giovedì 14 giugno 2012

IL PUNTO ACQUA SMAT


Facendo un giro sui siti di vari comuni che hanno installato i punti acqua SMAT ho trovato alcuni dati che mi sembrano significativi per in quadrare la veraopportunitàche liniziativa racchiude.
Al momento, alla faccia della trasparenza, non ci è dato sapere a quanto ammonta il costo totale di questa iniziativaproviamo a fare due conti.
Stando al luglio 2009, SMAT offriva una convenzione con i comuni della durata di sei anni dove le speseuna tantumper il comune risultavano:
  • predisposizione del sito per ospitare le casette distributrici dellacqua… € 2000
  • allacciamento alla potabile …………………………………………....€ 500
  • allacciamento alla corrente elettrica …………………………………...€500
  • allacciamento alla fognatura con scarico sifonato ……………………...€ 500
  • spese tecniche e costi amministrativi …………………………………………?
  • PER UN TOTALE STIMATO IN ……………………………….......€ 3.500

Spese annue a carico del comune:
  • fornitura energia elettrica ……………………………………………...€ 500
  • manutenzione area ………………………………………………….......……?
  • canone annuo per sei anni ………………………………......………....€ 2.000
  • costo della bolletta dellacqua erogata …………………………........………. ?
  • PER UN TOTALE STIMATO………………………………..........…€ 2.500
Risulta quindi ipotizzabile per difetto, € 3.500 +(2.500 x 6 anni) con un totale di € 18.500 a cui bisogna sommare le spese al momento non quantificabili, il costo per la fornitura del servizio.
Si tenga conto che i costi di cui sopra sono esclusa IVA e che la convenzione prevede a favore di SMAT gli introiti pagati dagli utenti e la facoltà di rimuovere limpianto se la gestione è ritenuta non economica.
Altra considerazione è il potenziale carico inquinante dellutenza che si reca con la macchina presso il punto SMAT.
Lacqua utilizzata è la stessa che esce dai nostri rubinetti di casa con lo stessa carica inquinante e batteriologica, solo priva di cloro e un porefrigerata e gassata a fronte di un contributo .
Se prendiamo il dato fornito dal comune di 880.000 litri di acqua consumati in un anno di servizio e li dividiamo per circa 3500 famiglie nonesi otteniamo 251,43 i litri consumati in un anno per famiglia e 0,70 litri circa il relativo consumo giornaliero .
Condividendo la necessità di promuovere il più possibile il consumo dellacqua potabile tra la cittadinanza alla luce delle considerazione su esposte e considerando il risparmio sul consumo delle bottiglie di plastica ( plastica che viene comunque riciclata) mi sembra che loperazione non sia da considerarsi così vantaggiosa per il comune di None.
Giovanni Garabello

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