sabato 30 novembre 2013

IL NAZIFASCISMO NON FINÌ COME UNA MALATTIA. ECCO PERCHÈ NON SIAMO GUARITI.


Mi capitano tra i piedi, nel giro di pochi mesi, i morti di Lampedusa, l'”Intellettuale ad Auschwitz” di Jean Améry e “La Resistenza spiegata a mia figlia” di Alberto Cavaglion, uno storico torinese non tanto allineato emigrato all'Università di Firenze. Da Cavaglion a Thomas Mann e al suo “Mario e il mago” il passo è breve quanto obbligato. I morti di Lampedusa non me li potevo risparmiare, ma non me l'ha ordinato il medico di stabilire un'ostinata connessione fra le sciagure del razzismo odierno, le performance del dodicennio nazista e la genesi ingloriosa del nostro ventennio mussoliniano.
Ce n'è abbastanza per sprofondare in uno stato di acida depressione e di sordo risentimento, specie quando operai meridionali vomitano su zingari e stranieri le stesse crudeltà che, solo una cinquantina di anni fa, si leggevano in Piemonte su cartelli ben decisi a non affittare case a meridionali. Non saprei dire meglio di Franco Arminio: “il paese vuole che i suoi abitanti siano militanti dello scoraggiamento col grembiule del rancore addosso”.

venerdì 29 novembre 2013

BENVENUTA MARIA

Non è vero che la burocrazia è lenta e, anzi, in certi casi dà prove impensabili di celerità. La fortunata beneficiaria di tanta esemplare efficienza è stavolta Maria Bacciu, dipendente a tempo indeterminato e pieno della polizia municipale nel Comune di Berchidda, in provincia di Oristano che il 9 settembre scorso ha richiesto il trasferimento per avvicinarsi al luogo di residenza della famiglia. Maria Bacciu ha dichiarato di accettare la riduzione dell’orario di lavoro da tempo pieno a tempo parziale 50%. Il 30 ottobre la Giunta comunale di Berchidda ha espresso parere favorevole alla mobilità esterna con decorrenza 16 novembre 2013. Sentito per quanto riguarda l’orario di servizio il Comandante della Polizia Municipale, Silvano Bosso, ne ha acquisito il parere favorevole e l'undici novembre scorso la Giunta comunale di None deliberava di assumere l'agente tramite mobilità esterna. Passavano tre giorni appena: dal 14 novembre è pubblicata la determina 319 che stabilisce l'acquisto dell'uniforme per il nuovo operatore.
Mentre porgo il benvenuto a Maria Bacciu e le auguro buona e lunga permanenza a None, mi complimento con la Giunta e con il Sindaco perchè con questo provvedimento smentiscono quanti, come il sottoscritto, non hanno mai perso un'occasione per denunciare la sua ambizione di proteggere i residenti.

Mario Dellacqua

giovedì 28 novembre 2013

michele ghio, pat o'regan e gli altri


GRAZIE DI TUTTO COSTANZO

E’ da due giorni che mi sto sforzando di ricordare quando Costanzo Preve ed io abbiamo cominciato a frequentarci regolarmente. Conoscevo Costanzo fin dagli anni Settanta, ma solo di vista, perché all’epoca militavamo in due gruppi diversi: lui in Lotta Continua, io in Avanguardia Operaia. Mi sembra che i nostri contatti divennero gradualmente più intensi verso la fine degli anni Novanta sul tema dell’imperialismo, quando io mi occupavo di bambini iracheni malati e lui fu una delle pochissime personalità che si schierarono apertamente contro l’aggressione alla Jugoslavia. Ricordo che, dopo un dibattito, mi disse che aiutare la popolazione irachena massacrata dall’embargo era una delle poche cose intelligenti per cui valeva la pena di spendersi in quel momento.

mercoledì 27 novembre 2013

SIAMO AMICI DEI SARDI

Il Circolo rifondarolo "Teresa Noce" al termine del suo incontro di martedì 19 novembre all'angolo di via Roma 11 ha deciso di destinare la quota di CENTO EURO alle popolazioni della Sardegna colpite dall'alluvione. La sottoscrizione avviata il giorno successivo con la sola pubblicità di un manifesto scritto a mano e comparso all'angolo di via Roma 11, ha raggiunto quota 325 euro il 26 novembre. Si vede che l'individualismo è proprio stanco, anche se non è stato del tutto sconfitto perchè ha colonizzato la coscienza di tante donne e uomini giusti diventati militanti dello scoraggiamento. E ci capita di trovarci senza volerlo tra quelli che a volte giudicano "che non fussi da insudare molto nelle cose", per dirla con Machiavelli... Se altri vogliono unirsi alla nostra iniziativa di solidarietà, ci possono contattare. Se no, hanno mille altri canali aperti per farlo seguendo le loro preferenze. Abbiamo deciso di effettuare il versamento attraverso l'associazione carmagnolese “Mondo in cammino” che è già intervenuta con successo a favore delle popolazione emiliane colpite dal terremoto. La raccolta dei fondi terminerà a None il 31 dicembre.

sabato 16 novembre 2013

UNA RIVOLUZIONE O UN LEADER


Durante un'accesa discussione con un amico, pronuncio una parola (rivoluzione) che non metto mai tra virgolette. O la uso sul serio o lascio perdere. Strano, ma il mio amico è d'accordo. Sa che non penso velleitariamente ad un capovolgimento politico conseguito dopo una catena di scontri metropolitani fra Stato e masse popolari armate e schierate come eserciti nelle piazze. Sa che penso ad una combinazione di istruzione popolare, di avanzate elettorali, di alleanze e di lotte sociali combattute sul terreno della legalità e della democrazia. La rivoluzione impossibile che vorremmo entrambi punta ad incidere in profondità nella produzione, nei redditi e nei consumi. Dunque nei comportamenti individuali quotidiani di milioni di persone.
Immagino un percorso lungo, combattuto e complicato che sale dal basso e non scende dall'alto e che può puntare alla conquista democratica della maggioranza dei consensi proprio perchè conosce il dovere di dire, scrivere e fare anche le cose sgradevoli. Ma questa rivoluzione è tuttora impossibile perchè largamente sprovvista dei consensi chiamati a sostenerla. Eppure è necessaria perchè rischiamo di essere sommersi dai rifiuti tossici o dai ghiacciai in scioglimento. Eppure dovrà essere nutrita dalla libertà se non vuole sfociare nel totalitarismo. Oh, che casino per i nostri nipoti, con tutta questa rivoluzione ancora da fare.

giovedì 14 novembre 2013


io voto romano prodi

Caro Direttore,
vorrei proporre, in queste poche righe, di partecipare alla primarie del PD con un voto di protesta da ritenersi in ultima analisi costruttiva, anche se un poco disperata.
Non credo di essere l'unico al quale non è andato giù il siluramento di Romano Prodi quale candidato alla Presidenza della Repubblica da parte di 101 sedicenti democratici, finora incapaci di un sussulto di dignità e di coerenza sufficiente a farli approdare ad altri lidi.
Non credo di essere l'unico a ritenere necessario un ritorno allo spirito del primo Ulivo, quello che aveva lo scopo prioritario di mettere insieme laicamente il meglio della sinistra ex-comunista con la parte migliore del cattolicesimo democratico per una politica realmente riformatrice ed aperta al contributo delle altre tradizioni progressiste, con particolare riguardo a quella genuinamente socialista e a quella ecologista.
Non credo di essere l'unico a pensare che buttare via il bambino di una politica vera e non sradicata con l'acqua sporca dell'oligarchia (vedi rottamazione) o cavalcare strategicamente le larghe intese (vedi l'assenza di effettivi limiti temporali e di scopo per il governo Letta e il suo delirio riformistico-costituzionale) non siano la strada da percorrere per venir fuori da questa incredibile crisi politico-economico-istituzionale.
Per tutti questi motivi e non solo, alle primarie del PD io partecipo ma voto Romano Prodi e mi permetto di lanciare, quindi, un appello in tal senso, sperando in cuor mio che altri sappiano renderlo mediaticamente più efficace.
Grazie dell'attenzione e buon lavoro.

Roberto Cerchio, None (TO)


Lettera a "il manifesto" del 14 novembre 2013

domenica 10 novembre 2013

Donald Owili è il Responsabile delle sessioni di consulenza e formazione nelle scuole, e organizza su base settimanale gli incontri riservati a bambini e adolescenti maschi su tematiche quali relazioni interpersonali, l'importanza della frequenza scolastica, i pericoli del lavoro minorile, l'uso di droghe, la prevenzione di malattie.
Un operatore di AMREF l’ha incontrato in occasione di una sessione educativa.

Da quanto tempo lavori in questo campo?
Da 5 anni qui a Malindi. Sono specializzato in tematiche riguardanti i minori. Prima di questo incarico ho lavorato in un orfanotrofio a Kisumu.

venerdì 8 novembre 2013

IL PIANO REGOLATORE A NONE NEGLI ANNI DELLA DECRESCITA INFELICE

4 novembre a None. Sono protagonisti della serata all'angolo Ilario Abate Daga, architetto e ricercatore del Politecnico, Giuseppe Astore, assessore all'Urbanistica fino al 2009, Patrizia Giarrusso attuale titolare del medesimo assessorato. Non la festa delle forze armate, ma l'anatomia del Piano regolatore, il racconto dell'Urbanistica con gli occhi puntati all'interrogazione del domani.
Ma anche con uno sguardo all'indietro sugli illustri precedenti di Vienna, Barcellona e Napoli risanata nel 1885, quando l'Urbanistica era la scienza controversa che governava l'espansione delle città e concepiva lo scandalo dei primi espropri per pubblica utilità, sollevando gli alti lai dei ceti proprietari schierati a difesa del loro jus aedificandi.

mercoledì 6 novembre 2013

IL COMITATO DEVOLVE ALLA CARITAS LE SOMME DISPONIBILI

Il Comitato “Energia, Ambiente e Territorio” si è riunito il 29 ottobre all'angolo di via Roma 11. All'incontro hanno partecipato Giovanna Baffa, Carla Benotti, Donato Blonda, Giuliano Carletti, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Rito Di Mario, Pasquale Mataluni, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.
L'adunanza ha esaminato il rendiconto economico. Le entrate complessive ammontano a euro 3853 raccolte dalle contribuzioni dei cittadini che hanno voluto in questo modo sostenere l'opposizione all'insediamento della centrale a biomasse legnose autorizzata dalla Provincia su iniziativa della società Benarco. Le uscite, dovute alle spese legali e all'opera di informazione della cittadinanza, specie in vista della manifestazione del 10 giugno 2010, hanno raggiunto la quota di euro 2415.

lunedì 4 novembre 2013

UN COMPAGNO PUO' AVERLO FATTO

Nel 2001, da alcuni reportage dal primo Global Forum di Porto Alegre venne fuori che, pur nella generale gestione democratica del grande evento, (al quale parteciparono centinaia di migliaia di persone, in gran parte giovanissimi), si erano verificati episodi di stupro.
Allora scrivevo sul settimanale Carta e mi misi a fare ricerche per appurare i fatti e trovare le fonti: alcune attiviste brasiliane avevano scritto articoli di denuncia e raccolto testimonianze, con il supporto di avvocate, per aiutare le vittime.
Non si trattava di infangare l’enorme lavoro fatto da chi aveva organizzato l’evento, né di generalizzare: la portata globale della giusta protesta contro la globalizzazione e il neoliberismo non era in discussione. Le attiviste che avevano raccolto le denunce volevano aprire una discussione che portasse alla luce un problema reale: non si poteva sostenere di voler cambiare il mondo e di lottare contro le ingiustizie se si permetteva, nei proprio luoghi, di violentare, e se si minimizzava, o si occultava, questa violenza.

domenica 3 novembre 2013

SALME E SOLDI

L'ambasciatore dell'Eritrea in Italia, Zemede Tekle Woldetatios ha reclamato le salme dei profughi inghiottite dalle acque del Canale di Sicilia. “Vogliamo rimpatriarle. Il governo eritreo ha deciso di prendere tutte le salme e di portarle in Eritrea. A sue spese”.
Le associazioni umanitarie impegnate nell'assistenza ai superstiti della strage di Lampedusa denunciano la malcelata intenzione, dietro la richiesta, di procedere all'identificazione delle vittime, così da poter risalire alle famiglie in patria, per una ritorsione.
Alganesh Fessaha, presidente della ong Gandhi, da giorni vicina agli eritrei sbarcati a Lampedusa, ha dichiarato: “Non si capisce per quale motivo la rivendicazione delle salme venga fatta a dieci giorni dalla strage, quando quei corpi sono stati trasferiti e tumulati. Non si vede per quale motivo il governo eritreo dovrebbe riservare onori a oltre cento profughi che, scappando, hanno gettato fango sul suo nome davanti a tutto il mondo”. E' evidente che l'obiettivo è quello di “schedare i parenti e le famiglie delle vittime, così da ricattarle per ottenere da loro soldi. Cosa che è già avvenuta e non poche volte, in passato”.
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha autorizzato i servizi segreti dell'ambasciata eritrea a fotografare gli oppositori e i famigliari delle vittime nel corso della cerimonia.

V. DALOISO, Dateci le salme, “Avvenire”, 16 ottobre 2013, p-10.

A. RIVERA, Da Lampedusa a Montecitorio, “Il manifesto”, 24 ottobre 2013.

sabato 2 novembre 2013

martedì 5 novembre ore 21 
all'angolo di via roma 11 

ANDREA RANIERI

 presenta 

la mozione di PIPPO CIVATI al congresso del Partito Democratico

                                                               segue dibattito accompagna nebbiolo

venerdì 1 novembre 2013

UN CAFFE' ALL'ANGOLO

Quale fine ha fatto nascere l'angolo? Il fine di una gradevole occupazione per noi, il fine di far quel bene che possiamo alla nostra patria, il fine di spargere utili cognizioni fra i nostri cittadini, divertendoli (..).
In essa bottega, quand'anche fosse l'uomo il più grave, il più plumbeo della terra, bisogna che per necessità si risvegli, e almeno per una mezz'ora diventi uomo ragionevole (..).
In essa bottega chi vuol leggere trova sempre i fogli di novelle politiche (..) e trova per suo uso Il manifesto, Avvenire, Time, Internazionale, Famiglia cristiana e simili buone raccolte di novelle interessanti, le quali fanno che gli uomini che prima erano calabresi, piemontesi, veneti, umbri, sardi, siciliani, romagnoli, napoletani, pugliesi, marocchini o senegalesi, tutti siano press'a poco europei (..).
In essa bottega si radunano alcuni uomini, altri ragionevoli, altri irragionevoli, si discorre, si parla, si scherza, si sta sul serio; ed io che per naturale inclinazione parlo poco, mi sono compiaciuto di registrare tutte le scene interessanti che vi vedo accadere e tutti i discorsi che vi ascolto degni da registrarsi.