Facendo
un giro
sui siti
di vari
comuni che
hanno installato
i punti
acqua SMAT
ho trovato
alcuni dati
che mi
sembrano significativi
per in
quadrare la
vera “opportunità”
che l’iniziativa
racchiude.
Al
momento, alla
faccia della
trasparenza, non
ci è
dato sapere
a quanto
ammonta il
costo totale
di questa
iniziativa…proviamo
a fare
due conti.
Stando
al luglio
2009, SMAT offriva
una convenzione
con i
comuni della
durata di
sei anni
dove le
spese “una
tantum”per
il comune
risultavano:
- predisposizione del sito per ospitare le casette distributrici dell’acqua… € 2000
- allacciamento alla potabile …………………………………………....€ 500
- allacciamento alla corrente elettrica …………………………………...€500
- allacciamento alla fognatura con scarico sifonato ……………………...€ 500
- spese tecniche e costi amministrativi …………………………………………?
- PER UN TOTALE STIMATO IN ……………………………….......€ 3.500
Spese
annue a
carico del
comune:
- fornitura energia elettrica ……………………………………………...€ 500
- manutenzione area ………………………………………………….......……?
- canone annuo per sei anni ………………………………......………....€ 2.000
- costo della bolletta dell’acqua erogata …………………………........………. ?
- PER UN TOTALE STIMATO………………………………..........…€ 2.500
Risulta
quindi ipotizzabile
per difetto,
€ 3.500 +(2.500 x 6 anni)
con un
totale di
€ 18.500 a cui
bisogna sommare
le spese
al momento
non quantificabili,
il costo
per la
fornitura del
servizio.
Si
tenga conto
che i
costi di
cui sopra
sono esclusa
IVA e
che la
convenzione prevede
a favore
di SMAT
gli introiti
pagati dagli
utenti e
la facoltà
di rimuovere
l’impianto
se la
gestione è
ritenuta non
economica.
Altra
considerazione è
il potenziale
carico inquinante
dell’utenza
che si
reca con
la macchina
presso il
punto SMAT.
L’acqua
utilizzata è
la stessa
che esce
dai nostri
rubinetti di
casa con
lo stessa
carica inquinante
e batteriologica,
solo priva
di cloro
e un
po’ refrigerata
e gassata
a fronte
di un
contributo .
Se
prendiamo il
dato fornito
dal comune
di 880.000 litri
di acqua
consumati in
un anno
di servizio
e li
dividiamo per
circa 3500 famiglie
nonesi otteniamo
251,43 i litri
consumati in
un anno
per famiglia
e 0,70 litri
circa il
relativo consumo
giornaliero .
Condividendo
la necessità
di promuovere
il più
possibile il
consumo dell’acqua
potabile tra
la cittadinanza
alla luce
delle considerazione
su esposte
e considerando
il risparmio
sul consumo
delle bottiglie
di plastica
( plastica che
viene comunque
riciclata) mi
sembra che
l’operazione
non sia
da considerarsi
così vantaggiosa
per il
comune di
None.
Giovanni
Garabello
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