mercoledì 27 aprile 2016
lunedì 25 aprile 2016
dov'è finita l'europa del 25 aprile?
Il 6 aprile 1924 in Italia si svolgono le ultime elezioni libere. Il Partito Nazionale Fascista e i suoi alleati le vincono con il 65% dei voti. Ci vorranno più di vent'anni e una guerra mondiale per mettere fine ad una stagione di nazionalismo, dittatura, razzismo e guerra di aggressione, che vide in prima linea ed alleate l'Italia fascista di Mussolini e la Germania nazista di Hitler.
Ma finalmente arriva il 25 aprile 1945: l'Italia e l'Europa ritrovano quella Libertà, quella Civiltà e quella Pace che avevano perso.
Sono passati quasi settant'anni dal quel 2 giugno 1946 che vide per la prima volta le donne pienamente partecipi della vita politica italiana, e gli elettori scegliere la Repubblica e i membri di quell'Assemblea Costituente che scriverà la nostra Costituzione, il frutto più maturo della resistenza al nazi-fascismo.
domenica 24 aprile 2016
DOPO IL REFERENDUM
Un mio caro amico che si ostina a
fingere di non essere anche un mio maestro,
mi ha offerto la sua interpretazione del voto al referendum del 17
aprile. Di questi tempi la condizione di precarietà e di disoccupazione è
persistente e sempre più diffusa in tutte le famiglie. E' incisiva. Concorre a
formare il pensiero dei lavoratori e orienta il comportamento delle aree
sociali subalterne. La ricattabilità della vita quotidiana aumenta e toglie il
diritto di parola e di dissenso. In questa miscela può resistere solo chi ci
crede o chi se lo può permettere. Una minoranza di persone è portata a cercare
una visione di insieme dei problemi. La maggioranza, invece, è spinta a
muoversi e a ribellarsi solo se vengono colpiti direttamente i pilastri
materiali delle poche sicurezze rimaste.
martedì 19 aprile 2016
25 APRILE 2016
Chi guarda alla storia del Novecento non può che restare
attonito di fronte a domande tanto grandi e terribili da non avere risposte
compiute.
La prima: come è potuto accadere che degli esseri umani
abbiano ideato, progettato e realizzato la soluzione finale, lo sterminio di un
popolo? Erano uomini come noi eppure
accompagnavano i bambini ebrei nelle camere a gas e se sopravvivevano erano
pronti a sparargli nella testa. Uomini, avevano smesso di esserlo.
La seconda domanda è ancora più terribile perché riguarda
tutti. Come è potuto accadere che dei
regimi sanguinari, guidati da dei criminali potessero godere del consenso di
tanti cittadini, anche delle migliori menti del tempo? Il fascismo non è stato un incidente della
storia, un putsch di poche persone consumato nel tempo di una stagione
politica.
mercoledì 13 aprile 2016
LE TRIVELLE ALL'ANGOLO
Che cosa bolle nelle pentole
all'angolo? Martedì 12 aprile con Donato Blonda, Mario Dellacqua, Gaetano
Nacci, Angelo Pibiri, Mario Ruggieri e Mario Vruna ci siamo trovati in mano una
trivella che dubitiamo di poter fermare
combattendo sulle rive del Chisola. Ma decidiamo di provarci lo stesso e
di dare il nostro contributo alla rottura del silenzio rassegnato con un
cormorano che torna dal mare sporco di petrolio per votare sì.
martedì 12 aprile 2016
Referendum: trivelle e innovazione?
Caro presidente del Consiglio,
da quel che mi pare di capire Lei considera di grande valore parole d'ordine come "cambiamento", "innovazione", " decisione" e "azione" (nel senso del "fare" contrapposto all'inconcludenza).
Ad esse sembrano fare riferimento tutto il suo discorso sulla " rottamazione" del vecchio ceto politico (con il pericolo forse di buttare anche qualche bambino insieme a tutta quell'acqua sporca) e tutta la sua attività di governo.
Ma vengo subito al motivo di questa breve missiva perché vorrei chiederLe: che cosa c'è di innovativo nel continuare a puntare sulle energie fossili? Che cosa c'è di innovativo nel (continuare a) trivellare il nostro Mar Mediterraneo con i relativi rischi di inquinamento se non di disastri ambientali?
da quel che mi pare di capire Lei considera di grande valore parole d'ordine come "cambiamento", "innovazione", " decisione" e "azione" (nel senso del "fare" contrapposto all'inconcludenza).
Ad esse sembrano fare riferimento tutto il suo discorso sulla " rottamazione" del vecchio ceto politico (con il pericolo forse di buttare anche qualche bambino insieme a tutta quell'acqua sporca) e tutta la sua attività di governo.
Ma vengo subito al motivo di questa breve missiva perché vorrei chiederLe: che cosa c'è di innovativo nel continuare a puntare sulle energie fossili? Che cosa c'è di innovativo nel (continuare a) trivellare il nostro Mar Mediterraneo con i relativi rischi di inquinamento se non di disastri ambientali?
lunedì 11 aprile 2016
TASI, IMU E ADDIZIONALE IRPEF
Il
9 marzo 2016 con delibera n. 19 la
Giunta Comunale ha deliberato la “ISTITUZIONE” della
“NUOVA ALIQUOTA AGEVOLATA” per IMU, TASI ed addizionale IRPEF.
La
legge di stabilità 2016 prevede la riduzione del 50% della base imponibile IMU
e TASI per gli immobili concessi in comodato d'uso gratuito ai parenti in prima
linea, ossia figli e genitori.
venerdì 8 aprile 2016
LA GIORNATA DI UNO SCRUTATORE
Il
referendum sulle trivellazioni del 17 aprile a None non ha smosso gran che
l'arcipelago degli ambientalisti attivi, quelli che il Presidente del Consiglio
chiama “comitatini”. In compenso è affiorato il fermento di una schiera
numerosa di ragazze e ragazzi alla ricerca della possibile nomina a scrutatore
nei seggi.
Si tratta
di poco più di cento euro che fanno comodo alla famiglia di tanti studenti,
diplomati, laureandi, neolaureati, lavoratori precari o disoccupati.
Nel giro di
pochi anni qualche decina di persone giovani e istruite si sono mosse tutte
contemporaneamente per chiedere la stessa cosa, ma ciascuno per sè. Però non è
chiaro quali criteri adotti la Commissione elettorale (composta dal Sindaco, da
Luca Ferrua e da Gaetano Cetrangolo per la maggioranza e da Federico Ciaffi per
la minoranza di “Progetto comune”) per stabilire chi verrà nominato e
chi no: il reddito? il possesso di un lavoro? il carico famigliare? il modello
Isee?
Siccome la
Commissione non ha a disposizione una documentazione così complessa, normale
che si proceda nel tentativo volenteroso
di sbagliare il meno possibile. Per esempio, pescando in un elenco che
garantisca l'avvicendamento e non l'elargizione di un piccolo privilegio sempre
agli stessi soggetti. Per esempio, intervenendo a favore di qualche caso
particolarmente grave. Per esempio, rispondendo a qualche telefonata che
ricorda, nel bel mezzo della seduta, di tenere conto di una segnalazione
inviata a suo tempo.
Normale poi
che, ad adunanza terminata, i designati siano incontrati per strada o raggiunti
da una telefonata del consigliere che comunica la felice notizia, nella
speranza di essere almeno ringraziato per aver contribuito con il suo
interessamento a includere il nome giusto tra i fortunati.
Di questi
tempi risulta anche normale ed accettabile che queste decine di persone giovani
e istruite non abbiano espresso collettivamente alcuna rappresentanza in grado
di presentare la semplice richiesta di istituire criteri di scelta oggettivi e
democraticamente controllabili.
Invece,
queste decine di persone giovani e istruite hanno preferito esporre in forma
individuale il loro problema di lavoro e di reddito, contando sulla conoscenza
giusta. Il rappresentante di “Progetto comune” ha fatto bene a votare
contro la vecchia prassi e a chiedere criteri socialmente più equi e meno
legati alla discrezionalità del Sindaco e degli altri membri della Commissione
elettorale.
Questo è
solo uno dei tanti episodi che ci danno la misura del degrado democratico che
stiamo vivendo a causa della mancata partecipazione politica.
Dall'angolo di via Roma
11, Mario Dellacqua
COMUNICATO N. 75, 9 aprile
2016
venerdì 1 aprile 2016
MA A NONE LA MAFIA NON C'E'
Nella foto di Tommaso Rifugio luci e ombre a None |
A che serve discutere di mafia a None? Serve a organizzare
il 3 marzo una serata sull'usura con le preparatissime ragazze di “Libera”.
Serve per sottolineare che anche in Piemonte le organizzazioni malavitose hanno
messo le mani sugli affari e nei Comuni. Serve a inserire nei piani della
cosiddetta offerta formativa alle Scuole Medie una gita a Torino ove gli
insegnanti promuovono la partecipazione parastatale a una protesta giovanile.
Serve a offrire al Sindaco l'opportunità di leggere dal palco i nomi delle
vittime della mafia: il suo vice lo filma e pubblica il tutto su facebook.
Male non fa.
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