La tensostruttura di "NoneAlCioccolato" fotografata da Alessandro Lambra |
La prima riunione della Commissione
urbanistica del 2 ottobre ha condotto un iniziale esame delle carte progettuali
relative alla domanda di insediamento di un nuovo Centro commerciale nell'area
da riqualificare compresa fra la Statale 23 e la via Roma. Poichè l'arrivo di
un ennesimo supermercato ha destato la preoccupazione di gran parte del mondo
del piccolo commercio, il rappresentante della minoranza di “Progetto comune”,
Federico Ciaffi, ha chiesto se fosse stato calcolato l'impatto di una simile
iniziativa sul commercio locale e ha chiesto se l'Associazione commercianti
fosse stata investita per esprimere un suo parere formale.
Il rappresentante della maggioranza
Gaetano Cetrangolo ha risposto che il parere dell'Associazione commercianti non
può avere alcun potere vincolante. Il rappresentante di “Progetto comune”
ha confermato la sua richiesta di acquisire il parere formale dell'Associazione
commercianti. Il rappresentante della maggioranza ha aggiunto che il Comune non
ha alcun potere per intervenire su una materia che è di competenza regionale.
Tutto vero e lo sapevamo, pur nella
debolezza delle nostra esperienza in campo amministrativo, anche se oggi fa un
certo effetto sentir spiegare che il Comune ha le mani legate da chi fino a
ieri - dicembre 2013 - guidava il picchettaggio al Mercatò capeggiando con il
movimento dei forconi la protesta di tanti dettaglianti contro la grande
distribuzione.
In effetti nessun Comune ha il potere
di impedire nuovi insediamenti commerciali, anche se ha il dovere di far
sentire la sua voce perchè siano rispettati tutti gli standard urbanistici e
segnatamente le disposizioni che tutelano sicurezza e efficienza di una
viabilità a None sempre più problematica.
L'attuale Amministrazione comunale sa
benissimo che c'è un unico modo per arginare i contraccolpi sull'occupazione
derivanti dal dilagare dei grandi centri commerciali: valorizzare le
particolari attrattive dei centri storici con una gamma di interventi sull'arredo
urbano e sulla viabilità capaci di incentivarne accoglienza e vivibilità. Per
questa via si può incoraggiare il radicamento, la difesa o l'arrivo di sempre
più moderne iniziative artigianali e commerciali in grado di reggere la sfida
della competitività con il continuo aggiornamento della qualità dei loro
prodotti.
Se anche il restauro del Campanile di
San Rocco rientra in questa opera di “miglioramento della qualità
ambientale del centro commerciale naturale”, resta da capire come mai nel
dicembre 2013 l'Amministrazione comunale si è lasciata sfuggire l'opportunità
di partecipare al Bando regionale che aveva la finalità di contribuire con
fondi regionali alla “riqualificazione di spazi pubblici destinati o da
destinarsi ad aree mercatali”. Il Bando sembrava fatto apposta per
rispondere a molteplici esigenze che None da sola, con le sue sole risorse, non
può soddisfare. Il Bando puntava alla “valorizzazione del tessuto
commerciale urbano”, alla “rivitalizzazione delle realtà minori”,
alla “qualificazione del territorio” e alla “creazione di centri
commerciali naturali”. Si potevano realizzare pavimentazioni con particolare
riguardo alle barriere architettoniche, interventi sull'illuminazione e
sull'arredo urbano (cestini portarifiuti, rastrelliere per biciclette),
infrastrutture fognarie, servizi igienici, opere relative alla sicurezza dei
mercati. Nessuna di queste possibilità interessava l'Amministrazione comunale?
Neppure l'acquisto di “tensostrutture finalizzate ad ospitare
manifestazioni fieristiche (..) in spazi espositivi non permanenti”?
Gli amministratori e gli Assessori al
Commercio di allora – che sono più o meno gli amministratori e gli Assessori al
Commercio di oggi – pur riconfermati per
la loro esperienza collaudata contro l'incapacità conclamata dei loro
competitori, hanno perso di vista o addirittura non hanno visto questa
opportunità che è stata invece sfruttata da decine di Comuni piemontesi tra i
quali Alpette (95mila euro), Volvera (300mila euro), Settimo (400mila euro),
Ciriè (400mila euro), Chieri (400mila euro), Racconigi (229mila euro), Virle
(73.500 euro).
Non bastava la vicenda ingloriosa
della rinuncia alla Scuola materna: un'altra volta Sindaco e Giunta sono stati
colti impreparati e distratti. Molti annunci, molte rassicurazioni, ma pochi
strumenti di programmazione, tanta navigazione a vista e altre occasioni perse.
15 ottobre 2014 dall'angolo di via
Roma 11 Loredana Brussino, Federico Ciaffi e Mario Dellacqua
La fotografia è di Claudio Bonifazio. Mi scuso con lui e con Alessandro. Ciao a tutti. Mario Dellacqua
RispondiEliminaPossibile chè l unica soluzione chè hanno è quello di uccidere quel poco di commercio chè cè!? Bisognerebbe anche trovare soluzione anche per l area destinata a bar del Mercatò perché è chiusa? E il mitico Di x Di riaprirà oppure vedremo desolatamente vuota un area vivissima anni or sono! Angelo Nostro dacci una risposta o un segno...
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