sabato 24 gennaio 2015

DALLA TRINCEA ALLE SQUADRACCE

Introdotta dal saluto del Presidente dell'Anpi nonese, Roberto Cerchio, è risultata interessante la serata promossa ieri sera all'Angolo per esaminare i legami fra la prima guerra mondiale (celebriamo quest'anno il centenario) e la nascita del fascismo. La guerra fu un grandioso e sanguinoso rito di iniziazione dall'adolescenza alla maturità di intere generazioni e inserì violentemente nella vita nazionale masse di contadini e di operai a cui loStato non sapeva dare medico, scuola e dignità lavorativa, ma impose di rischiare la vita per una guerra decisa da una classe dirigente formata da agrari e da industriali ben decisi a fermare l'ascesa del socialismo.
I maltrattamenti fisici e morali subiti da questa generazione di reduci prepararono l'odio e la rabbia che armò le squadracce fasciste: gli ex combattenti non sapevano come fare a vivere, e gli sembrava di tornare vivi menando le mani e usando pugnali e pistole contro le leghe bracciantili e operaie della pianura padana.
Usando sapientemente queste frustrazioni e quelle dei ceti medi, Mussolini trovò le reclute che avrebbero sostenuto la sua travolgente e tragica marcia verso il potere e verso la guerra.
Particolarmente gradita la partecipazione del prof. Fulvio GAMBOTTO, della segreteria provinciale ANPI, dell'assessore Antonella TUNINETTI, del viceSindaco Roberto BORI MARRUCCHI e degli amici castagnolesi Giovanni TIVANO e Domenico FERRERO.

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