfuggire l'opportunità di partecipare al Bando regionale che aveva la finalità di contribuire con fondi regionali alla “riqualificazione di spazi pubblici destinati o da destinarsi ad aree mercatali”. Il Bando sembrava fatto apposta per rispondere a molteplici esigenze che None da sola, con le sue sole risorse, non può soddisfare. Il Bando puntava alla “valorizzazione del tessuto commerciale urbano”, alla “rivitalizzazione delle realtà minori”, alla “qualificazione del territorio” e alla “creazione di centri commerciali naturali”. Si potevano realizzare pavimentazioni con particolare riguardo alle barriere architettoniche, interventi sull'illuminazione e sull'arredo urbano (cestini portarifiuti, rastrelliere per biciclette), infrastrutture fognarie, servizi igienici, opere relative alla sicurezza dei mercati. Nessuna di queste possibilità interessava l'Amministrazione comunale? Neppure l'acquisto di “tensostrutture finalizzate ad ospitare manifestazioni fieristiche (..) in spazi espositivi non permanenti”?
Gli amministratori e gli Assessori al Commercio di allora – che sono più o meno gli amministratori e gli Assessori al Commercio di oggi –  pur riconfermati per la loro esperienza collaudata contro l'incapacità conclamata dei loro competitori, hanno perso di vista o addirittura non hanno visto questa opportunità che è stata invece sfruttata da decine di Comuni piemontesi tra i quali Alpette (95mila euro), Volvera (300mila euro), Settimo (400mila euro), Ciriè (400mila euro), Chieri (400mila euro), Racconigi (229mila euro), Virle (73.500 euro).
Non bastava la vicenda ingloriosa della rinuncia alla Scuola materna: un'altra volta Sindaco e Giunta sono stati colti impreparati e distratti. Molti annunci, molte rassicurazioni, ma pochi strumenti di programmazione, tanta navigazione a vista e altre occasioni perse.

15 ottobre 2014 dall'angolo di via Roma 11 Loredana Brussino, Federico Ciaffi e Mario Dellacqua

2 commenti:

  1. La fotografia è di Claudio Bonifazio. Mi scuso con lui e con Alessandro. Ciao a tutti. Mario Dellacqua

    RispondiElimina
  2. Possibile chè l unica soluzione chè hanno è quello di uccidere quel poco di commercio chè cè!? Bisognerebbe anche trovare soluzione anche per l area destinata a bar del Mercatò perché è chiusa? E il mitico Di x Di riaprirà oppure vedremo desolatamente vuota un area vivissima anni or sono! Angelo Nostro dacci una risposta o un segno...

    RispondiElimina